Taian

VALUTAZIONE

Cucina Classica

15/20

PREGI
Ingredienti di grande freschezza e qualità
DIFETTI
Poca profondità gustativa di alcune portate

Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan

Non tutte le ciambelle riescono col buco.
Ad Osaka, tra una miriade di rinomati ristoranti, abbiamo puntato il dito sul Taian, nel quartiere di Chuo-ku, a pochi isolati da una delle aree più frenetiche del mondo, Dotonbori, regno incontrastato del kitsch nipponico, puntellato da migliaia di locali a buon mercato con enormi insegne lampeggianti.
Breve digressione: Osaka è la seconda città del Giappone per numero di abitanti, e contende alla capitale la palma di città più food-oriented del Paese.
Regno dei cibi di strada è culla di alcune delle preparazioni più celebri del Sol Levante: il takoyaki, gustose polpettine di polpo fritte racchiuse in una croccante pastella; lo shabu-shabu, fettine di carne di manzo da immergere in una pentola posta al centro della tavola sopra un fornello acceso in cui cuoce un brodo di verdure; lo hakozushi, o sushi in scatola, così chiamato perchè il sushi non si presenta nella sua forma caratteristica, originaria di Tokyo, ma i sottili filetti di pesce e riso vengono disposti in una scatola di legno quadrata e pressati a mano mediante un coperchio; ed infine la celebre okonomiyaki, che letteralmente significa “cotto alla griglia come più ti piace”, in quanto non ne esiste una vera e propria ricetta e in cui l’ingrediente base non è il riso ma la farina (che lo fa assomigliare vagamente ad una pizza).
Ovviamente al Taian nulla di tutto ciò, siamo distantissimi dal cibo di strada.
È un ristorante che offre una cucina assimilabile a quella kaiseki, senza però le classiche sequenze stagionali made in Kyoto.
L’indubbia elevata qualità degli ingredienti è andata quasi sempre, nel corso della cena, di pari passo con la profondità dei sapori, la finezza dei condimenti, la persistenza gustativa.
Alcune portate, però, si sono perse nei meandri della ricerca estetica, tassello fondamentale su cui poggia le basi tutta la cucina giapponese, ma non hanno raggiunto né il palato, né il cuore, né la mente.
Di contro c’è da sottolineare l’ineffabile sforzo che la padrona di casa ha fatto per mettere noi, unici gaijin, a proprio agio, articolando con notevole difficoltà poche parole in lingua inglese.
Seduti al bancone, abbiamo goduto della vista di una piccola brace dove chef Hitoshi Takahata abilmente grigliava preziosi ingredienti.
Non abbiamo, però, compreso il perché servire la wagyu (memorabile) nello stesso piatto dell’anguilla, consigliando di mangiarle alternate. La sensazione grassa al palato si è acuita sino a saturare inesorabilmente le papille.
Gelatine, come sovente accade a queste latitudini, a terminare il pasto.
Fortunatamente la piccola delusione di una cena al di sotto delle più rosee aspettative è stata mitigata da un conto “umano” che conferma ancora una volta che il Giappone, escludendo alcune ovvie eccezioni di Tokyo e Kyoto, non è poi così caro.

Mise en place.
mise en place, Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan
Zuppa di mais e zenzero in gelatina, granchio e wasabi, tonburi e verdura dal vago sapore di fagiolini, uova di pesce, patate bianche e prugna salata.
zuppa di mais, Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan
Zuppa di abalone e radici di loto con cetrioli, in brodo leggermente affumicato. Molto elegante.
zuppa di abalone, Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan
Sashimi: hako e ricci di mare (perfetti) da accompagnare, a piacimento, con soia, sesamo e funghi essiccati. Perfetto.
sashimi, Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan
Close up dell’hako.
hako, Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan
Close up dei ricci di mare.
ricci di mare, Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan
Indivia con pasta di soia, daikon e noci. Contrasto amaro-dolce non propriamente gradevole.
indivia con pasta di soia, Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan
Composta dolce di biku (?), in cui intingere l’indivia.
composta, Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan
Wagyu di Matsusaka. Eccezionale.
wagyu, Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan
Anago, anguilla di mare.
anago, Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan
Pike conger fritto con sale e limone.
pike conger, Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan
Melanzana, peperoncino verde, pomodoro, ed altre verdure estive in gelatina dal sentore affumicato.
melanzana, peperoncino verde, Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan
Riso in bianco e ayu grigliato. Classico a tutte le latitudini.
riso bianco e ayu, Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan
Sottaceti, davvero salati.
sottaceti, Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan
Zuppa di miso.
zuppa di miso, Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan
Anguria e uva in gelatina.
anguria e uva in gelatina, Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan
Bancone.
Taian, Chef Hitoshi Takahata, Osaka, Japan

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Picture of Fabio Fiorillo

Fabio Fiorillo

Avvocato ed edonista. Da sempre siede ai tavoli dei migliori ristoranti d'Italia. Amante del bello e convinto sostenitore della ricerca del piacere terreno in tutte le sue forme. Ha collaborato alla guida Gourmet 2009.

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VALUTAZIONE

Cucina Classica

15/20

PREGI
Ingredienti di grande freschezza e qualità
DIFETTI
Poca profondità gustativa di alcune portate

INFORMAZIONI

PREZZI

Prezzi omakase: da 10.500 yen (75€) a 13.600 yen (95€)

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