Passione Gourmet Bolina, Tricase (LE). Azazel - Passione Gourmet

Bolina, Tricase (LE). Azazel

Ristorante
Recensito da

Valutazione

14/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

Difetti

Visitato il 11-2024

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Recensione ristorante.

Ce l’aveva segnalato in tempi non sospetti Emanuele Barbaresi, il Bolina, prima che il Salento diventasse la nuova Mecca del turismo e, conseguentemente, fosse anche meta delle zingarate di tutti i gastronomadi dello Stivale. Ci aveva riferito di una cucina che, convincendo dal punto di vista tecnico, si sa staccare dai luoghi comuni della ristorazione locale, non disdegnando qualche puntatina su ingredienti più esotici, complice forse l’esperienza della cheffa Imma Pantaleo da Pietro Leemann, e sinceramente non possiamo che convenire sulla bontà della segnalazione, anche perchè il deserto circostante aiuta molto questa cucina a spiccare sulle altre. Fabio in sala dirige il traffico (parecchio, essendo agosto il locale è pieno) e funge da carta dei vini consigliando (e talvolta velatamente sconsigliando, ma non saremo pronti a cogliere) a seconda dei clienti le bottiglie di una cantina non ampia ma coltivata con competenza.Da essa pescheremo una garanzia, il Fiano Minutolo della valle d’Itria Vigna Rampone, nell’annata 2009 (sarei curioso di provarlo con qualche anno alle spalle, ma per ciò mi sono attrezzato a casa), ed uno spumante Rosè da uve Negramaro vinificato in Franciacorta (?) sul cui nome vige il più stretto riserbo. Ad accoglierci una curiosa panzanella realizzata con pomodorini locali inaspettatamente aciduli (e piacevoli) e la menunceddhra, accompagnata da un boccone di burrata.

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Buona la versione maison del Crudo di pesce, accompagnata da sfoglie di verdure, piatto di pura materia prima.

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Più interessanti gli Scampi su infuso di mela e sedano con spunzale al limone, con la giusta acidità a contrastare la dolcezza e il grasso di crostacei freschissimi.

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Ancora più articolata la Passeggiata in barca, una variazione di pesce azzurro su cui spicca a mio parere lo sgombro cotto sottovuoto. Semplice e perfetto. Buono anche il tonnetto allo zenzero, aggressivo d’acchito ma dalla persistenza piacevolissima.

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Belli concentrati gli Gnocchetti di seppia con la sua salsa e centrifugato di spinaci.

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Mi ha lasciato abbastanza perplesso Zumi, piatto in cui le verdure dell’orto e non solo vengono inserite in una zuppa di pesci. Le cotture non mi sono sembrate a posto, con i pesci tutti un po’ troppo in là, e ciò creava un contrasto con la componente brodosa che non ho trovato del tutto piacevole.

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Meglio, ma senza entusiasmi, i Paccheri al forno con ricotta su guazzetto di mare, buoni ma poco interessanti, in cui la presentazione ha risentito di un impercettibile incidente di percorso.

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Fra i secondi la palma del migliore spetta senz’altro alla Patata in sfoglia con gamberi su misticanza, in cui inaspettatamente gli ingredienti mantengono una propria autonomia di consistenze e sapore.

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Al contrario non mantiene le promesse il Timballo di triglia di scoglio con melanzane, olive e purea di cannellini, con i fagioli che creano un po’ di confusione e rendono sfocato il piatto, vanificando in parte la presenza di materie prime al solito eccellenti.

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Il Fritto leggero di pesci e verdure (tra cui cavolfiori, presenti anche in Zumi, che non ci sono sembrati esattamente un inno alla stagionalità) è ben fritto ed asciutto, di ispirazione orientale. Davvero dolce la salsa in accompagnamento. Anche troppo.

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Per quanto riguarda i dolci di buon livello Mi ha pensato Giò, bilanciato e goloso,

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mentre Meriggio in una limonaia ci è sembrato troppo dolce e non convincente neppure come impatto gustativo, con il cioccolato bianco molto coprente.

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Meglio, a detta di chi l’ha assaggiato. il più ordinario (come concezione) Parfait ai tre cioccolati.

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Molti leggendo potranno avere l’impressione che sia andato giù un po’ pesante con gli appunti, ma questo è perché ho dato per scontata una bontà di fondo che non è mai venuta a mancare, e perché gli ampi meriti di questo ristorante sono già stati ripetutamente evidenziati altrove. Imma Pantaleo è in grado di far uscire dalla cucina piatti convincenti e soprattutto più pensati di quelli che si è soliti trovare in Puglia, senza per questo dare l’impressione di stare osando l’inosabile. Gliene diamo merito, e aggiungiamo l’augurio di trovare per tutte le preparazioni la pulizia ed il nitore che abbiamo riscontrato nei suoi piatti migliori.

