Passione Gourmet Sushi Meino - Passione Gourmet

Sushi Meino

Ristorante
THE V-CITY Azabujuban PLACE 6F, 1-6-3 Azabujuban , Minato-ku, Tokyo
Chef Mei Kogo
Recensito da Leonardo Casaleno

Valutazione

18.5/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • Un'esperienza emozionante.
  • La materia prima favolosa.

Difetti

  • Ci si accede principalmente su "raccomandazione" di un cliente abituale, salvo trovare posti last minute sul portale di prenotazioni Omakase.
  • Difficoltoso individuare l'accesso in quanto l'insegna è solo in kanji.
  • Assenza di un sito web.
Visitato il 08-2024

Grazia

Megumi“. È stata la parola scandita con un fiero sorriso dal commensale seduto al nostro fianco al bancone di Sushi Meino mentre ammirava la ragazzaitamae nel taglio di un abalone. Una parola giapponese che in italiano può essere tradotta come “benedizione” o, anche più appropriatamente per l’occasione, “grazia”. L’emanazione dell’armonia interiore. Un sentimento ricorrente che avvampa l’animo del commensale seduto al bancone di Mei Kogo, una artigiana raffinata e innovativa per la sua arte, che ha saputo superare i pregiudizi di un settore storicamente dominato dagli uomini, dimostrando che il talento, in tutti i campi, non ha genere. Nonostante la convinzione errata che le donne, a causa di mani “troppo calde“, non siano adatte a preparare i nigiri, Mei ha smentito queste credenze con la sua dedizione. Dopo aver studiato letteratura tedesca, ha deciso di intraprendere la carriera di itamae, formandosi presso l’egida di maestri del sushi come Sho, Nishiazabu Taku e, soprattutto, l’osannato Sushi Arai. È qui che ha affinato la sua tecnica e sviluppato una sensibilità notevole per la scelta degli ingredienti e l’attenzione ai dettagli attraverso gesti ammalianti che ti avvolgono candidamente e ti accompagnano verso assaggi di puro godimento.

Un’esperienza emozionante

Sushi Meino è una di quelle esperienza che, se si ha la fortuna di fare, rappresenta un termine di paragone. Un distillato di purezza in cui si instaura un rapporto silenzioso tra l’ingrediente, l’artigiano e il commensale. Il tutto va in scena in un appartamento che si nasconde tra i piani di un anonimo palazzo moderno di Azabu Juban, ricco quartiere di Tokyo. Trovarlo, come spesso accade a queste latitudini, è quasi un’impresa e i cellulari non aiutano. Bisogna fissare a mente l’insegna – solo in carattere kanji – per poi ritrovarla all’interno dell’ascensore del palazzo. Il suo omakase è contraddistinto da uno stile moderno nel servire i nigiri (il riso è a temperatura corporea e poco condito rispetto a quello che è considerato “old style”). Dal Maki di carta di riso con erbette e tonno ai Somen di melanzane o il Kohada (sorta di sardina) fritto, ogni passaggio denota una capacità speciale di domare la materia prima che, in alcuni passaggi, è volutamente servita al naturale, come nel caso del sashimi di Polpo bollito, o del Gambero Ebi.

Capitolo a sé meritano i nigiri, con il pesce tagliato con una precisione impeccabile e assemblato al riso con una manualità che lascia incantati. Davvero difficile trovare l’assaggio migliore. Anche l’ospitalità e la carta dei vini sono ai vertici cittadini (Mei ha affinato la conoscenza del vino durante i suoi studi in Francia). Oggi Sushi Meino è una destinazione ambitissima dagli appassionati ed è solo merito della sua itamae che, con creatività e passione, sta ridefinendo il sushi in Giappone e creando uno stile nuovo e distintivo che incanta tutti coloro che hanno la fortuna di sedersi al suo bancone.

IL PIATTO MIGLIORE: Nigiri con tonno, cipollotto e patate dolci.

La Galleria Fotografica:

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