L’Erba del Re

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

14/20

PREGI
Un locale molto elegante ma che non mette in soggezione.
Tecniche di cucina innovative che coesistono perfettamente con le preparazioni più classiche.
DIFETTI
Qualche piatto ci è parso troppo ricco di elementi, troppo pensato.

In un momento non particolarmente felice dal punto di vista economico, a Modena esiste e resiste un ristorante che piacevolmente sorprende per affluenza, servizio e qualità espressa. Si chiama L’Erba del Re ed è diretto dallo chef Luca Marchini.
Nella zona della chiesa della Pomposa, luogo di ritrovo per i giovani modenesi, sotto i caratteristici portici, una porta di vetro satinato introduce ad una sala sobria, elegante e raffinata. Lo chef accoglie i clienti, li accompagna quasi a volerli mettere a proprio agio, e li affida al maestro di sala che coadiuvato dai numerosi collaboratori accende la “giostra” che impeccabilmente li ammalia e li coccola. La moquette scura attutisce i passi che compongono la circolare coreografia del servizio di sala. La sommellier Silvia Brunello studia attentamente i vini da abbinare ai piatti scelti. Luca Marchini passa tra i tavoli, intrattiene, racconta la sua filosofia di cucina, ascolta i commenti interessato. Siamo al cospetto di un ristorante con la R maiuscola, sotto tutti i punti di vista.
I maestri dello chef aretino trapiantato a Modena, Bottura, Barbieri e Jean Luis Nomicos, hanno trasmesso all’allora allievo il concetto più alto della ristorazione. Pulizia, delicatezza, ragionamento ed estro sono nelle corde di questo dottore in economia sedotto dalla cucina, ormai maturo e professionalmente sensibile. I piatti si presentano in realtà piuttosto elaborati, spaziando dal moderno al classico senza inciampi imprevisti, andando a cercare di toccare corde profonde, pur senza riuscirci sempre, nell’intento di stimolare appetiti dimenticati.
Il risultato è di certo molto interessante, con il beneficio del dubbio che scaturisce in certi passaggi in cui il piatto, una volta raggiunto l’equilibrio tra sapori e consistenze, invece di fermarsi, proseguiva aggiungendo altri elementi, forse superflui. É questo il caso della triglia fritta in farina di semola, gelato al cren, crumble di capperi e melone di lamponi, in cui nulla si può definire fuori posto, come allo stesso modo null’altro si può credere indispensabile alla riuscita del piatto stesso.
Tutt’altra storia invece per quanto riguarda gli scampi marinati con cipolle bruciate, centrifuga di salicornia e fondo di maialino da latte, che insieme si armonizzano creando un particolare gioco tra grassezza, nota vegetale e sentori iodati. Ma, come già accennato, Marchini sa trattare anche la tradizione come pochi altri colleghi. I tortellini in brodo di cappone sono un trionfo di essenza emiliana messa a bagno in un brodo ristretto di incomparabile bontà.
L’acqua nei bicchieri non viene mai a mancare, i vini in abbinamento vengono versati con puntualità svizzera, dal modo di porsi dello chef si intravede una certa somiglianza con ciò che ci circonda. Un ristorante ed una cucina fatti a sua immagine. Pacato, distinto, a tratti conturbante. Accoglie le critiche e rilancia con qualche provocazione. Intavola argomenti che fanno discutere. Chiacchiera con i clienti nella stessa maniera con cui tratta la materia prima, delicatamente e con grande rispetto.
Una cena all’Erba del Re è un’esperienza più profonda di quanto si possa credere. Passeggiando per la sorridente Modena andando verso la macchina, il dubbio di non aver capito appieno ogni singolo passaggio creerà diverse domande alle quali sarà molto difficile dare una risposta. Pare di essere stati al cospetto di un’arte non definitivamente compiuta, che per questo fa riflettere, ma non delude. Forse è proprio questo l’obiettivo primo di Luca Marchini, dell’Erba del Re, e chissà, del suo modo di concepire e di proporre la cucina.

