Passione Gourmet Janet by Homer - Passione Gourmet

Janet by Homer

di Leila Salimbeni

Pastrami e lobster roll: la nouvelle vague parigina

Parigi, e sopratutto il Marais, sembra essere in piena pastrami fever. Merito di Homer Lobster, catena lanciata nel 2017 da Moïse Sfez. Un’americanata? Certo, ma in salsa francese, il ché rende tutto, com’è noto, assai affascinante. L’idea? Quella originale, a marchio Katz’s, risale addirittura al 1888: anno in cui tutto comincia nell’isola di Manhattan. Così, in questo spin-off di Homer, Janet, il famoso corned beef è preparato rigorosamente in osmosi, con una salamoia la cui miscela di spezie è tenuta rigorosamente segreta; meno segreta la carne, di solo Wagyu, bollita e affumicata secondo un’antica procedura e servita appena calda, o poco più che tiepida, come tradizione comanda.

Visto, però, che Homer nasce come tempio del Lobster roll, non potevamo esimerci dall’assaggiare anche quello. Il risultato? Sicuramente non all’altezza dei 50 euro spesi per due panini – ok, venduti come “large” ma in realtà di dimensioni convenzionali – e due birre da 33 cl. Doveroso, tuttavia, spezzare alcune lance in favore di questo progetto: prima fra tutti, una menzione di merito va al pane: brioche, dolce, sofficissimo e fatto anch’esso secondo una prassi interna che restituisce, però, vera unicità e riconoscibilità al morso. Diverse sono, a proposito di pane, le combinazioni: il corned beef classico è disponibile con brioche di segale oppure segale e semi di cumino, così come il The Doggy, che è una sorta di dignitosissimo hot dog, e il BBQ Beef Roll con carne confit.

Oltre il pane, poi, tutte le salse e finanche la birra sono prodotte in casa da Homer, una catena che se da un lato ha avuto il demerito di americanizzare ulteriormente la Ville Lumière, dall’altra lo sta facendo col gusto e l’amore per la cucina che solo un parigino, in effetti, può vantare.

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