Passione Gourmet A Pierre Troisgros - Passione Gourmet

A Pierre Troisgros

23-09-2020
di Leila Salimbeni

È morto il re, viva il re!

Senza di lui, senza di loro, tutto questo non ci sarebbe mai stato. Non sarebbe mai esistita la cucina professionale contemporanea e, con essa, il giornalismo enogastronomico, le nostre parole, il sito che state leggendo, le sue 2779 recensioni, adieu! Tutto finito. Se tutto questo esiste, se voi lettori, per qualche arcano motivo, ci state leggendo, è grazie a loro, Paul Bocuse, Joël Robuchon e, oggi, Pierre Troisgros: la trinità che ha fatto della cucina francese – nazione in cui è nata, nel Vecchio Mondo, la cucina professionale – un punto di riferimento globale.

Tutti e tre assai longevi, per giunta, come a dire che perseguire un modello di perfezione mantenga vivi, sempre se si sopravvive a se stessi (ne sa qualcosa Bernard Loiseau).

Ma si diceva dunque di oggi, perché proprio di oggi è la notizia della dipartita, all’età di 92 anni, di Pierre Troisgros, deceduto – ci piace pensare pacificamente ancorché improvvisamente – nel suo domicilio di Coteau, vicino Roanne.

Fu uno degli chef più “stellati” del mondo, e pensare che tutto incominciò nel 1950 con una decisione condivisa col fratello maggiore, Jean, di riprendere le redini dell’azienda di famiglia e farne, semplicemente, un monumento nazionale. Va da sé che la promessa fu mantenuta. Come? Con Pierre in cucina, Jean come maître saucier e il padre Jean-Baptiste in sala e in cantina.

Una realtà rassicurante che consentirà a Pierre di librare la mano e il palato verso associazioni inedite, prefiguranti la Nouvelle Cuisine, di cui i Troisgros, assieme a Michel Guérard, saranno, è noto, i precursori. E la Maison prenderà la prima stella nel 1955, la seconda nel 1965, la terza solo tre anni dopo, nel fatidico 1968, quando anche Christian Milleau lo decreta “il miglior ristorante del mondo”, locuzione poi ripresa, sebbene con un certo ritardo, nel 2007, dalla guida Zagat.

Ma la saga contemporanea dei Troigros non è finita, anzi, continua oggi e piuttosto fedelmente sulle orme del figlio Michel e del nipote César, nella Maison omonima sita a Ouches, a pochissima distanza da Roanne.

Salutiamo quindi Pierre Troisgros ricordando quanto di lui ancora vive e sempre vivrà tra le mani di quegli chef che ne hanno seguito il modello, e attraverso le parole di chi di noi ha potuto godere, e nemmeno troppo tempo fa, della sua più viva eredità: a questo link