Passione Gourmet Tenuta di Trinoro - Passione Gourmet

Tenuta di Trinoro

Vino
Recensito da Sofia Landoni

La sintonia del silenzio

Nel silenzio accogliente di quelle colline solo il terreno poteva udire le vibrazioni dei passi, assorbendo il profilo delle orme che lo avrebbero percorso in lungo e in largo e imparando a riconoscerlo come familiare. Andrea Franchetti incontrò la parte più remota della Val d’Orcia quasi per caso e subito se ne innamorò. Era evidente, era palpabile: quella località, poco lontana da Castiglioncello del Trinoro, sarebbe diventata casa sua.

Una vita spesa a contatto con i vini e con le realtà estere, una vita spesa a confrontarsi con il dire implicito degli artisti, degli scrittori, degli intellettuali di ogni tempo, finendo per diventarlo anche lui, in un certo senso. Un artista, Andrea Franchetti, un artista che si lascia trasportare dall’attrazione e dalla simbiosi con qualcosa, permettendo ad essa di scuotere la sua sensibilità e approfondendo lo spessore del silenzio. In questo silenzio Andrea Franchetti osservava ed esplorava le “sue” colline. Camminava instancabilmente per ore, senza seguire sentieri, senza tracciati, senza percorsi preimpostati da qualcuno. Il primordiale contatto di sintonia con quella terra si esercitava in ogni passo e, ad ogni passo, quella terra argillosa rappresentava una novità, una forma di vita complice ed estremamente loquace nel suo silenzio. L’illusione della parola si mostrava in tutta la sua lampante debolezza, difronte alla forza di quel silenzio.

A metà strada per il Lazio, intorno ad Asciano, la creta contorce già allegramente i fondi ed inclina i ripidi che si vedono per chilometri, arati fino ai ruderi rossi rimasti sulla cima. L’argilla schiarisce e si distende in ordine grandioso più a sud, nel salone onirico della Val d’Orcia. Là si fa, ogni tanto, un vuoto che si sente e fa trasalire. Mentre la strada per Roma devia per un tracciato più stretto, si va incontro alla parte più remota del Senese, che è pura adiezione confinaria, un’ascensione fantastica e disabitata di bastie di creta che stanno issate tra un vulcano e una montagna, alti, al centro dell’Italia, come spuma”. Con queste parole Andrea Franchetti descrive la zona di Tenuta di Trinoro, che divenne per lui casa negli anni 80.

Qualche anno dopo l’acquisizione dei terreni, Andrea Franchetti iniziò ad impiantare i primi vigneti. Erano i primi anni 90 e Andrea poteva contare su un’esperienza vitivinicola acquisita sul campo di Bordeaux, da cui ha tratto ispirazione di stile. Uno stile che scivola sulle uve di Trinoro come un abito in seta, sotto al quale esiste sempre e comunque la carne di un individuo. Ogni vino è a sé, ogni annata diversa. Talmente diversa che, a seconda delle condizioni irripetibili delle uve mutevoli di millesimo in millesimo, ogni anno si assiste alla novità del blend per il vino di punta dell’azienda, il Rosso Toscana IGT Tenuta di Trinoro. Solitamente si tratta di un alchimistico compenetrarsi di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot, ma non mancano eccezioni come l’annata 2011 – che ha visto una netta preponderanza di Cabernet Franc al 90% e un’assenza di Merlot – o l’annata 2000.

Chi ha avuto la fortuna di degustare nella sua vita alcune annate di Tenuta di Trinoro sa perfettamente che sono vini privi di dialettica, nati senza dizionario e cresciuti senza la rassegnazione ad un ripetibile copione. Sono vini di un’eleganza stupefacente, sono vini che chiedono il coinvolgimento di ciò che non ha parola. Sono vini nati nel silenzio ispiratore di un artista, che attratto da uno scorcio si siede a terra e, afferrando carta e pastello, dipinge la forma della sua suggestione, colma di una sintonia che la forma non sarà mai in grado di tradurre fino in fondo.

