Valutazione
Pregi
Difetti
Recensione ristorante.
L’Irpinia è terra di vini. L’Irpinia è terra di tradizioni. L’Irpinia è terra di buoni ristoranti.
Il paradosso voleva, fino a qualche anno fa, che proprio la sua capitale, la placida Avellino, non fosse sede di alcun porto sicuro per i naviganti gourmet.
Poi è nata la Maschera Locanda d’Autore, luogo di fascino, che per salire la china aveva optato dapprima per una svolta creativa, per poi correggere il tiro, con l’avvento dell’attuale cuciniera, Antonella Iandolo.
Dopo un periodo iniziale di necessario assestamento, la cucina si è consolidata su buoni livelli.
Le ricette tradizionali sono rispettate, la stagionalità dei prodotti anche.
Il tutto in uno scrigno d’effetto, dopo l’ultima ristrutturazione. Pareti rosse e tante maschere a manifestare una evidente passione dei proprietari.
Passione che traspare anche nel compilare una carta enoica sui generis e non scontata. La maggior parte delle etichette ha molti anni sulle spalle, anche se il tentativo di proporre vini “maturi” a prezzi onesti non sempre paga. Il rischio di bere un “dinosauro” è in agguato. Il nostro Armaleo 1998 era già in fase calante.
L’ ultima visita, il pranzo della Santa Pasqua, è stata un po’ sotto le aspettative e le nostre più risalenti esperienze sono lì a confermarlo.
Il menu obbligatorio per tutti gli ospiti poteva facilitare la cucina, ma evidentemente così non è stato.
Portate corrette, certo, ma in un paio di casi le preparazioni “anticipate” e le scaldate repentine prima del servizio non hanno giovato al risultato finale.
Le torte rustiche, ad esempio, non erano fragranti, e la sfoglia denotava una leggera secchezza.
Buono invece il loro ripieno (in particolare la sciatizza con erbe selvatiche). Soltanto ordinari i salumi (la soppressata di Calitri ed il capocollo) ed i formaggi. Uovo sodo di tradizione.
Discreta la minestra maritataE' un tipico piatto di origine campana a base di verdure stagionali a foglia verde e ritagli poveri di carne del maiale. In genere preparata secondo la più stretta tradizione napoletana per pranzi festivi, quali quelli in occasione di Natale e Pasqua. Il nome della minestra maritata deriva dal fatto che gli ingredienti cuocendosi si “maritano”.... Leggi, dove le verdure (scarola, cicoria e borragine) si “maritano” con la carne di maiale e la grattata di pecorino a dare una nota ancor più rustica.
La scaldata “last second” non fa bene alla lasagnetta al latte, con crema di basilico e pinoli. Differenti temperature ad ogni boccone, peccato perchè è ben fatta. La sensazione al palato è quella di un pesto grasso, ma piacevole.
Corretto anche l’agnello alla vecchia maniera con cipolle ramate di Montoro e patate. Certo, avere nei dintorni tanti ristoranti che propongono la medesima ricetta con risultati più incoraggianti deve far riflettere.
Purtroppo riscaldato è anche il pur buono polpettone ripieno di friarielli con patate al forno, salvia e rosmarino.
Non si vola neanche sui dolci: la pastiera è davvero troppo dolce, mentre “l’esplosione di cannolo” ha tante (troppe) sfoglie da rompere ed amalgamare ad una ricotta mantecata con zucchero e gocce di cioccolato.
Migliore è il “morbido all’arancia” con cuore di cioccolato fondente e salsa al mandarino (in realtà una densa crema).
Servizio in sala un po’ in affanno, ma il locale è pieno.
Infelice, invece, la posizione del nostro tavolo, nel salone d’ingresso, alla mercè delle correnti d’aria provenienti dalla porta d’entrata.
Alla carta, come dicevamo, qualche emozione in più è lecito aspettarsela.