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il pregio: la simpatia e la disponibilità di Fabio in sala.

il difetto: coperto 2 euro.

Ristorante Bolina

Lungomare Colombo,

73039 Tricase Porto (LE)

Chiuso mercoledì, in estate sempre aperto.

Tel. 0833.775102

Alla carta 50-60 euro euro

Visitato nel luglio 2010

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Azazel

22 Commenti.

  • giancarlo21 Ottobre 2010

    ragazzi....questa retorica cauzziana :-)))) che in puglia ed in generale "verso sud" si mangia male (perchè questo state involontariamente facendo passare in molte vostre recensioni - questa compresa -....) inizia a diventare sgradevole oltre che inesatta. certamente non vi è affollamento di cucine innovative, ma è dovuto al mercato ed alla ecomonia del territorio, fine! parlare di "deserto" e "luoghi comuni"....quando va bene...è spiacevole. non voglio essere polemico, ma suggerire una maggiore accortezza nel linguaggio e magari un maggiore investimento di tempo e denaro da parte di PG per andare alla scoperta dei sapori del sud. complimenti per tutto il resto del lavoro fantastico che fate! giancarlo

  • azazel21 Ottobre 2010

    fai un salto a leggere la rece del pascià e controlla se stai parlando di retorica cauzziana cazzonismo azazelliano o comune sentire del 60 per cento dei lettori...

  • giancarlo21 Ottobre 2010

    fai le statistiche come il berlusca o vuoi proseguire con un confronto più pacato? non trovo la rece a cui ti riferisci. posso chiederti gentilmente l'indirizzo http:// completo? grazie

  • giancarlo21 Ottobre 2010

    trovato! intendevi Pasha di Conversano, giusto? esisteva un gran bel risto ad Otranto, Acmet Pascia'.....il risto esiste ancora, ma non piu' il "gran bel risto".....vado a leggere la tua recensione

  • giancarlo21 Ottobre 2010

    letta....come pensavo il 60% era un numero alla berlusca :-)))...ma va bene così, le riflessioni di Vignadelmar hanno già esplorato il tema che pacatamente volevo porre alla vostra illustre attenzione. Prossima volta che attraversate le Murgie, fermatevi dal Fornello da Ricci oppure vai a conoscere Lillino Silibello patron di Cibus. due proposte di Ceglie Messapica.

  • Giampiero Prozzo21 Ottobre 2010

    Frequento assiduamente la Puglia da anni e qualcosa comincia ad emergere... resta il mistero di una terra con una materia prima di mare secondo me senza eguali e con una grande cultura di cucina di pesce che tuttavia riesce ad esprimersi con grande difficoltà nei ristoranti . Il Bolina mi è piaciuto abbastanza, credo sopratutto che abbia buoni margini di miglioramento perchè in qualche piatto scorgo una buona mano. Per esempio mi ha impressionato molto un piatto che Fabio in agosto mi ha proposto fuori carta: capasanta gratinata su crema di fagioli in ghiaccio, cocomero e cetriolo.

  • azazel21 Ottobre 2010

    già visitati entrambi.. a mio parere non sono al livello del Pascià e di Già sotto l'arco...in effetti 60% era per difetto, altro che Silvio! Io in prima persona ho difeso quella scelta da un mare di gente che in quel locale non ha mai messo piede ma si è sentita in dovere di giudicare, perchè si sa, il silenzio è d'oro e su internet gli abbienti sono pochini, però devo dirti che dal Bolina mi sarei aspettato qualcosa di più, più che altro un livellamento verso l'alto con i piatti migliori. Per darti un termine di paragone, esattamente a questo livello troverai (in provincia di Brescia) il Due Colombe, entrambi posti piacevolissimi con molti alti e bassi, e anche a quel locale noterai che non ho risparmiato appunti, come ogni volta che ho visto talento ma anche molte cadute di tono. Saluti

  • giancarlo22 Ottobre 2010

    Ok, Azazel! Alberto è amico fraterno quindi evidentemente il mio riferimento voleva essere simpaticamente sarcastico. resto dell'opinione che l'innovazione del prodotto, in ogni sua declinazione (a tavola, in tecnologia etc chi piu' ne ha....), richieda anche un ambiente economico che favorisca ed alimenti. ecco, l'ambiente economico pugliese potrebbe favorire vista l'indole e lo spirito, ma non alimenta visto il conto economico medio e le abitubini di spesa. tutto qua! Su Ricci e Cibus mi sarei aspettato una rece. personalmente ci sono stato benissimo. saluti

  • azazel22 Ottobre 2010

    in effetti ho fatto un po' di mischione fra discoteche e ristoranti, preoccupante dal momento che non metto piede in una disco da 14 anni....

