Moma

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

13/20

PREGI
Nel cuore di Roma un indirizzo affidabile.
DIFETTI
La distanza tra i tavoli un po’ troppo ravvicinata.

Una combinazione ben congegnata nel cuore della Capitale

Spesso accade siano proprio le variabili più imponderabili, o le più casuali, a consegnare un progetto a un’imperitura popolarità. Nel caso del Moma, nato nel 2002 dall’estro di Gastone e Franco Pierini, nomi noti nel mondo della ristorazione romana, la combinazione vincente scaturisce dai prezzi, più che ragionevoli nel cuore turistico della capitale, da una cucina d’impronta felicemente generalista e dal nome che, richiamandosi al celebre museo newyorchese, attrae buona parte di coloro che si avvicendano verso via Vittorio Veneto dove si trova, non a caso, anche l’ambasciata americana.

Impronta generalista, si diceva, perché quella di Andrea Pasqualucci affiancato da un paio di mesi da Federico Cucchiarelli, ex patron di Cambiamenti, piccolo bistrot all’Appio Latino che s’era costruito una buona reputazione, vuole soddisfare una vasta fascia di clientela con piatti che assecondano le tendenze culinarie contemporanee con rivisitazioni rispettose e ben congegnate e, comunque, nel segno della continuità coi due predecessori, artefici anche della stella Michelin, Alessandro Cannata e Francesca Fucci.

Cucina che punta sulla solidità, anche in termini di impianto calorico

Oggi è comunque la solidità la caratteristica saliente di un menu che, comunque, lascia intravedere, e auspicare, la possibilità di una maggiore definizione e nitidezza del gusto: difficile, del resto, ignorare la deriva verso il dolce che investe soprattutto la parte degli antipasti, come avviene con le rape che ammantano la Tartare di manzo, lardo nero dei Nebrodi e liquirizia e nei Cachi, muffato, rucola e noci. Allo stesso modo, l’impianto calorico generale non è affatto contenuto se pensiamo alla combinazione del Risotto coi funghi, nocciole e prezzemolo coi Tortelli, stracchino stagionato, zucca e tartufo nero e che si conclude con la Guancia di manzo con fondo alle visciole, cipolla rossa e topinambur e con la Pancia di vitello e carciofi saltati con crema di patate. Più ispirato il capitolo dei dolci, di cui abbiamo apprezzato il Sorbetto di frutti di bosco allo zenzero e crumble di mandorle e Tuberi e radici, con fava di cacao, salsa di topinambour, chips di scorzonera, sorbetto di mela verde e rafano, cavolo viola e limone.

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Claudio Persichella

Professionista della forchetta (ex Norbert). Approdato tardi - ma meglio tardi che mai - alla divorante passione per l'alta cucina ha la convinzione che diffuse nel modo opportuno le esperienze possano far avvicinare un gran numero di persone a questo settore sfatando i luoghi comuni. Dopotutto il nostro e' un paese di potenziali buongustai vista la ricchissima presenza di materie prime di altissimo livello di cui abbondiamo. E cosa c'e' di meglio che abbinare ad un pasto da re una gioiosa convivialità?

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VALUTAZIONE

Cucina Moderna

13/20

PREGI
Nel cuore di Roma un indirizzo affidabile.
DIFETTI
La distanza tra i tavoli un po’ troppo ravvicinata.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menu degustazione: 65€
Alla carta: 70€

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