Passione Gourmet Maternigo, la nuova Riserva di Tedeschi - Passione Gourmet

Maternigo, la nuova Riserva di Tedeschi

Vino
Recensito da Erika Mantovan

La famiglia Tedeschi è tra gli specialisti nel racconto del gusto del suolo della Valpolicella Classica

È iniziato tutto con Lorenzo Tedeschi, e con la sua immediata voglia di dinamizzare e migliorare i processi di produzione del vino nel cuore della Valpolicella Classica. La cantina, nel centro di Pedemonte, da oltre 400 anni è impegnata nella produzione di vino, e grazie alla sua costante capacità di migliorarsi e a quella ricerca del dialogo con ciò che ci circonda, la natura, è riuscita a ottimizzare spazi e tempo impostando nuovi protocolli di vinificazione attraverso l’ampliamento della cantina e del parco delle botti di Slavonia nonché delle superfici vitate destinate alla realizzazione di Amarone e tutte le altre denominazioni del veronese.

E per capire la propria identità, prima ancora di esprimerla, tra il 1995 e il 2005, si è avviato lo studio e il controllo delle uve, in tutte le sue fasi, dalla pianta alle fasi di appassimento, un lavoro poi sfociato alla costruzione di un moderno fruttaio. E quando alle proprie domande arrivano risposte, la ricerca non può esaurirsi, ecco spiegato il percorso intrapreso di zonazione dei vigneti. E il sapore del suolo è in bottiglia. 

Dal 2010 nella tenuta di Maternigo un impegnato e volenteroso Riccardo Tedeschi sfidarsi e comprendere come e quanto sia fondamentale la parte vegetativa, e il suo sviluppo, e di come essa sia la via per raggiungere quella sicurezza, una sorta di libertà espressiva misurata nell’atto finale, il bicchiere ossia il momento dell’assaggio. E quindi, in un quel del Maternigo, sono ben 7 le aree in cui ci si approccia sartorialmente all’“arte del fare vino”. 

Certificata secondo gli standard Biodiversity Friend ed Equalitas, l’analisi allora è a 360 gradi, oltre alla gestione in vigna, ogni compente del vino deve fare la sua parte; se la metà delle emissioni e dei consumi energetici sono da attribuire al packaging, le bottiglie destinate all’Amarone e ai singoli cru dell’azienda diventano più leggere rispetto al passato.

Amarone della Valpolicella Docg Riserva Maternigo 2016

È l’ultimo nato della Casa, e il suo nome – “terra della madre” – simboleggia proprio un ritorno della vita e della vite che campeggia in 33 ettari nei comuni di Tregnago e Mezzane di Sotto, tra i 290 e i 480 metri s.l.m. I suoli, ricchi di calcare, marne grigie, bianche e rosa, del vigneto Barila esposto a sud-est, restituiscono irrefutabili sensazioni mediterranee, di garrigue, fiori secchi, e ancora mina e mallo di noce. Bella la propulsione del pattern, in cui addentrasi, come in un bosco e un sentiero appena segnato. Dopo la pioggia, la ricerca dei sapori vegetali e ancora di rugiada rinfrescano il palato.

L’orizzonte non è più fitto, raggi di luce penetrano tra le foglie, il cammino è lungo, i tannini ti inseguono senza superare la scia fruttata e salace. Da uve corvina 40%, corvinone 40%, rondinella 20%, affina in botti di Slavonia per 48 mesi. Il suo essere specchio di una singola vigna conferma della ricerca del gusto di ogni appezzamento Tedeschi. Voto 93/100

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi obbligatori sono contrassegnati *