Valutazione
Pregi
Difetti
Recensione Ristorante
Innanzitutto partiamo dai ringraziamenti. Un grazie di cuore ai giornalisti enogastronomici Luigi Cremona e Bruno Petronilli per averci parlato di questa incantevole valle, la Val Sarentino, e del Bad Schoergau.
Conosciamo tutti il livello di accoglienza e la professionalità espressa in Alto Adige, nei luoghi più famosi e battuti, ma certo non ci immaginavamo di trovare una perla del genere incastonata qui, in una valle tanto affasciante e bella quanto sconosciuta.
La famiglia Wenter è una istituzione in Val Sarentino, ha creato una piccola oasi di luxe calme et volupté. Gregor, seconda generazione prima ai fornelli ora amabile ed impeccabile padrone di casa, vi saprà allietare con i suoi consigli enologici, culinari e paesaggistici. E con la sua verve straripante e contagiosa!
Completano il quadro la mamma Mary, dolce e gentile nonché puntuale padrona di casa, e la sorella Sofia, dolce, gentile e premurosa. Quest’ultima con un grande merito, aver portato nelle cucine suo marito, nonché cognato di Gregor, Egon Heiss.
Trascorsi da Marco Pierre white, Mosimann e Gordon Ramsay alle spalle.
L’accoppiata Gregor in sala e Egon in cucina è deflagrante! Sentimento e tecnica, passione e pulizia, giovialità e rigore. Emozioni assicurate.
Una cucina impressionante quella di Egon, se poi si pensa che con un pugno di giovanotti, a detta sua molto in gamba, riesce a portare avanti 3 ristoranti in maniera impeccabile.
La mezza pensione di qualità eccelsa, il bistro veranda di cui parleremo in altre sede, ed il ristorante gourmet Alpes.
Sfatato il mito che per fare una cucina di precisione, tecnica, e perfezione stilistica occorrono brigate kilometriche.
Occorre tanta esperienza, una buona dose di capacità, condite con tanta tecnica ed un pizzico di malizia. Ed ecco che il risultato, tra tante terrine e qualche bel fritto arrotondante, è di tutto rispetto, anzi.
Siamo stati ammaliati dalla perfezione stilistica di Egon, dalla sua pulizia nel piatto e gustativa, dalle sue chiare e forti idee trasmesse con precisione millimetrica.
Una cucina dalle chiare influenze mitteleuropee, molto arrotondata e piegata ad una centralità gustativa puntuale e perfetta.
Con qualche slancio in avanti, con quel risotto al pino mugo che sovrasta su tutto, e tanta stimolante tecnica applicata al classico come nel caso delle fantastiche, è il caso di dirlo, terrine di trota e anatra. Non una cottura sbagliata, non un passo più lungo della propria gamba, tanta precisione, tanto rigore, molte piacevoli emozioni. Un luogo da segnare nel taccuino gourmet, perché qui al Bad Shoergau si sta immensamente bene.
Piccola nota di servizio : Gregor ha una cantina fornitissima di chicche d’ogni dove, mi raccomando … non bevetemele tutte ! 🙂
per iniziare …
Burro al pino mugo, ricotta mantecata, burro salato …
crema di pomodoro di bolzano al peperoncino, cetriolo
Una piccola importante attenzione : il secondo servizio dell’entrata, un pomodoro con formaggio fritto
Tortino di trota di fiume con rafano, cetriolo e mela confit in olio di erbette e trifoglio di bosco
Terrina di anatra, il suo fegato, gel alla camomilla selvatica, speck, funghi sott’olio: una terrina d’altissima scuola
L’Agnello di Pennes: fagottini ripeni di spalla brasata, sella con crema di muschio
La coscia in secondo servizio pralinata …
Il risotto al pino mugo e guanciale
Filetto pochè con funghi porcini
La spalla brasata con purea
Maialino da latte rosolato croccante con “pak choi” e yogurt
Il latte del contadino : torta di formaggio fresco, gelato al latticello, yogurt al tartufo, con lamponi
Il pregio : Una cucina tecnicamente perfetta e al contempo golosamente appagante
il difetto : Gregor, che vorremmo tutto per noi … ma che si divide ed allieta gli ospiti di tutti e 3 i ristoranti (bravissimo, è sempre nel posto giusto al momento giusto!) 🙂
Hotel Bad Schörgau
Sarentino, Bolzano
Tel. +39.0471.623048
Alla carta 70 euro
menù degustazione 79 e 86 euro
Visitato nel mese di Agosto 2012
Visualizzazione ingrandita della mappa
Alberto Cauzzi
Carissimo Alberto... adesso che qualcosa in termini di attrezzatura fotografia e' cambiato...( finalmente avete foto nitide e con poche dominanti) bisogna fare ancora un piccolo passo e imparare a chiudere il diaframma ( quindi regolarlo su numeri alti....11/13/16 ) . Solo cosi' , riuscirai ad avere una profondita' di campo sufficiente per avere tutto quello che c'e sul piatto a fuoco. Inevitabilmente ,chiudendo il diaframma si allungheranno i tempi di esposizione col rischio di avere fotografie mosse. Ma anche qui, si potra' ovviare alzando il valore ISO. In questo caso , avresti avuto quei bellissimi fagottini completamente a fuoco, cosi' come lo speck della terrina d'anatra e le verdure in primo piano col maialino... Quasi ci siamo ....basta ancora qualche passettino..!!! :-))
Noooo Ettore! Illustri fotografi professionisti mi hanno più volte ripreso perchè non faccio foto dando profondità di campo .... :-) lo sfuocato è artistico, perdinci !
nel titolo manca una c in bad schoergau (scusate la precisione di noi tedeschi :D )
Corretto, grazie!