Passione Gourmet 7132 Silver - Passione Gourmet

7132 Silver

Ristorante
Poststrasse 560, 7132 Vals, Grigioni, Svizzera
Chef Mitja Birlo
Recensito da Andrea Faccaro

Valutazione

17.5/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • Servizio elegante e al contempo rilassato.
  • Possibilità di pairing analcolico.
  • Location unica.

Difetti

  • Servizi distanti dal ristorante.
  • C'è un solo e unico menu.
Visitato il 01-2022

La perla incastonata tra le Alpi svizzere

Ci troviamo a Vals, amena località di montagna situata tra le Alpi svizzere, nel cuore del Canton dei Grigioni. Superato un tragitto fatto per lo più di boschi e picchi rocciosi, a qualche ora di macchina dall’Italia, si arriva in quella località rinomata per le sue terme e la stazione sciistica che, negli ultimi anni, è diventata meta imprescindibile anche per gli appassionati di gastronomia. Il 7132 Hotel, inserito all’imboccatura di una stretta valle, con il suo nome rende omaggio alla cittadina, riportandone il codice postale. È al suo interno che troviamo lo splendido complesso termale progettato dal celebre architetto Peter Zumthor, così come il ristorante 7132 Silver, insignito di due Stelle Michelin.

A capo della cucina troviamo Mitja Birlo, chef di origine tedesca con trascorsi in varie cucine d’Europa. Approdato al 7132 Silver come sous chef nel 2014, ne diviene chef nel 2018. La sua è una cucina che racconta il territorio e più in generale la Svizzera, con un vasto utilizzo di prodotti di prossimità, ma che non elimina né disdegna l’ingredientistica più esotica. Una mano capace, sensibile, delicata e al contempo decisa quella di Mitja Birlo, capace di esaltare al meglio le materie prime attraverso concetti come pulizia, utilizzo di pochi ingredienti e combinazioni inedite.

Let the show begin

Pronti, via. Si parte con una sequenza veloce di amuse-bouche serviti uno dopo l’altro dai ragazzi di cucina. Il preludio di quello che poi accadrà dopo. Una partenza decisa, dove attraverso tre piccoli snack si inizia ad avere chiara l’immagine dello chef. Eleganza, decisione e spazialità di ingredienti e sapori. Sapidità, aromaticità, piccantezza, acidità, ingredienti locali ed esotici.

Il percorso parte con uno dei signature: caviale, castagne fermentate, burro nocciola. Piatto elegante, che conduce in un viaggio tra il bosco e il sapido del mare, con una costruzione palatale notevole in cui il caviale viene valorizzato ed esaltato. Si continua verso nord, con una ricciola del pacifico che viene maturata in casa servita con finocchio e pandan. Un piatto estremamente nitido, che in un istante porta l’avventore a respirare l’aria dei paesi nordici.

Il viaggio continua con il piatto più rappresentativo: sedano rapa, barbabietola e pepe nero. Una pietanza completamente vegetale che dimostra l’abilità dello chef nel trattare gli ortaggi senza che alcuna parte di essi vada sprecata. Stratificato e persistente, la spuma, creata con gli scarti del sedano rapa, viene a portare una nota sapida e acida a ricordo di una salsa di soia dal finale speziato e lungo, dato dal pepe nero. Si prosegue con una pluma di iberico perfettamente eseguita, servita con una purea di carote e del cavolo Kale. L’ultima portata di carne, prima di proseguire verso i dessert, è una sequenza di piccole portate a base di anatra. Un’idea che rende onore al volatile ma che per tipologia, forse, avrebbe reso maggiormente se inserita prima.

Un passaggio per rinfrescare il palato con un gelato di yogurt, sake e ginepro preparato al tavolo, quindi il tributo alla Svizzera, paese dalla grande tradizione casearia. I formaggi sono omaggiati attraverso un piatto originale e interessante: una sfera di patata dolce ripiena di gorgonzola e timo; quindi si passa ai dessert. Il primo propone un’interessante combinazione di patata, senape e pera, con la pera che gioca sulle stesse tonalità della patata, ma grazie alla senape si risveglia e si rinfresca. Il finale prosegue in questa direzione, proponendo le note fresche e speziate di un gelato all’acetosella, pan di zenzero e mela cotogna a chiudere in bellezza questo grande pasto.

Un plauso va alla sala attenta, giovane, al cui servizio partecipano anche lo staff di cucina e lo chef in persona. Molto interessante la possibilità di un pairing analcolico. In conclusione si può dire che si tratta di una cucina precisa e mai banale; accompagnata da uno show, mai disturbante, che permette al cliente di conoscere le figure che danno vita a questa esperienza.

La Galleria Fotografica:

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