Valutazione
Pregi
- Locale con una forte identità con una cucina precisa e diretta
Difetti
- Anche se non sembra, piatti troppo abbondanti, si fa fatica a finire il menù da 9 portate
Passeggiando nel quartiere yuppie di Stoccolma, tra affollati lounge bar e ristoranti con plateau royal in bella vista, senza accorgersene si passa di fronte al Volt. Un locale del tutto decontestualizzato: nulla, infatti, segnala la sua presenza all’avventore (non c’è nemmeno l’insegna col nome del ristorante) e si rimane un po’ interdetti prima di entrare, quasi a temere di non essere nel posto giusto.
Gestito da quattro giovani, tre in cucina e uno in sala, questo ristorante sembrerebbe rispecchiare pari pari lo stile minimal avanguardista svedese: tavoli di legno senza tovaglie, muri bianchi con qualche quadro in chiave hipster sparso qua e là, verdure rigorosamente raccolte in orti biodinamici, carta dei vini composta solo da etichette altrettanto bio. Il servizio informale, ma molto premuroso, e il pane con i burri aromatizzati classico aperitivo scandinavo, aiutano a mettersi a proprio agio. Ci si perde in chiacchiere con gli chef che di tanto in tanto escono dalla cucina, poi ecco arrivare uno dopo l’altro i piatti del menù 9 portate che abbiamo ordinato.
Presentazioni decisamente fuori dal comune spingono i cuochi a coprire il fulcro del piatto con quelli che comunemente si identificherebbero come contorni o guarnizioni. Il risultato è, per la maggior parte dei casi, non particolarmente appetitoso alla vista, come per lo sgombro, acetosaL'acetosa o erba brusca è una pianta erbacea, perenne, provvista di una grossa radice, dalla quale, in primavera, si sviluppa un fusto eretto, semplice o poco ramificato di colore rossastro, può raggiungere l'altezza di un metro. La pianta contiene vitamina C, ossalato di ferro, acido ossalico e ferro. Ha un sapore acidulo e si usa in aggiunta alle insalate fresche,... Leggi e senape o per l’agnello, cavolo, cipolla e ostrica. Il piatto però si rivelerà un’esplosione che invade il palato, stimolante e vivace al punto che, una volta scoperta la vera essenza del piatto, si scatena un’energia che lascia stupefatti.
Sembra quasi che si sia venuto a creare un equilibrio unico tra ambiente, cucina e clienti, un qualcosa di non trasportabile e riproducibile, così che anche un piatto come il finocchio, mandorle, panna acida e lardo, che altrove sarebbe potuto sembrare spoglio e lasciare un po’ perplessi, qui al Volt trova una sua dimensione e, soprattutto, si armonizza con tutto il resto.
Originali, come ovvio, sono anche i dolci, che prettamente dolci non sono, come il gioco tra rabarbaro croccante, segale, yogurt di capra e gelato di stellina odorosaIl Galium odoratum, detto comunemente stellina odorosa o asperula, è una pianta appartenente alla famiglia delle Rubiacee. È tipica la sua profumazione quando viene essiccata o fatta appassire, infatti i nomi popolari con i quali è conosciuta fanno tutti riferimento a questa sua caratteristica. Le foglie secche sono usate in sacchetto come antitarmico da armadi, per profumare il tabacco da... Leggi che stimola la masticazione e riesce a rendere goloso ciò che per natura non lo sarebbe affatto.
Il Volt è un locale a suo modo estremo, che sprigiona un grande vigore e una ancor più grande passione, che va oltre le regole: niente convenzioni né schemi fissi a cui attenersi, ma piatti eseguiti con tecnica sopraffina e centratissimi nel gusto. Senza paura di cantare fuori dal coro si possono ottenere grandi risultati e la determinazione di questi quattro ragazzi svedesi ne è la prova.
Mise en place.
Pomodorini, crema di aglio orsino e petali.
Fagiolini e uova di merluzzo affumicate.
Pane fatto in casa con lievito madre, burro leggermente acido e burro all’alloro.
Sgombro affumicato in fieno, acetosa, mostarda e fieno bruciato.
Finocchio, mandorla, panna acida e lardo.
TartareLa bistecca alla tartara (conosciuta anche come carne alla tartara, steak tartare o più comunemente tartare) è un piatto a base di carne bovina o equina macinata o finemente tritata e consumata cruda. La ricetta prevede che dopo essere stata triturata la carne deve o marinare nel vino o in altri alcolici oppure viene aggiunto del succo di limone e... Leggi di vitello, uova di Coregone, nocciola tostata e crescione.
Uovo di quaglia, ortica, patate e cipolle affumicate (cipolle deliziose, peccato che l’uovo sia troppo piccolo per dare equilibrio al piatto).
Luccioperca, sedano rapa, alghe e piselli (eccezionale, contrasti di consistenze e temperature super).
Agnello, cavolo, cipolla e ostrica.
Formaggio di capra, pane croccante e miele (del tutto fuori dagli schemi, molto interessante dare una consistenza nuova al formaggio).
Latte acido, cioccolato bianco, fiori di sambucoIl sambuco è un genere di piante tradizionalmente ascritto alla famiglia delle Caprifoliacee, che la moderna classificazione filogenetica colloca nella famiglia Adoxaceae. I fiori del sambuco trovano impiego in erboristeria per la loro azione diaforetica. Con i fiori è possibile fare uno sciroppo, da diluire poi con acqua, ottenendo una bevanda dissetante che è molto usata in Tirolo, in Carnia... Leggi e acetosellaOxalis acetosella (nome comune Acetosella dei boschi) è una piccola pianta alta fino a 12 cm, appartenente alla famiglia delle Oxalidaceae. Il nome comune della pianta deriva dal sapore acidulo (ma anche aspro) delle foglie usate anticamente come condimento per le insalate e che ricorda appunto l'aceto. Anticamente (nel Medioevo) si usava come condimento. Al pari dell'acetosa arricchisce di sapore... Leggi (il cioccolato bianco contrasta con il latte acido e rende il tutto elegante e gradevole).
Rabarbaro, stellina odorosa, yogurt di capra e segale.
ma x cortesia..... consistenze e temperature , possono essere solo cornici interessanti, ma i quedri dove sono? e non mi riferisco all'estetica triste della cucina nordica, ma noin mi intrigano x nulla neppure i piatti, ocn quelle forzature...di ingredienti e accostamenti.. ritorniamoa una cucina gioiosa dove il gusto la fa da padrone, gusto e contrasti di sapori.
Ritorniamo a quell'evoluzione virtuosa che ci ha portato dagli australopitechi ai sapiens.
Ogni volta che vedo un commento che incita alla riscoperta della tradizione mi siedo in poltrona, mi stampo un sorriso ebete sulla faccia, e aspetto che arrivi Giovanni Lagnese. Gran bel posto comunque!