Yauatcha, Chinese Restaurant, London (UK), di Alberto Cauzzi
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Recensione Ristorante
Nomen Omen : Yau(at)cha è un acronimo in cui è contenuto il nome di Allan Yau, il fondatore di questo locale come del suo gemello, il famosissimo Hakkasan. Oggi Mister Yau ha ceduto la sua attività, anche se si dice che da queste parti, come dal gemello, si possa degustare la migliore cucina cinese della città. Sarà, ma io sono rimasto non poco perplesso. Mi è sembrata tanto una mangiatoia di lusso, una seppur blasonata e raffinata catena di montaggio, in cui senza ombra di dubbio stagliano i Dumpling (come si dice da quelle parti) o dim sum (nome più correttamente originale) come preferite. Preparati in decine e decine di varianti, con cotture differenti, alla piastra, al vapore, alla griglia.Il resto ? Ben realizzato ma meno fine ed elegante, tutto sommato anonimo, buono ma nulla di più. Servizio iper-sbrigativo. D’altra parte, fatti accomodare alle ore 19, come potevano fare se non così per ottenere l’alzata dal tavolo per le 20.45. Ad un niente dalle 21, che erano le ore prefissate per il secondo servizio, pronti lì a partire dallo starter, neanche fossimo ad un campionato mondiale di atletica leggera. Tutto questo poi, è bene ricordarlo, a prezzi elevati, per la qualità offerta.
Fantastici i dim sum al Melone thailandese d’inverno, black fungus (un tipo di fungo), gong choi (erba verde)
Cosi come ottimi i Chinese Chive and prawn dumpling
all’erba cipollina e gamberi e gli Scallop shui mai
con cappesante e uova di pesce volante. Ottimi i Prawn and beancurd (farina di fave) cheung fun
forse I migliori della serata ed anonimi seppur costosi i Wagyu beef cheung fun
con l’omonimo filetto di wagyu totalmente coperto dalla preparazione. Buono ma greve il Pollo saltato, sedano, salsa di gamberi fritti
decisamente interessante il Pollo speziato e alga kombuE' un'alga molto usata nella cucina orientale (e non solo) per insaporire e addolcire in modo naturale, per ammorbidire altri cibi o semplicemente come una qualsiasi altra verdura. Con questo nome viene commercializzata un'ampia gamma di alghe brune, appartenenti al gruppo delle laminarie, che crescono in abbondanza appena sotto la superficie dell'acqua. Il termine kombu può riferirsi ad almeno due... Leggi, macadamia e peperoni, Bok Choy allo zenzero
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Insomma, poche emozioni, buona qualità, prezzi stellari, velocità a 1000. Un luogo in cui non tornerei.
Il pregio: I dim sum, fantastici!
Il difetto: Un banchettificio di lusso.
15-17 Broadwick Street
Soho, London
+44 (0) 20 7494 8888.
Email : Reservations@yauatcha.com.
Da 70 sterline alla carta
Visitato nel mese di Aprile 2011
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Alberto Cauzzi
Bisognerebbe boicottare tutti i ristoranti (di un certo costo ovviamente) con doppio servizio!
A Londra allora dovresti mangiare sempre in casa...
Ci ho sempre mangiato bene, anche se negli ultimi tempi il menù è meno interessante (e da un po' non fanno più lo strepitoso Mongolian Ribeye Beef). Hai saltato i fantastici drink da prendere come aperitivo, stranamente è uno dei posti dove si beve meglio a Londra (città, da questo punto di vista, sfigatissima). Trovo inoltre straordinario riuscire a mantenere quella qualità pur facendo 500-600 coperti al giorno. Non sorprende che Hakkasan e Yauatcha siano stati venduti a 35 milioni di sterline nel 2008.