Rosso Toscana Tenuta di Trinoro IGT 2017

Annata difficile. All’inverno privo di piogge ha fatto seguito una primavera inaspettatamente fredda, per poi subire il contrasto di un’estate torrida. Le uve, quell’anno, erano poco turgide e piuttosto piccole, precursori di un succo denso e molto concentrato. Il blend di questo millesimo ha visto una preponderanza del Cabernet Franc al 69%, un 23% di Merlot e appena l’8% di Cabernet Sauvignon. Al giorno d’oggi questo vino si presenta senza la timidezza del suo trascorso difficile, dal quale le uve sono uscite fieramente a testa alta. La sua durezza è evidente, mostrata senza veli a conferma della piena capacità espressiva di questi meravigliosi vini. E nonostante tutto, anche la 2017 di Tenuta di Trinoro affascina con quella profondità senza fine che lo contraddistingue per natura e per indole. La schiettezza del frutto appare come un sorriso, che introduce alla vivace trama di terra, cenere, tabacco e liquirizia, con una traccia pungente di lampone, tipica di una giovinezza fresca. Il tannino è in primo piano, seguito immediatamente dall’acidità. Un vino attualmente duro, astringente, che però sa affascinare sempre e comunque. Il sorso pulito, preciso e la texture quasi setosa della sua materia definiscono il fuoriclasse che è, così energico, così fine. Così espressivo.

Rosso Toscana Tenuta di Trinoro IGT 2015

Annata meravigliosa quasi dovunque, la 2015. E, anche a Tenuta di Trinoro, la si ricorda come una di quelle da segnare nell’Albo dei Grandi. La predominanza è del Cabernet Franc, presente nella quota del 50%, seguito da un 36% di Merlot, 10% di Cabernet Sauvignon e 4% di Petit Verdot. Mitezza e calura in primavera, intermittenza di pioggia leggera nella seconda parte dell’estate: queste le condizioni di una stagione produttiva che ha portato ad una maturazione lenta e piena delle uve, vendemmiate tra il 21 settembre e il 22 ottobre. È un vino che interloquisce con il gusto attraverso una trama fatta di terra, cuoio, cioccolato, tabacco. Accenna all’incenso, senza snaturare la vitalità del frutto rosso carnoso. L’eccezionale maestria del sorso ripropone il ricordo delle medesime note scure e avvolgenti, che colorano lo sfoggio della cremosità. Una punta vegetale si lega armonicamente a quella tessitura elegante e composta di durezze, esplicitate nella fine tridimensionalità del tannino e nella determinazione fresco sapida che permane come fosse il profilo di un’impronta.

Rosso Toscana Tenuta di Trinoro IGT 2011

Il caldo e la siccità hanno appassito parte dei grappoli di Merlot, nell’anno 2011. A metà ottobre, tuttavia, una tempesta di particolare forza ha riportato freschezza e vitalità nelle uve di Cabernet Franc, che in questo millesimo di Tenuta di Trinoro compaiono al 90%, seguite da un 6% di Cabernet Sauvignon e un 4% di Petit Verdot. Al naso appaiono note più aspre e pungenti. Ribes, mirtillo e smalto, su uno sfondo omogeneo di terra e tabacco, rendono lo spessore del tratto, un tratto fine, incisivo e intrigante. La bocca, di peculiare morbidezza, si veste di note inebrianti di cioccolato e liquirizia, per poi virare nello sferzo fresco che rende la persistenza del sorso quasi agrumata. Un vino che mostra un esaltante percorso di evoluzione davanti a sè.

Rosso Toscana Tenuta di Trinoro IGT 2000

Ha già vissuto un lungo tempo, eppure sembra necessitarne di altro ancora. Un blend di Cabernet Franc al 55%, Cabernet Sauvignon al 35%  e Petit Verdot al 10% omaggia l’annata 2000 con una trama complessa, sinuosa e meravigliosamente armonica. A introdurre qualcosa di speciale sono le note balsamiche della felce e della menta, così come i fiori secchi. Il tabacco, il cuoio e il caffè sembrano essere ormai un tutt’uno omogeneo e setoso con la tessitura di spezie, liquirizia e cioccolato. Poi tamarindo, scorze d’arancia candite, una nota ferrosa, una nota finemente erbacea, un timbro di frutta secca… l’interminabile ricchezza di contenuti sfuma sulla solida scia della freschezza, perdendosi in un’eco indefinita di emozioni passate ma ancora molto vive. Difficile spiegare in parole, difficile condensare in una cosiddetta nota di degustazione qualcosa che è dato solo al palato e all’emotività di scoprire. Un tentativo quasi ironico e certamente limitato, che tutt’al più può riferire dei contorni, nascondendo la sua parte più preziosa fra le pause e gli accenti.

 

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