La Iandolo è ragazza volenterosa, verrà ad accertarsi personalmente della vostra soddisfazione e saprà accettare le eventuali critiche sempre con un sorriso.
A dispetto del nome la Maschera mostra ciò che è, varcate l’uscio aspettandovi una solida proposta di territorio. Verrete accontentati.
Alcuni piatti in immagini:
Antipasto devozione.
Lasagnetta latte e basilico.
La minestra maritata.
Agnello con patate e cipolle.
Armaleo 1998
Polpettone ripieno di friarelli.
Esplosione di cannolo.
Morbido all’arancia con cuore di fondente e salsa al mandarino.
Pastiera.
il pregio : Solida cucina di territorio.
il difetto : Non sempre ottimale l’attenzione alle temperature di servizio.
La Maschera
Rampa San Modestino, 1
83100 Avellino AV
0825 37603
info@ristorantelamaschera.com
Chiusura: domenica sera
alla carta 45 euro
menù degustazione 40 euro
Ferie: 10 giorni a Gennaio
http://www.ristorantelamaschera.com /
Visitato nell’ Aprile 2010
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Fabio Fiorillo
Presentazioni veramente horror, in particolare l'antipasto!!! Ma è sempre così o è un trattamento riservato ai malcapitati del pranzo di Pasqua a menu fisso? :-D
Ma è uno scherzo??? A vedere queste foto mi viene voglia di McDonald's!! :)
diciamo che le mie pregresse esperienze, come ho avuto modo di dire nella scheda, sono state leggermente più positive. Il fatto è che con un menu uguale per tutti i clienti si poteva e doveva fare meglio.
e questo sarebbe un 13????mamma mia
In effetti il piatto degli antipasti é agghiacciante. Mi sembra più da 10 che da 13...
Quoto i due commenti precedenti. Anche perchè questo 13 fa a pugni con il 14 del Boccon Divino in cui presentazioni e commenti del Guardiano mi sembrano ben più elevati. E confermo che alla foto dell'antipasto mi è venuto un brivido
scusa non dovrei...ma l'esplosione del cannolo...:) mi scappa da ridere...
preciso che il voto è stato calcolato anche sulla scorta delle altre mie recenti esperienze, più positive.
45 euro per mangiare alla carta piatti del genere? mah..
Ed è proprio da McDonald's dove hai faticosamente formato la tua strabiliante cultura enogastronomica che devi continuare a mangiare...
poverino hai bisogno di un calmante?
E ridi ridi.. se no papà ti picchia
accendi la stufa... oppure una coperta... i
No abitualmente li torturano con le sferificazioni... delle sfere...
il leggermente è estremamente consolante...
E' vero meglio 130 o 200 o 300 per vivere straordinarie emozioni... da gourmet (vero vero)
in effetti il dieci perde il tredici vince... almeno ai miei tempi!
precisazione indulgente...
Scusata il ritardo con cui ho risposto a tutti. Buon appetito! Una pizza no Eh ?!?!?!
una coperta anche per te...
A proposito intendevo "scusate": altro mancherebbe che mi criticaste anche per lo scritto...
Scusa Gino ma da maggio a giugno eri in letargo?
Volevo dire da maggio a Febbraio.
No caro Pasky, non ero in letargo. Ho letto solo ieri le amene battute sulla Maschera degli esperti, ho pensato fosse un gioco e ne ho fatta qualcuna anche io. Ma non penso ci leggeremo mai più. Ho da far cose più serie. Ad Maiora. Gino Oliviero
il ristorante "La maschera locanda d'Autore" era per me fantastico e mi è rimasto nel cuore. Mi manca il piatto bandiera e l'atmosfera familiare intima e ricercata del posto, la cordialità del proprietario, i vini che aveva, insomma: perchè lo hanno chiuso? Era un bel posto. Si mangiava e si stava bene. E comunque queste foto sono venute malissimo e non rendono giustizia.... Cari saluti.