Signum

VALUTAZIONE

Cucina Classica

14/20

PREGI
La grande accoglienza.
La carta dei vini di spessore.
La possibilità di pernottare nel bellissimo hotel.
DIFETTI
Il livello dei dolci non sembra sullo stesso livello del resto.

Lì dove il mare si dissolve all’orizzonte uniformandosi con il colore azzurro del cielo: panorami mozzafiato da molteplici strapiombi di un’isola meravigliosa, dove l’alba e il tramonto sembrano dipinti da maestri dell’impressionismo.
È Salina, una delle perle delle Eolie, sicuramente quella con l’animo più rurale dell’arcipelago. Un luogo ideale per rilassarsi, soprattutto fuori stagione, e apprezzare i simboli enogastronomici autoctoni, i capperi e la Malvasia.
La famiglia Caruso, proprietaria di uno dei più affascinanti alberghi dell’isola, con una trentennale esperienza alle spalle nel campo dell’ospitalità, la sa lunga in termini di accoglienza.
Signum è un bellissimo boutique hotel immerso tra i profumi di agrumi, gelsomino e bouganville, frutto di una accuratissima ristrutturazione di un complesso di abitazioni nel cuore del borgo di Malfa, uno dei tre comuni di Salina.
La struttura è dotata di un affascinante centro benessere, di camere confortevoli e, soprattutto, di una interessante tavola di qualità.
Siamo ben distanti dalle più rinomate rotte gastronomiche della regione, ma, nonostante ciò, ai fornelli c’è una giovanissima cuoca che merita attenzione.
Nel suo percorso formativo, ancora in itinere, Martina Caruso ha toccato pentole e padelle importanti nelle cucine di Antonello Colonna, Luciano Monosilio e Gennaro Esposito, dal quale ha sviluppato una maggiore sensibilità per la cucina mediterranea.
I suoi piatti, in perfetto equilibrio tra la più radicata tradizione -priva di colpi di scena- e la creatività, non hanno un particolare fascino estetico, ma sono realizzati con ottima tecnica e buona dose di intelligenza. Proporre una caponata come contorno al piatto principale può sembrare banale, ma non lo è affatto se si considera l’elemento attrattivo finalizzato alla scoperta della profonda tradizione gastronomica siciliana e la ricerca di genuina autenticità che pervade il turista straniero, specialmente se il risultato è di grande leggerezza.
E che dire della profusione olfattiva del finocchietto nel “banale” pacchero che, metaforicamente, è un perfetto compendio dei sapori dell’isola, o il concentratissimo sentore di cappero del cremoso gelato servito come pre-dessert che ricorda tanto il gelato al tartufo di Ciccio Sultano?
Non manca qualche peccato di gioventù, come l’eccessivo arricchimento di una componente cremosa nel già ottimo raviolo patate e polpo, o un abbinamento non proprio azzeccato del gelato alla vaniglia (ma ci dicono che la ricetta originale prevedeva un gelato alla Malvasia) accostato alla cornucopia di cannolo alla ricotta.
Comunque sia, al Signum riscontrerete una mano sicura, capace di destreggiarsi tra prodotti di terra e mare con qualche risultato più brillante nel secondo caso.
Tanto di cappello per l’ampiezza della carta delle vivande e per il coraggio imprenditoriale, soprattutto di questi tempi in cui anche le grandi tavole tendono sempre più a ridurre la scelta, ed imporre un percorso discrezionale dello chef: questa è una di quelle tavole in cui la scelta è molto ampia. In tale contesto, è comprensibile la scelta di avere preparazioni meno complesse ma, allo stesso tempo, capaci di dare un’idea più immediata della rivisitazione della tradizione.
E non c’è da preoccuparsi neanche per i tempi d’attesa prolissi, perché nonostante non avessimo optato per una degustazione guidata, a locale pieno, il servizio si è rivelato sorprendetemene solerte.
Il fiore all’occhiello del ristorante è l’interessante carta dei vini, strutturata in profondità di annate ed ampiezza, con l’immancabile focus sulla enologia regionale, che farebbe invidia a tanti bistellati.
Dulcis in fundo, ricordatevi di prenotare un tavolo nel dehor panoramico, con vista su Stromboli e Panarea.
Considerata la bellezza dell’isola e il fascino del luogo, torneremo molto presto.

