Valutazione
Pregi
Difetti
Recensione ristorante.
Passando per vacanze dalla Provenza, si fa fatica a resistere alla tentazione di andare da Jean-Luc Rabanel.
Dove si trova un 2 stelle che proponga un menu a 45 euro, preparato poi da un cuoco che è un ottimo comunicatore, con quella faccia da moschettiere che si ritrova?
E allora, in un’Arles infuocata dal sole estivo entriamo in una sala che è molto bistrottiera e scegliamo il menu grande, quello da 85 euro in cui non ci sarà risparmiato nulla del Rabanel-pensiero, con un fuoco d’artificio di una quindicina di piatti, che a volte sono tapasCon il termine spagnolo tapa, si indica un'ampia varietà di preparazioni alimentari tipiche della cucina spagnola consumate come aperitivi o antipasti. Le tapas spagnole sono preparate con ingredienti legati alla produzione alimentare mediterranea. Le tapa possono essere fredde, quando vengono preparate, per esempio, con le olive miste ed il formaggio, o calde, con polpo e calamari fritti. L'origine della parola... Leggi e altre sono in quantità anche più significativa (l’alternativa a 45 euro, oltre all’evidente attrattiva del prezzo, è forse più adatta ai climi estivi).
Non c’è carta e l’unica opzione che avete è se abbinare i vini come vi propongono o scegliere da una carta abbastanza stringata e a prevalenza regionale.
Le danze si aprono con una crema di sedano su gelée di mela con scaglie di bottargaLa bottarga è un alimento costituito dall'ovario del pesce, le cui uova vengono salate ed essiccate con procedimenti tradizionali. Viene ricavata dalle uova di tonno o di muggine. I due prodotti differiscono sia nel colore che nel gusto (più deciso quella di tonno). La bottarga di tonno ha un colore che varia dal rosa chiaro a quello scuro, mentre quella... Leggi ( i titoli dei piatti saranno per forza di cose sintetizzati: in ogni piatto ci sono non meno di 5 ingredienti, sempre! ) : fresco, non molto incisivo, visibile in apertura di recensione.
Buona la polenta grigliata con carciofo, pinoli, vellutata di cipolle ed emulsione di parmigiano al rosmarino, un po’ troppo virata sul dolce ma di interessante aromaticità. Scolastico ma impeccabile il tonno appena scottato su biscotto al parmigiano e mandorla amara, con l’accompagnamento, ruffiano e non riuscitissimo, di un sorbetto al limone un po’ dolce.
Eccellente il gazpacho di aglio bianco e mandorla amara con sorbetto di pomodoro, ciliegie e pane croustillant, dove, per una volta, è proprio nel tocco dolce ma non invasivo della ciliegia la “trovata” che dà il senso alla preparazione. Si vola ancora alto con le vongole con patate schiacciate, olive nere e limone confit, di immediatezza più bistrottiera e convince anche l’insalata di fagiolini al piment d’Espelette ( onnipresente o quasi…) con gelato alle arachidi e balsamico tradizionale.
Meno riuscito, ma goloso, il gambero alla plancia con spuma di frutti di mare alghe e, ancora, piment d’Espelette. Segue la coda di rana pescatrice arrostita all’, ehm, piment d’Espelette, con fagioli bianchi, scalogno, aceto al cacao ( un po’ pesante ).
Parte, a questo punto, una lunga teoria di dessert tra cui spicca l’eccellente “babà come un pain perdu” con noce caramellata e gelato di verbena: un tocco da maestro di rusticità raffinata, che avrebbe chiuso alla perfezione il pranzo.
Viceversa lo seguono ancora: una discreta crocchetta di cioccolato nero su crema al peperone giallo e croccante al peperone rosso, un inutile “uovo al piatto”, che è in realtà un’albicocca su crema alla mandorla amara con piccola macedonia di verdura, un croccante al pastis con suo sorbetto e un caramello salé con sua caramella, che aggiunge una botta calorica finale non richiesta senza lasciare grandi tracce nella memoria.
Finito il noioso elencone resta da scrivere quello che penso del posto: Rabanel è un signor cuoco, un gran furbone ( nel piatto c’è tutto, la Provenza, l’Italia ma anche il tocco d’esotismo che “fa” cucina contemporanea ), ci si diverte e a 45 euro è posto da visitare spesso ( tollerandone più facilmente rumorosità e spazi tutt’atro che comodi ). Dopodichè, è chiaro che 2 stelle sono improponibili ( tanto più con una formula così ) e che non è qui che farete l’esperienza gastronomica della vita.
Altri piatti in immagini:
Crocchetta
Gambero
Rana pescatrice.
Gazpacho d’aglio bianco.
Insalata fagiolini.
Vongole e patate.
Uovo al piatto…
il pregio : Senz’altro un’esperienza divertente.
il difetto : E’ un vero e proprio bombardamento di gusto, non sempre comprensibilissimo.
L’Atelier di Jean-Luc Rabanel
7, rue des Carmes
Arles – France
Tel: + 33 (0) 490910769
Chiuso: lunedì
Numero coperti: 50
Alla carta: no
Menu degustazione: 45 €, 85 €
Visitato nell’ Agosto 2009
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Orson
Cucina "logorroica" , e come ben sappiamo, quando si parla tanto è difficile dire solo cose intelligenti o chiare. Sintetizzasse, ma così , se proprio non riesce a convincerti, come ha fatto nei confronti di quasi tutta la critica europea, almeno tenta di confonderti. Bravo a non esserci cascato.
A parte il fatto che il signore mi "deve" un paio di occhiali nuovi... (qualche gin tonic di troppo a San Sebastian, lui che ballava sfrenato, io che mi rotolavo per terra) rinnovo i complimenti, cari ragazzi, per il bel lavoro. Amusant et complet!