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I Barolo di Tenuta Cucco

24-11-2023
di Giovanni Gagliardi

L’abbinamento ai piatti di Tommaso Arrigoni

Nella splendida cornice milanese della nuova sede di Innocenti Evasioni, si è svolta una interessante degustazione dei Barolo dell’azienda Tenuta Cucco. L’azienda, sorge in quell’idillico luogo per gli appassionati di vino che è Serralunga d’Alba. Tenuta Cucco, dal 2018 azienda biologica, si trova ai piedi del famoso castello del 1300 dal quale si domina l’intera area delle Langhe albesi. Il nome dell’azienda rimanda appunto al “cucco”, la sommità della collina. I vigneti sono tutti situati sul versante est di Serralunga. Qui, tra gli altri, si trova il vigneto più antico – Vigna Cucco, parte del Cru Cerrati – una vigna simbolo di Serralunga, antichissima e riconosciuta nelle più importanti mappe della zona. Piero Rossi Cairo, che conduce l’azienda, ha introdotto in vigna e in cantina il metodo biologico con l’intenzione di valorizzare ulteriormente un terroir unico e di contribuire a preservare uno dei paesaggi che il mondo ci invidia. Tre le versioni di Barolo prodotte dall’azienda, che abbiamo avuto l’occasione di degustare nel corso dell’incontro, in abbinamento ai piatti preparati dallo chef Tommaso Arrigoni.

Barolo Serralunga d’Alba 2019

Viene invecchiato per due anni in botti da 25 ettolitri di rovere francese, Slavonia e Austriaca. Dall’annata 2020 una parte è fermentata e invecchiata in un tino di rovere. Alla vista il colore si presenta molto intenso per essere un Barolo. Al naso inizialmente prevalgono note dolci e di legno, quindi si sente la frutta, in particolare la prugna. in bocca si rivela sorprendentemente pronto nonostante sia così giovane, i tannini si fanno sentire ma non in maniera invadente.

Barolo Bricco Voghera 2019

Invecchiato per 24-30 mesi in botti di rovere di Slavonia.  Il primo dei due Cru in degustazione si presenta anch’esso con un colore granato piuttosto intenso. Al naso prevalgono note molto fresche di violetta e rosa appassita. In bocca si rivela subito più austero e meno pronto del precedente, con spiccate note di liquirizia e vaniglia.

Barolo Cerrati 2019

Viene invecchiato per un periodo di 3 anni in barriques di rovere francese nuove. Il naso è intenso, da meditazione, con note di incenso e di sandalo. In bocca è grasso, il tannino è maturo, molto presente e avvolgente. Spiccata l’acidità che preannuncia grandi potenzialità di invecchiamento. Un eccellente Barolo, molto potente come ogni grande Barolo di Serralunga deve essere.

I piatti in abbinamento: Battuta di manzo al coltello, farina di nocciole, bagnetto piemontese e porcini.

Un signature dish di Arrigoni: Riso Acquerello mantecato alla zucca, fonduta al taleggio e polvere di fave di cacao.

Diaframma di Angus, radicchio maturato al miele e salsa BBQ.

Sorbetto di fichi, latte di mandorla, pan di spezie e cioccolatoso al 64%.

Noi abbiamo pescato alla carta un interessantissimo Finto sashimi di barbabietola, salsa ponzu, maionese all’acciuga, yogurt al rafano, semi croccanti e finocchietto, piatto “umamico”, non privo di una bella nota terrosa data dalla barbabietola, che racconta molto delle capacità dei due giovani cuochi. A seguire dei rustici Ravioli del plin ripieni di salsiccia, cipolla e stracchino, stracciatella di bufala e lime. Quindi dalla sezione irriducibili abbiamo pescato una Guancia morbida di Mora Romagnola, purè di patate e salsa alla cacciatora semplicemente lussuriosa. Piatto perfetto, una carezza per il palato. Meno interessante il dessert, un Babà al Rum, namelaka di castagne e salsa di cachi davvero non irresistibile.