  • fabio20 Ottobre 2011

    Scusate l'intromissione, sono salentino doc e conosco bene i "miei polli". Con tutto il rispetto: il bolina è collocato in una posizione invidiabile ma la struttura fa invidia ai tendoni di un circo di periferia. Le foto dei piatti sono belle, ma probabilmente avrete avvertito con largo anticipo della vostra visita perchè mai e mai normalmente si trovano certi piatti. Sono sincero: siete stati pagati oppure avete strapagato per avere cotanti piatti? I dubbi si fanno ancora più fondati allorquando leggo la vostra recensione su le quattro spezierie. I due posti non andrebbero neppure messi a confronto eppure sembra che voi, gourmet con passione preferiate il bolina offendendo apertamente lo chef Donato Episcopo. Mi piace leggete le vostre recensioni, ma da oggi in poi non credo di usarle come guida nella scelta di un ristorante. Sappiate che, se qualche vostro lettore andrà al bolina di certo non avrà più una buona considerazione del vostro operato.

  • Carlo (TBFKAA)21 Ottobre 2011

    Gentile Fabio, l'affermazione "con tutto il rispetto" cozza (per rimanere in puglia) abbastanza pesantemente con le pesanti insinuazioni che seguono. Bolina, che ho visitato l'anno scorso, è un locale di buonissimo livello, così come le Quattro Spezierie che, avrai notato nei commenti, alcuni commentatori non hanno proprio trovato stupendo quanto ritieni tu. Nella mia visione sono due locali di livello assolutamente similare. Più solido probabilmente Episcopo, con vette più alte la Pantaleo (cui ho riservato la medesima valutazione, ma rossa). Riguardo alle insinuazioni ti basti sapere che ho prenotato, come sempre, con un altro nome e nell'occasione non ho scambiato neppure 2 chiacchiere con la cheffa, dal momento che non è uscita in sala. Se fai un giro a cercare sul sito di Pignataro la recensione se non ricordo male di Esposito, più o meno coeva, noterai le stesse pietanze. La location non ha alcuna influenza sulla valutazione di un ristorante, per PG, questo è noto.

  • Raffo21 Ottobre 2011

    "Corrrrrrrrotti,pagaaaaati dall'avvocatoagnelli!" (cit.)

  • Carlo (TBFKAA)21 Ottobre 2011

    sì ma li ho ricontati...sono ancora quattordiciventesimi!

  • fabio21 Ottobre 2011

    Grazie per la risposta, comunque resto basito leggendo le voste parole e quelle di Pignataro, anch'egli da me seguito. Forse l'essere salentino mi fa vedere le cose da un altro angolo visuale, oltretutto anche se da voi aborrate, le recensioni su trip advisor parlano chiaro e non lasciano alibi. Le mie erano provocazioni e non insinuazioni perchè amo questa terra, riconosco l'inferiorità culinaria rispetto ad altre zone ma non credo che quella del bolina sia la via maestra. Per la location... impossibile non tenerne conto, a questo punto una buona frisa sugli scogli varrebbe un voto 15/20. Salvezze.

  • Piermario21 Ottobre 2011

    Da taluno, tuttavia, 'aborrati', a quanto pare... ;-)

  • fabio21 Ottobre 2011

    Pardon... aborrite

  • Presidente29 Maggio 2012

    Chiuso anche Bolina. Che tristezza questa crisi.

  • giancarlo29 Maggio 2012

    Cappelletti 2 - Lombardi 1....:-)........e non c'azzecca nulla il calcio scommesse.....hai proprio ragione...e' una tristezza!!

  • Carlo (TBFKAA)29 Maggio 2012

    e te pareva che non fosse colpa mia :D

  • giancarlo30 Maggio 2012

    li farai chiudere tutti con le tue recensioni....scherzo scherzo...:-)

  • Carlo (TBFKAA)30 Maggio 2012

    comincerò a girare per ristoranti vestito di nero con un cartello "ricordati che devi morire".

  • giancarlo30 Maggio 2012

    esatto......:-) vedrai che ti tratteranno meglio...solo che poi dovrai spiegare ai lettori di PG come mai ti servono piatti che normalmente gli chef non propongono ai normali clienti.....un casino insomma.....:-)

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