Passione Gourmet Bolgheri Sassicaia 1996 vs 2017 - Passione Gourmet

Bolgheri Sassicaia 1996 vs 2017

Vino
Recensito da Angelo Sabbadin

Una degustazione molto difficile da interpretare prima ancora che da scrivere

Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc hanno trovato il posto perfetto fra le colline di Castiglioncello di Bolgheri, a 400m sul livello del mare, circondate dal bosco a proteggerle, con una vista mozzafiato sulla zona, a 15 km dal Mar Tirreno. Più interessato a creare il suo “Bordeaux” che a rispettare le regole, Mario Incisa ha piantato Cabernet e ha chiamato il suo vigneto “Sassicaia“, “zona di molte pietre…”

Imbottigliato all’origine: Tenuta San Guido – Castagneto Carducci

Sassicaia è uno dei pochi vini italiani diventato mito. Veniva commercializzato per la prima volta l’anno in cui sono nato, molto giovane quindi se paragonato ai grandi Bordeaux, ma ha in grado di bruciatore tutte le tappe diventando icona a livello mondiale. La prima cosa che ho fatto è stato chiudere la pagina dei punteggi, del glamour, delle falsificazioni, del chiacchericcio, del mercanteggiare per accaparrarsi la bottiglia al prezzo migliore per poi rivenderla come fosse un qualsiasi oggetto. Un vino così va ascoltato penetrando fra le sue pieghe per capire di che pasta è fatto, avere un vino così di fronte è come essere davanti al cartello luminoso di un oculista, a parte le le lettere più grandi che leggono tutti, sono le più piccole che affascinano di più, che vanno scoperte con rigore e attenzione, dimenticando i 100 punti e i giudizi degli altri.

Bolgheri Sassicaia 1996 Tenuta San Guido

Osservo sul calice un rubino scarico con lievi riflessi granato, un colore se vuoi inusuale per un Cabernet ma i grandi vitigni sanno essere trasformisti in annate considerate “minori”, riuscendo a dare delle sfaccettature che non ti aspetti. Avendo lasciato nella bottiglia una camicia piuttosto evidente di sedimenti il vino si è scaricato, si è tolto quella imponenza che di solito mostra diventando sottile e fine, sembrava di essere di fronte a un borgogna. All’olfatto tutto è giocato sulle delicatezza e complessità, il frutto rosso è sopito e delicato, quasi in confettura, ma è in ottima compagnia di spezie dolci, tartufo nero, terra bagnata, humus, cuoio, e poi scavando si scorge un fresco mentolato e sentori minerali per finire…appagante davvero. L’età non ha scalfito la qualità olfattiva, anzi le note di evoluzione sono copiose e variegate. Sul palato stupisce per la finezza, un vino fine e minerale, il tempo e l’evoluzione lo hanno trasformato in un vino che regge il paragone con i Pinot neri della Cote de Beaune. Si denota una materia di media intensità intrecciata a tannini ancora presenti, nobilissimi e fini, un vino che emozione e regala un finale teso, minerale, giocato su note di caffè, cuoio e tabacco. Un vino affascinante e misterioso, forse ha già toccato il culmine ma ancora non dà segni di cedimento, che classe…. Voto 92/100

Bolgheri Sassicaia Doc 2017 Tenuta San Guido

Dopo avere più volte degustato e apprezzato la grandezza del 2016, la curiosità di confrontarlo col 2016 era tanta e, ancora una volta quando pensi di capire qualcosa il vino è pronto a riservarti sorprese. Parto dalla fine perché è stata una grande emozione dall’inizio alla fine, un Sassicaia stellare il 2017, ho trovato un cabernet di classe cristallina, in grado di sedere sul trono con i grandi vini del mondo, un vino così semplice all’apparenza, ma così variegato e complesso. Come solo i grandi vini sono. Voto 94/100

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