Grissini e tarallini
grissini, Hotel Signum, Chef Martina Caruso, Malfa, Messina
Crema di pane profumata alle acciughe.
Crema di pane profumata alle acciughe, Hotel Signum, Chef Martina Caruso, Malfa
Coniglio farcito e tonnato.
Piatto rustico ma ben studiato, e lo si intuisce anche dalle proporzioni tra salsa tonnata e carne (quest’ultima leggermente un po’ asciutta). Preparazione nel complesso gustosa che, probabilmente, non sfigurerebbe tra i secondi.

Coniglio farcito e tonnato, Hotel Signum, Chef Martina Caruso, Malfa
Ravioli… polpo e patate.
La pasta del raviolo di patate è tirata in maniera impeccabile e l’abbinamento con il polpo ben equilibrato (interessante il lavoro di consistenze con l’utilizzo del carpaccio) sebbene l’eccessiva componente cremosa rende il tutto più impegnativo (una versione meno “lipidica” sarebbe stata più piacevole al palato).
Ravioli di polpo e patate, Hotel Signum, Chef Martina Caruso, Malfa
Paccheri con ragù di pesce, concentrato di pinoli ed erbette selvatiche.
Ottima la cottura della pasta, e molto buono anche il condimento e la qualità del pescato, dalla corretta sapidità e dalla piacevolissima lunghezza del finocchietto.
paccheri con ragù di pesce, Hotel Signum, Chef Martina Caruso, Malfa
Ricciola con caponata. Semplice ma perfettamente eseguita con la caponata dall’alto tasso di digeribilità. Anche in questo caso, qualità del pescato di ottimo livello.
Ricciola, Hotel Signum, Chef Martina Caruso, Malfa
Dalla bellissima carta dei vini…
vini, Hotel Signum, Chef Martina Caruso, Malfa
Davvero eccellente il gelato al cappero, che potremmo definire l’emblema di questa cucina.
Gelato al cappero, Hotel Signum, Chef Martina Caruso, Malfa
L’altissimo livello del pre-dessert viene disatteso dal cannolo con ricotta e gelato alla vaniglia (la ricetta originale prevedeva il gelato alla Malvasia).
Pre dessert, Hotel Signum, Chef Martina Caruso, Malfa
Gradevole lo zuccotto, per il quale avremmo preferito un maggiore contrasto acido. Considerata la porzione, (impegnativa) a lungo andare può risultare monocorde. E’ anche vero, tuttavia, che lo stesso dessert sia stato molto apprezzato dai commensali di fianco al nostro tavolo. Del resto, è sempre difficile riuscire ad accontentare tutti.
zuccotto, Hotel Signum, Chef Martina Caruso, Malfa
Piccola pasticceria.
Piccola pasticceria, Hotel Signum, Chef Martina Caruso, Malfa
La sala interna.
sala interna, Hotel Signum, Chef Martina Caruso, Malfa

Visited 3 times, 1 visit(s) today
Picture of Leonardo Casaleno

Leonardo Casaleno

Avvocato di professione e appassionato cinefilo, il suo cammino è stato segnato fin dalla giovane età da un sorprendente incontro con una passatina di ceci sulla via di San Vincenzo: un momento che ha acceso in lui un profondo culto per il cibo. Oggi sfugge con entusiasmo alla monotonia quotidiana per andare alla ricerca di tavole tradizionali o innovative che siano, purchè autentiche e capaci di sfamare la sua curiosità gastronomica. Nutre un altro grande amore per i viaggi che si manifesta in modo spontaneo: prenota un ristorante, quindi pianifica l’itinerario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

VALUTAZIONE

Cucina Classica

14/20

PREGI
La grande accoglienza.
La carta dei vini di spessore.
La possibilità di pernottare nel bellissimo hotel.
DIFETTI
Il livello dei dolci non sembra sullo stesso livello del resto.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menu degustazione: 40€, 80€
Alla carta: 50€

RECENSIONI CORRELATE

COSA DICEVAMO

Nessuna visita precedente trovata.

RECENSIONI CORRELATE

Borgia

Trattorie Visualizzazioni:1.021

Da Amerigo

La Trattoria da Amerigo è una classica realtà di campagna vecchia maniera, un posto dove poter...

Recensioni Ristoranti Italia Visualizzazioni:407

Borgia

Il talento di un duo ambizioso Fare ristorazione gourmet di qualità è diventata un’impresa....

Wine Notes Visualizzazioni:109

Chianti Collection 2025

La sostenibilità ambientale Nella settimana delle Anteprime Toscana Chianti Collection 2025 è il...

Close