Patrimonio dell’Umanità
Dopo un iter di due anni La Cucina Italiana ha ottenuto, ed è la prima ad esser riconosciuta come tale, nella sua totalità, il Patrimonio UNESCO. Ringraziamo per questo risultato, in primis, Maddalena Fossati, che ha voluto fortemente questo progetto, e tutti gli attori in gioco.
Si tratta, infatti, di un momento di importanza epocale per la nostra nazione, che noi di Passione Gourmet abbiamo celebrato ricreando un menù ideale composto da alcuni di quei piatti che, nella loro interpretazione o reinterpretazione, ci sono sembrati quest’anno tra i più rappresentativi dei valori della nostra grande cucina italiana.
E voi, quale piatto vorreste nel menù di proclamazione della Cucina Italiana Patrimonio dell’Umanità?
Caprese di cuore di Ciccio Sultano al Duomo

Trota in bellavista di Carlo Cracco

Seppia, cima di rapa, green curry, fiscidu di pecora di Riccardo Camanini al Lido 84

Pane ammollato e arrostito, estratto di semi di finocchio di Antonia Klugmann a L’Argine a Vencò

Il piatto dell’orto di Stefano Baiocco a Villa Feltrinelli

Fettina alla pizzaiola di Domenico Candela al George

Riso, pesto di basilico, anice e limone di Niko Romito al Reale

Dove vuole andare questa pasta e fagioli? di Massimo Bottura all’Osteria Francescana

Spaghetto al pomodoro di Fabrizio Mellino ai Quattro Passi

Sogliola al pepe verde di Mauro Uliassi

Agnello con caponata in due servizi di Enrico Crippa a Piazza Duomo

Labbra lingua denti palato di Massimiliano Alajmo a Le Calandre

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