Passione Gourmet Terrazza Gallia - Passione Gourmet

Terrazza Gallia

28-06-2021
di Davide Bertellini

Il nuovo menù estivo della Terrazza Gallia a Milano

Dal settimo piano dell’Excelsior Hotel Gallia di Milano i fratelli Lebano Executive Chef di Terrazza Gallia presentano il nuovo menu estivo del ristorante.

Tra le nuove idee, una serata dedicata a “Il mare a Milano” uno speciale menu per sentirsi in spiaggia gustando il miglior pesce italiano. Per tutto il mese di luglio e agosto, ogni venerdì sera sarà possibile respirare i sapori e i profumi del mare grazie a piatti freschi e leggeri come l’insalata tiepida di pesci, crostacei al vapore, gli immancabili Spaghettoni Masciarelli “Miseria e Nobiltà”, pane atturrato, caviale di aringa, il trancio di spigola all’acqua pazza. Solamente su prenotazione sarà poi possibile ordinare anche il gran fritto misto da condividere al tavolo. Un piatto che sorprenderà per la bellezza e la ricchezza della proposta e che consolida ancora di più il legame con i fratelli Cerea di Da Vittorio, consulenti tristellati per l’area food di Excelsior Hotel Gallia.

Ma non è tutto. Durante la settimana in Terrazza Gallia sarà possibile degustare il nuovo menu estivo: un viaggio tra terra, mare e vegetali, un racconto ricco di fantasia, che evoca memorie, improntato sulla riconnessione con la natura, i suoi frutti, i profumi per riproporli a tavola nel modo più autentico possibile. Ed ecco che il nuovo menù è un invito a conoscere non solo un piatto, ma una tradizione, un’ eccellenza territoriale, una cultura gastronomica, grazie alla scelta di piccoli produttori locali, che da nord a sud, impreziosiscono e rendono unici i loro piatti. In questo senso la loro può definirsi anche una cucina sostenibile perché sta a fianco e sostiene queste piccole realtà produttive, artigiani del gusto, a cui danno voce attraverso le loro creazioni. Alla base della loro filosofia di cucina c’è la ricerca del prodotto stagionale. Ogni piatto, così come il nuovo menù, nasce sempre dalla scelta della materia prima, soprattutto vegetale che si caratterizza per una stagionalità precisa, attorno alla quale si sviluppa il percorso.

Tra gli antipasti, il Crudo di manzo “all’insalata”e salsa riviera, un piatto molto sfizioso creato immaginando una Nizzarda costruita su una tartare di Fassona a cui è stato aggiunto sedano fresco di Sperlonga, patate novelle, pomodorini Pachino. Oppure il tonno, mandorla siciliana e fichi, i sapori del sud tradotti in un sashimi dove l’olio di fico esalta la purezza dell’ingrediente.

Tra i primi, il tortello ripieno alla cipolla di Giarratana, conserva di pomodoro, riduzione di vitello. Un piatto molto particolare anche per la scelta di inserire la cipolla di Giarratana, protagonista dei menu invernali, in quello estivo. Un segno concreto di vicinanza, dato il momento storico molto difficile, che i fratelli Lebano hanno volute dare all’azienda produttrice di questa deliziosa cipolla dolce. Si prosegue con il risotto “il chicco del Mulino” limone salato, sgombro affumicato, gelsomino che cattura per il profumo intenso e trasporta il commensale dalla tavola a un campo di fiori bianchi.

Tra i secondi spicca la costata di manzo poché, salsa barbecue di mais, perline al miso e basilico. Un piatto con echi orientali grazie alla perlina al miso, piccola melanzana gratinata dal gusto molto saporito. Un piccolo omaggio alla cucina giapponese, paese al quale gli chef sono molto legati grazie a una serie di esperienze che li ha visti protagonisti nella capitale del Sol Levante. La carne si distingue per una cottura molto leggera. La ricciola alla brace, pomodoro giallo, taralli, erbe e fiori, il piatto di impronta maggiormente campano del menu, quello che gli chef Lebano associano ai ricordi e ai profumi della casa della loro infanzia.

La terrina di zucchini, fiori, formaggio di capra cilentana, un piatto che racconta di un produttore che a Paestum, terra di bufale, anziché produrre mozzarella, ha scelto di creare il miglior formaggio di capra che ha trovato spazio in questa proposta vegetariana. Restano in carta gli iconici “Paccheri alla Vittorio” e la cotoletta alla milanese perché la tradizione lombarda non può mai mancare. Tra i dolci la Pesca grigliata, avena e miele e lavanda o la Millefoglie, yougurt di bufala, finocchietto e gelato al rabarbaro.