Un grande vino dell’Etna che si ispira alla Borgogna più profonda
“Ho dedicato la mia vita al vino, a conoscerlo e ad apprezzarlo, nel tentativo di comprendere la sua infinita complessità. Ogni vino è un mondo a sé, che vive, cresce e cambia come fanno gli esseri umani, maturando nel tempo una personalità propria che lo rende unico e diverso da tutti gli altri.
Amare un vino è come amare una persona: per riuscirci dobbiamo spogliarci dei nostri pregiudizi, imparando a capire e ad accettare le mille sfaccettature del suo carattere, con la massima onestà e tutto il rispetto che merita.”
Conosciamo Federico dai tempi in cui era un grande sommelier alla corte di Aimo e Nadia. La sua vita è sempre stata legata al vino, e le sue parole – che riportiamo dal suo sito internet – non sono per nulla di circostanza ma rappresentano la vera e sincera anima profonda dell’uomo e del professionista. I suoi vini, ca va sans dire, sono lo specchio della sua persona: vini eleganti, raffinati, cortesi, gentili. Vini che si muovono in punta di piedi e solleticano lievemente, con quella fine e sottile ironia. Ma con il tempo – per chi li sa attendere nel bicchiere e nella bottiglia – riservano sorprese straordinarie. Si svelano in tutta la loro magnificenza e brillantezza.
Profumo di Vulcano è frutto di un piccolissimo vigneto risalente alla fine dell’Ottocento, circa mezzo ettaro di terreno sulle pendici settentrionali dell’Etna a 600 metri sul livello del mare, in Contrada Feudo di Mezzo, frazione di Passopisciaro. Siamo nel comune di Castiglione di Sicilia, una delle zone tra le più vocate del vulcano siciliano. É prodotto dal 2010 – primissima annata – con fermentazione spontanea e lieviti indigeni, senza controllo della temperatura. L’altitudine, considerevole, e la posizione rivolta a nord consentono di ottenere una discreta escursione termica e una buona protezione dai venti caldi che soffiano sull’isola. Tutto ciò – pleonastico dirlo – genera uve con maturazione e carica di intensità eccezionali.
Questo 2016 è parte di una lunga serie di vini dell’azienda che abbiamo degustato. Di colore rosso rubino, brillante ma lievemente – e piacevolmente – scarico. Si apre al naso con sentori di frutti di bosco, una lieve ma intensa persistenza agrumata e un finale di spezie fini orientali davvero intrigante. Bellissimo il bouquet che si scorge, aspettandolo nel bicchiere, di macchia mediterranea – timo, rosmarino e maggiorana la fanno da padrone – unitamente a un finale di tabacco davvero piacevole.
Tutto sussurrato, tutto lievemente accennato. Unica nota un pochino disturbante, ai nostri gusti, è il grado alcolico elevato. Ma siamo di fronte ad un vino di grande carattere e piacevolezza, per noi decisamente il migliore prodotto sulle pendici dell’Etna.
Federico Graziani Soc. Agr. Srl