Passione Gourmet Camartina Querciabella, storia ed evoluzione - Passione Gourmet

Camartina Querciabella, storia ed evoluzione

di Eros Teboni

Il Camartina veg di Sebastiano Cossia Castiglioni

Inizia nel 1974 con un solo ettaro di vigneto sui rilievi di Greve in Chianti, l’avventura dell’imprenditore Giuseppe Castiglioni. Poi nel 1988 grazie alla visione del figlio Sebastiano Cossia Castiglioni, avviene la conversione in biologico che ne fa una delle prime aziende italiane a intraprendere questo percorso. Mentre crescono gli ettari, cresce la sensibilità per l’ambiente e per i diritti degli animali, connotando un profondo e autentico approccio ecosostenibile, fatto di radicali scelte biologiche, biodinamiche e 100% vegan.

Una filosofia che si riverbera in tutte le attività di Sebastiano Cossia Castiglioni che è vegano e attivista per i diritti degli animali, oltre che occuparsi di alimentazione, finanza, vino, tecnologia, arte e scienze della vita, ed essere investitore e consulente di imprese e governi di tutto il mondo, dividendosi tra Asia, Europa e Stati Uniti. La sua impresa vitivinicola si caratterizza per una produzione virtuosa che bandisce nei propri vigneti e in cantina l’uso di prodotti animali e rincorre con successo l’armonia fra l’uomo e la natura ponendosi l’obiettivo di realizzare vini longevi di alto profilo. Quattro cantine e oltre 100 ettari di vigneti, di cui 74 di Chianti Classico, tra Greve, Radda e Gaiole e 32 in Maremma, su fertili terreni biodinamici, lambiti da boschi di querce, uliveti, colline, dove prospera una straordinaria biodiversità e le tecniche di vinificazione si ispirano decisamente alla Borgogna.

Una realtà produttiva che ha collezionato podi in tutti i contesti internazionali più prestigiosi e rappresenta la più grande estensione di vigneti vegani (biologici certificati) in Italia, una filosofia che vuole osteggiare la crudeltà e l’ingiustizia dell’agricoltura animale impegnandosi a proteggere il pianeta dai catastrofici effetti ambientali ponendo al primo posto l’equilibrio tra uomo e natura. “La comprensione del vigneto come ecosistema dipendente da una complessa rete di diversità biologica è per noi il fondamento della vinificazione. Crediamo che i vini caratteristici del terroir possano svilupparsi solo quando le radici della vite sono in grado di sostenere la loro interazione simbiotica con l’ambiente naturale circostante”.

Querciabella, Toscana IGT Camartina 2018

Uno storico Super Tuscan che si produce dal 1981 solo nelle migliori annate e ha dato il suo contributo all’affermazione del vino italiano nel mondo. Vino di punta della tenuta è un mix soave di Sangiovese, Cabernet Sauvignon (e inizialmente Merlot), con percentuali che si sono via via modificate nel corso della sua storia, convincendo, grazie alla sua capacità di evolversi nel tempo, i più autorevoli critici internazionali. 18 mesi in botti di rovere francese, portano alla selezione dei lotti migliori per l’uvaggio finale, senza che nei processi produttivi venga mai meno la filosofia vegana sposata da Sebastiano Cossia Castiglioni, che vieta l’impiego di prodotti e sottoprodotti animali. Trascorreranno almeno 30 mesi dalla vendemmia prima che il vino venga posto in vendita, ma l’essenza del Camartina si rivela dopo 6-7 anni dalla raccolta delle uve, per evolvere una volta messo in bottiglia ancora due decenni e dare il meglio di sé. Un’armonia rara di potenza ed eleganza per un vino storico e identitario toscano, dove la parte del frutto non sovrasta mai la parte speziata del vino. Al naso note fini di erbe officinali, macchia mediterranea, fiori, sottobosco e agrumi, al palato complesso, sontuoso, succoso, vibrante, con una brillante acidità e tannini importanti, insieme a note di amarene, prugne, more, sentori di pepe nero e rose appassite.

Vitigni: Cabernet Sauvignon 70% e Sangiovese 30%

Suoli: terreni ricchi di galestro e argilla

Allevamento: Guyot

Zona: Ruffoli, Greve in Chianti. Casaocci Sud per il Cabernet Sauvignon; Montoro, Solatio e Tinamicaio per il Sangiovese.

Prezzo: 99€

Troverete interessanti anche i tre vini che seguono, che ho scelto apposta perché hanno delle inaspettate e intriganti affinità con il Camartina, non sono naturalmente uguali ma di stilistica simile:

Freinfeld 2018, Cantina Kurtatsch

Palestina 2018, Tenuta H. Lentsch

Piastraia 2017, Michele Satta

2 Commenti.

  • Stefano24 Settembre 2022

    Ma questi bellissimi rossi(il Palestina l'ho comprato oggi a Bolzano,che tempismo) a che verdure e cotture si possono accostare?

  • Passione Gourmet15 Giugno 2023

    […] crescente biodiversità che lo caratterizza. Identitari ed eloquentissimi sono il bianco Batàr, il Camartina, il 100% Merlot Palafreno e gli omonimi Chianti Classico, Riserva e Gran Selezione, mentre dalla […]

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi obbligatori sono contrassegnati *