Passione Gourmet Maninalto Joanna Dubrawska 2018 - Passione Gourmet

Maninalto Joanna Dubrawska 2018

Vino
Recensito da Alberto Cauzzi

La viticoltura itinerante di Joanna Dubrawska

La storia di questa piccola, grande produttrice incomincia in Sicilia, dove approda nell’ottobre 2012 alla corte dell’azienda agricola COS, e in cui è rimasta 5 anni ma, come dice lei, “non me ne sono mai andata, ho solo aperto delle filiali all’estero”. Il suo mentore, Giusto Occhipinti, la sprona ad allargare i suoi orizzonti, a mettere la sua passione al servizio del vino, che per lei diventa una vera e propria missione. È entusiasta dei metodi di lavoro dell’azienda in cui presta la sua opera, e giorno dopo giorno impara ad assecondare i ritmi della natura, a non essere interventista ed invasiva, a comprendere ciò che l’uva vuole comunicarle in quel determinato anno, in quel momento, a rincorrere le sue peculiarità e le sue caratteristiche, a trattarla insomma come un essere vivente.

L’impronta di Giusto Occhipinti

Sembrerà banale, sembrerà scontato, ma il confronto quotidiano in COS, una azienda vinicola che ha fatto la storia della viticultura, non solo siciliana, fa crescere in lei il desiderio di misurarsi con la sua grande passione in maniera più diretta. Ecco quindi che Giusto Occhipinti, straordinario produttore di vino, ma non solo, gli dona in gestione una vigna di Nero d’Avola. E nel 2015 nasce la prima annata di Maninalto, un progetto itinerante che prevede la vinificazione ogni anno di un uva diversa, proveniente da un territorio diverso, con caratteristiche e peculiarità diverse. Sempre però con l’attenzione all’uso di vigneti cresciuti con i dettami biologici o biodinamici e nessun uso di prodotti chimici di sintesi. Risiede nell’errore e nell’imperfezione, nel rispetto dei ritmi e delle cause naturali il fascino di questo mestiere. La scommessa? Comprendere come il terroir di un vino si fonda con la personalità e lo stile di chi l’ha creato. Un progetto originale, e davvero unico.

Ecco, quindi che dopo le prime tre annate, 2015 – 2016 -2017 prodotte e vinificate in Sicilia, il suo viaggio nel mondo del vino l’ha portata nei vigneti della famiglia Cazottes nel remoto angolo sud-occidentale della Francia. La famiglia Cazottes lavora con varietà uniche: Mauzac Rosé, Prunelart o Jurancon Noir. Quelle rarità affascinano e incuriosiscono Joanna e sposano completamente la sua filosofia.

Maninalto 2018

Nasce quindi Maninalto 2018, un orange wine ottenuto da una rara mutazione del Mauzac Blanc chiamata Mauzac Rosé. La maggior parte del vino matura in anfore per 5 mesi sulle bucce mentre il 10% è stato ottenuto con le stesse uve, ma con la tradizionale pressatura diretta. Dopo la svinatura (marzo 2019) il vino è stato messo in parte di nuovo nelle anfore e in parte in vecchie barrique. Una piccola parte di questo assemblaggio proviene dallo stesso vitigno ma è stato vinificato solo con mosto fiore. Segue poi assemblaggio finale. Il suo colore ambrato deriva dall’uva e dalla macerazione. Un vino intenso, vibrante e profondo, imbottigliato in bottiglie da 50 cl. Una produzione di nicchia, piccolissima, che vi consigliamo di accaparrarvi al più presto.

Un vino che sa di albicocca secca, appassita lentamente, di garrigue mediteranea, con un tannino tanto elegante quanto intenso, un po’ come la stessa Joanna. Ribelle, acceso, irriverente, primordiale. Un vino che potrà durare a lungo, sempre che non lo apriate, perché possiede una beva straordinariamente e fantasmagoricamente veloce.

Il nome, infine, contiene una parte del destino del vino: Maninalto, un riferimento alle viti che sono le mani della terra, offrendo il frutto del suo lavoro. C’è anche un significato più giocoso in questa parola, come nel rispondere alla domanda: “Mani in alto, chi vorrebbe del vino?” Io, Sì grazie!

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