Valutazione
Pregi
Difetti
Recensione ristorante.
Una sera d’autunno in Perigord due amici in auto percorrevano strade nebbiose in mezzo ad una fitta pioggerellina. La sera stava calando e la scarsa visibilità aveva fatto perdere loro la giusta direzione. Si trovarono tra boschi e pascoli, attraversando raramente qualche buio villaggio dove ormai anche le vacche avevano fatto rientro nella stalla. Non un anima viva per strada, nessuno che potesse indicar loro la strada da percorrere e non c’erano ancora i navigatori satellitari.
Meglio fermarsi alla prima insegna per chiarirsi le idee davanti ad un piatto caldo e ad un buon vino rosso di Cahors.
L’insegna vecchia e arrugginita apparve dietro una curva, sopra l’ingresso di una abitazione fatta di vecchie pietre e travi di legno.
Restaurant si riusciva ancora a leggere, ma nessun ulteriore dettaglio era visibile. L’usura del tempo aveva nascosto anche il nome del Restaurant.
Toc toc, è aperto? possiamo entrare ?
Si, certo ; rispose la vecchia signora, accomodatevi pure.
E possibile mangiare qualche cosa di caldo?
Naturalmente, sedetevi pure a quel tavolo.
Cosa avete a disposizione questa sera?
In Perigord ? … vediamo: dei funghi, dell’anatra, dei tartufi, del foie gras…
Va bene signora, va benissimo, faccia lei con quello che ha in cucina, grazie mille.
Terminata la cena i due amici chiesero informazioni su come proseguire, e dopo averle ottenute chiesero il conto.
No signori, pas d’addition, voi siete miei ospiti.
Venne loro il sospetto di essere stati riconosciuti.
Grazie signora, ma noi vorremmo pagare il conto. Non è corretto che ce ne andiamo senza pagare , non possiamo mangiare al ristorante senza pagare il conto, e poi, insomma, siamo gli unici due clienti e lei è giusto che abbia il suo compenso per la buona cena che ci ha servito.
Ristorante? No signori, questo non è un ristorante, questa è casa mia e voi siete stati miei ospiti.
Ma come, ma l’insegna!
Ah, si, l’insegna…si, molti anni fa questa casa fu anche un ristorante.
Il centro di Figeac.
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E un po’ romanzata e derivata da un racconto altrettanto infiorettato ( ma vero ) di quel signore che fa di nome Christian Millau , che in questo modo intendeva far comprendere quale qualità di ospitalità può offrire il Perigord.
Giugno 2010, tom tom attivo, ma non è detto che basti in Perigord. Basta una deviazione, un ponticello interrotto, una disattenzione et voilà, è un attimo ritrovarsi ad attraversare l’altipiano de Les 1000 Vaches.
Erano anche di più a guardarci e probabilmente a chiedersi : ma dove cz andranno quelli?
Ma la sorte è stata ancora una volta benevola in Perigord .
Non in un isolato villaggio collinare ma nel centro dell’antica cittadina di Figeac .
Cepes, truffes et foie gras… come sempre in Perigord.
L’ingresso esterno all’ hotel del Restaurant la Dinée du Roy.
Il fresco cortile tra le vecchie mura, oppure in brutta stagione all’interno , nella stanze medievali.
Un autoctono degno di nota tratto dalla ricca carta dei vini. Un sollievo questa carta dei vini, ricca di prodotti, di piccole trovate, di grandi griffe, il tutto prezzato a cifre abbordabili.
La gentile offerta rinfrescante ed estiva : insalata di anguria, melone e jambon du pays.
La goduriosa Tourte Quercynoise. Sfoglia al burro farcita di porcini, spugnole, foie grasIn francese significa letteralmente "fegato grasso" ed è definito dalla legge francese come "fegato di anatra o di oca fatta ingrassare tramite alimentazione forzata”. È uno dei prodotti più famosi e pregiati della cucina francese. Esistono tipologie di 'foie gras' non derivate da animali sottoposti ad alimentazione forzata. Spesso il fegato grasso è associato all'alta cucina francese e internazionale per... Leggi, tartufo nero Perigord e salsa Periogourdine. Commovente l’inutile accessorio che vedete in mezzo al piatto: la mitica rosa di pomodoro, fatta così bene erano anni che non la vedevo.
Il filetto di manzo dell’Aveyron tartinato con midollo alle erbe, bouquet di verdure al vapore in crema di patate, chanterelles et salsa di foie gras e porcini. Si, qui non si bada alla linea o alla temperatura estiva, qui ” si mangia! “
…però poi ecco il fresco e dietetico mesclun di insalate ed erbe, all’olio di noci e aceto di lamponi..
Qualche assaggio di formaggi della regione.
Ruffiano e buonissimo biscottone morbido al mascarpone con lamponi naturali e tegola di mandorle.
Un caffè “Gourmand” , fossero mancate le calorie…
il pregio : Grande tradizione senza folklore.
il difetto : Bisognerà parcheggiare fuori dal centro storico, ma non è detto sia un difetto.
Chateau du Viguier du Roy.
Restaurant la Dinée du Roy.
52, Rue Emile Zola.
4, Rue Boutaric
Figeac (Perigord)
tel 0033 (0) 565500808
Chiuso :Lunedi e Sabato a pranzo
Prezzi: alla carta 50 – 70 euro
Menù degustazione : 19 – 29 – 73
http://www.ladineeduviguier.fr/
Visitato nel mese di Giugno 2010
Visualizzazione ingrandita della mappa
gdf
A noi ci han fatto pagare però , potevi raccontarlas in loco la storiella !!
Voi sempre al telefono, e io a pensare, tu a guidare, tanto, ma per tanto, anche se sembrava poco. La storiella finisce qui, il resto è contorno, et la sortie du cul du sac ancora mi ha assistito. Merci et a bientot les amis
perdersi nel perigord è una delle più belle disgrazie augurabili ad ogni uomo che ama il cibo e il vino. Non le donne, ho detto cibo e vino :D
complimenti come sempre