Tradizione partenopea
E’ un fatto che negli ultimi anni anche sul mondo della pizza si sia acceso l’interesse dei gourmet, con nascita di scuole e correnti di pensiero, tipologie e conseguenti aggettivazioni (contemporanea, tradizionale, napoletana, a canotto, ecc.) e l’inevitabile
corollario di eventi organizzati dal grande circo enogastronomico. Un mestiere quello del pizzaiolo, antico e popolare, nato povero per i poveri, che oggi gode di grande lustro, almeno per i “Maestri”, quelli che hanno portato la pizza ad essere un prodotto artigianale di assoluta eccellenza portando avanti studi e sperimentazioni, partendo dalla base: acqua, farina e lievito, studiandone metodi, combinazioni, dosi e materie prime. La nostra classifica parte dai migliori interpreti del mondo della pizza nella sua terra di elezione, Napoli e la provincia, dove la pizza tradizionalmente non è un piatto da portata e dunque una base su cui cucinare ma è l’impasto. E’ la pasta stessa che deve esaltarsi con il giusto accompagnamento. Qui la regola da sempre è che il condimento non debba mai prevaricare l’impasto. La tradizione napoletana – non sempre rispettata – vuole che si usino lievito di birra e farine deboli, che vi sia un’alta idratazione e un limitato uso del frigo per la lievitazione. Godetevi questa magnifica città e gustatevi le migliori pizze di Napoli e provincia. Buon appetito!