Passione Gourmet Cantina il Poggio - Passione Gourmet

Cantina il Poggio

di Irene Pinardi

A tavola nella Food Valley

Nel cuore pulsante della Food Valley parmense l’arte del saper fare, la continua ricerca di materie prime di qualità e l’innovazione sono la sostanza di una terra che prende vita sulla tavola e nel calice. L’Emilia-Romagna, infatti, terra fertile dove storicamente si è sviluppata una cultura gastronomica che ha portato alla nascita di numerosi prodotti DOP e IGP, vede proprio nelle potenzialità del suo suolo le perfette condizioni anche per la vite di Barbera, Bonarda, Cabernet, Merlot e Malvasia di Candia, oltre agli internazionali Cabernet Sauvignon e Merlot.

Gli stessi vitigni, messi a dimora tra i 350 e i 400 metri sul livello del mare, godendo della fortunata esposizione sud-est abbracciando la collina Il Poggio, compongono il mosaico di possibilità che Cantina Il Poggio riassume in una produzione vinicola che spazia da “gli Oltre-contemporanei”- Poggio, Falstaff, Gelasio, Vedovona, Vedova Nera e Pensiero – fino a “i Tradizionali” – Parmigianino, Otium, Liberty, Salsese e Malvasia Dolce.

Vini da compagnia

Nella Vedova Nera, Barbera e Merlot si incontrano in un rosato frizzante ottenuto con il metodo Ancestrale della rifermentazione in bottiglia: grintoso e vivace, si dischiude su sentori di frutti rossi. Degustato nella brillantezza della sua stasi, lasciando dunque depositare i lieviti sul fondo, la croccantezza del frutto spicca in un finale fresco e dissetante e nel fine perlage. La sua particolare attitudine gastronomica invita all’abbinamento con formaggi e affettati, in particolare sarà provvidenziale a stemperare le grassezze evanescenti e sapide dell’ottimo lardo di Bettella.

Interessante il Barbera in purezza Falstaff, ottenuto da vecchie vigne, a cui in affinamento non vengono aggiunti solfiti per permettere all’uva, autoctona, di raccontare del terroir che la omaggia. Fresco e immediato, fruttato e morbido, di buona lunghezza e acidità, invoglia all’accostamento con formaggi a pasta morbida o a salumi come la Spalla cruda di maiale nero della Bassa, stagionato 4 anni, del Podere Cadassa, giocando a neutralizzare il primo boccone per poi preparare il palato al prossimo, in un contrasto tra dolcezza e sapidità.

Ma la Barbera si esprime appieno anche nell’etichetta che, dell’azienda, rappresenta il biglietto da visita: Poggio, dove si unisce alle uve Bonarda, Cabernet Sauvignon e Merlot, forgiando un rosso strutturato, pieno e intenso. Per affinità, non solo territoriale, il Culatello di Zibello Dop del salumificio Dallatana vi si sposa perfettamente grazie al solido tannino e alla chiusura, leggermente amabile.

Il Pensiero, passito di Malvasia di Candia Aromatica stramatura, affinando il suo color giallo ambrato in tonneaux di rovere francese, per 12 mesi, aguzza i suoi sentori agrumati e speziati. Se abbinato a piatti dall’alto tenore grasso, come un Prosciutto crudo ben stagionato o un Patanegra o, ancora meglio, il Patanegra di Beher, ma saprà cavarsela anche con secondi piatti importanti: un agnello impanato o una saporita guancia di maiale, dove il contrasto si concilierà al palato, propiziando un incontro coi fiocchi.

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