Passione Gourmet La Langa di Réva a Ceresio 7   - Passione Gourmet

La Langa di Réva a Ceresio 7  

18-06-2019
di Giovanni Gagliardi

Eccellenti vini, buona cucina e location impagabile. Difficile chiedere di più

A Milano, nell’avveniristica cornice del Ceresio 7, la più newyorkese delle location meneghine con tanto di piscine e vista a 360° sulla metropoli lombarda, uno dei più interessanti nomi emergenti di Langa ha presentato i suoi vini a un ristretto numero di appassionati e operatori del settore.

Nata nel 2013 a Monforte d’Alba, Réva si è affermata in breve tempo come una delle più importanti giovani realtà enologiche delle Langhe.

Lo staff aziendale si compone di giovani, tutti under 40, che hanno però maturato grandi competenze al fianco dei migliori interpreti del vino piemontese e che con grande entusiasmo stanno riuscendo ad creare un perfetto connubio tra innovazione e tradizione.

Vini non ridondanti che puntano ad eleganza e bevibilità

Protagonista della serata si è rivelato senza dubbio Grey, l’unico vino bianco della cantina. Un vino decisamente sorprendente derivante per il 70% da vecchie piante di Sauvignon grigio (o Gris, o Fumé), e per il 30 % da Sauvignon bianco. I due vini vengono prodotti in modo completamente autonomo: il Sauvignon Bianco, 100% biologico viene raccolto a fine agosto e vinificato in acciaio. Il Sauvignon Grigio, invece, viene macerato a freddo per circa una settimana per poi essere vinificato in acciaio e passare a un affinamento di circa 4 mesi in barrique usate, dove resta sulle fecce nobili e viene movimentato costantemente con la tecnica del bâtonnage. Al termine dell’affinamento i due vini vengono uniti in vasca d’acciaio dove vi restano un mese circa per integrarsi al meglio prima dell’imbottigliamento. Il risultato è un grande vino bianco con una importante trama acida e una grande persistenza gustativa. Provare per credere.

Abbiamo poi proseguito con un’ottima Barbera d’Alba strutturata e avvolgente e da due belle espressioni di Barolo: in particolare il Ravera che, nonostante la giovane età (parliamo di un 2015), ci è sembrato avere già la stoffa del campione: profondità, complessità, equilibrio, eleganza. Chapeau!

Ad accompagnare la serata, qualche interessante piatto dalle mani del sempre bravo Elio Sironi, chef del Ceresio 7.

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