Dettaglio della sala.
sala, L'Erba del Re, Chef Luca Marchini, Modena
Il benvenuto dello chef: Hamburger di nero di seppia con maionese di pesce e grissini fritti.
hamburger di nero di seppia con maionese, L'Erba del Re, Chef Luca Marchini, Modena
Il pane fatto in casa.
pane fatto in casa, L'Erba del Re, Chef Luca Marchini, Modena
Scampi marinati con cipolla bruciata, centrifuga di salicornia e fondo di maialino da latte.scampi marinati, L'Erba del Re, Chef Luca Marchini, Modena
Merluzzo nero, scarola alla birra, caramello ai lamponi, quinoa soffiata ed emulsione di pesce. Primo piatto un po’ confuso. Tutti gli elementi sono buoni se presi singolarmente ma nel complesso non raggiungono quella coesione in grado di definire il piatto.
merluzzo nero, L'Erba del Re, Chef Luca Marchini, Modena
Triglia fritta con farina di semola, gelato al cren, crumble di capperi e melone di lamponi.
Triglia fritta, L'Erba del Re, Chef Luca Marchini, Modena
Cervo affumicato, mandorle al pepe, fichi essiccati. Buon passaggio.
Cervo affumicato, L'Erba del Re, Chef Luca Marchini, Modena
Pane, pasta e molluschi. L’Emilia che incontra la Francia, in un piatto equilibrato e molto goloso. Ottimo.
pane pasta e molluschi, L'Erba del Re, Chef Luca Marchini, Modena
Tortellini in brodo di cappone. Straordinari.
Tortellini in brodo di cappone, L'Erba del Re, Chef Luca Marchini, Modena
Piccione grigliato, salsa di mais e peperone rosso. Il piccione prima di essere cotto viene lasciato in ammollo in una leggera marinatura che serve ad intenerire le sue fibre. Risultato sorprendente.
piccione grigliato, L'Erba del Re, Chef Luca Marchini, Modena
Castagne, melograno, zucca e mandarini. Omaggio all’inverno in un dessert che grazie all’affumicatura delle castagne sprigiona un romantico senso nostalgico.
Castagne melograno zucca, L'Erba del Re, Chef Luca Marchini, Modena
Piccola pasticceria.
piccola pasticceria, L'Erba del Re, Chef Luca Marchini, Modena

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Matteo Valerio

Amante di tutto ciò che consiste nel sedersi ad un tavolo ed ordinare qualcosa da mangiare o da bere, dalla più semplice osteria al più prestigioso dei ristoranti, conosce l’ambiente da vicino avendo lavorato come cuoco in molti locali stellati sparsi per la penisola e oltralpe. Considera il viaggio come l’unica medicina per curare la sua irrequietezza cronica e il cibo come il più caro e fedele amico che si possa avere.

2 Comments

  1. jpjpjp ha detto:

    mi incuriosisce il “melone di lamponi”, di cosa si tratta?

    • Matteo Valerio ha detto:

      Ciao,
      preparazione interessante, è vero! Si trattava di piccoli cubi, quelli rossi che vedi in foto, dalla consistenza di melone ma dal gusto di lampone intenso. Probabilmente un melone che, con la tecnica del sottovuoto per osmosi, è stato arricchito da succo di lampone.

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VALUTAZIONE

Cucina Moderna

14/20

PREGI
Un locale molto elegante ma che non mette in soggezione.
Tecniche di cucina innovative che coesistono perfettamente con le preparazioni più classiche.
DIFETTI
Qualche piatto ci è parso troppo ricco di elementi, troppo pensato.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione: Tradizione 50€, Vegetariano 50€, Espressione 95€
Alla carta: 70€

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COSA DICEVAMO

Nessuna visita precedente trovata.

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