Gimmy’s

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

16/20

PREGI
Una splendida interpretazione partenopea della cucina valtellinese
DIFETTI
Arrivare all’Aprica non è proprio agevolissimo

Aprica, una delle località più frequentate e iperattive del turismo montano, non è certamente rinomata per tavole indimenticabili, né per mirabolanti cantine. Ma, a prescindere che qui si arrivi per trascorrere qualche giorno di sport e di relax, all’Aprica, finalmente, anche un turista/gourmet può soddisfare legittime pretese: non si è mai mangiato e bevuto tanto bene da quando c’è il Gimmy’s, il ristorante che accoglie il talentuoso chef Antonio Borruso.
La struttura, parte integrante dell’hotel Arisch, vede il sapiente uso del legno a farla da padrone: la sala è accogliente e confortevole, l’ambiente in generale caldo e rilassante, con le finestre affacciate a perdita d’occhio ai piedi del monte Palabione.
Lo stile della cucina è riassumibile con poche parole: un magistrale punto di vista partenopeo della cucina valtellinese. Lo chef, infatti, dimostra una doppia valenza: non solo è un abile interprete della cucina di montagna, ma riesce ad offrirne una validissima variazione applicandovi interessanti rimandi alla cucina campana.
Tutti i piatti prevedono dunque ampio utilizzo di materie locali, a disposizione della mano personale dello chef con risultati convincenti e giocosi. Gli esempi sono il “Pizzocchero sferico” e il “Risotto ricordo di una parmigiana di melanzane”, entrambi dalla nettezza veramente significativa dei sapori dell’elemento centrale.
Non basta però friggere una manciata di pizzoccheri per portare Pulcinella in alpeggio: in ogni piatto, anche in quello apparentemente più semplice, sono chiari la ricerca di pulizia e perfezione, oltre alla profonda conoscenza delle virtù degli elementi chiave dei territori.
A dispetto delle due cucine tradizionali, che possiamo definire in qualsiasi maniera fuorché tenui o delicate, il livello di eleganza e purezza di gran parte dei piatti è davvero notevole: impeccabili per esecuzione il capriolo con crema di topinambur e l’astice patate e porcini.
Nota di merito per il conto, soprattutto in relazione alla qualità dell’offerta: oltre ai prezzi dei menù e delle portate in assoluto corretti, agli onestissimi acqua e caffè ambedue a 2.50€, non vi sono “voci aggiuntive” di alcun tipo.
Non oceanica ma appassionata la carta dei vini, con un’ampia selezione di Champagne di piccoli produttori, interessante panoramica italiana e qualche valida proposta estera, il tutto ricaricato con onestà.
Abbiamo scelto il “jolly” Montevertine 2007, fratellino del Pergole Torte, sempre una garanzia di bevibilità anche da giovane (a differenza del fratello maggiore, che normalmente impiega qualche anno per distendersi), oltre che uno tra i più favorevoli q/p di Toscana.
Offerti al calice l’eccellente Champagne Gatinois GC in apertura, e Madoro 2008 di Maculan con i dessert, questi ultimi davvero eccellenti, in linea con il resto del pranzo, che possiamo davvero ritenere una bella sorpresa, ampiamente sopra le aspettative.

Pane e grissini, tutto di produzione interna

Pizzocchero sferico con insalata di verza e polenta croccante

Astice… porcini… patate… consommè di selvaggina e lichene

Interpretazione dei formaggi della Valtellina con tartara di manzo, fiori e colori

La quaglia, l’orto… …la neve

Creste di pasta ripiene di stinco patate con croccante al formaggio di capra

Risotto affumicato al legno di faggio mantecato con Bitto della Val Gerola, briciole di bresaola e mele


Risotto… ricordo di una parmigiana di melanzane

Cappelletto con stufato di Genovese all’agnello… salsa di pecorino e nocciole

Controfiletto di capriolo con crema di topinambur… porcino… e mirtilli neri

Predessert: semifreddo maracuja e cioccolato bianco

Zuppetta di caramello al pino con frutti di bosco, biscotto di grano saraceno e yogurt di latte di capra montato

Cioccocarota

I vini:



La -curiosa- piccola pasticceria

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1 Comments

  1. q.b. ha detto:

    Sembra veramente un gran bel posto… mi è partita la salivazione a mille sul risotto affumicato 🙂

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VALUTAZIONE

Cucina Moderna

16/20

PREGI
Una splendida interpretazione partenopea della cucina valtellinese
DIFETTI
Arrivare all’Aprica non è proprio agevolissimo

INFORMAZIONI

PREZZI

Menu degustazione: 60€, 75€
Alla carta: circa 70€

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COSA DICEVAMO

Nessuna visita precedente trovata.

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