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I primi 50 anni di Cesarni Sforza

26-06-2024
di Luca Turner

Bollicine trentine protagoniste

Chissà che emozione avrà provato il dipendente che ha potuto festeggiare i suoi 40 anni di azienda in contemporanea con i festeggiamenti dei 50 anni della stessa azienda in cui lavora. I primi cinquanta spumeggianti ed effervescenti anni di Cesarini Sforza. Ho provato emozione io per lui. Avrà visto tutto quello che può aver caratterizzato una grande azienda, parte di un grande gruppo, in un territorio ricco intenso vibrante e vocato come quello che abbraccia il Trentodoc.

Lo storytelling che si rivela a chi ha avuto il piacere di intervenire ha del fascino: un treno charter esclusivo, del 1974, ha trasportato i passeggeri nel cuore di Trento per vivere una festa tutta all’insegna di un successo crescente in cui le bollicine trentine sono state protagoniste. Per ricordare e portare dentro di te un evento devi viverlo in modo pieno quasi circolare, devi immergerti e viverlo con trasporto e sicura emozione. Proprio così è stato, una direzione d’orchestra magistrale in cui viene fuori la bontà e ricercatezza del prodotto, che è la cosa più importante. I primi 50 anni di Cesarini Sforza si sono dimostrati rigogliosi, fulgidi, con quella marcia in più che testimonia la presenza di una grande azienda fatta da persone che amano indubbiamente il proprio lavoro e che soprattutto lo riescono a comunicare senza urlare, con garbo ed eleganza. Lo stesso garbo e la stessa eleganza che troviamo nei vini scelti dal maestro Andrea Buccella per la serata, Aquila Reale come cuvée –ca va sans dire – nelle annate 2013 e 2004, quest’ultima fresca di sboccatura. Abbiamo già parlato di Aquila Reale qui, questa volta aggiungiamo solo che la cifra stilistica anche questa volta è stata bene evidente, come palese è stato il piacere di condividere un prodotto così ricercato e raffinato.