Passione Gourmet Barolo Pianpolvere Soprano Bussia Riserva 2008 - Passione Gourmet

Barolo Pianpolvere Soprano Bussia Riserva 2008

Vino
Recensito da Erika Mantovan

Pianpolvere, il Nebbiolo Soprano

Dalla cittadina di Alba, per raggiungere Monforte d’Alba, si attraversa la seconda più ampia MeGa del Barolo: la somma Bussia. 

Trecentoquaranta ettari in cui le vigne si polarizzano verso un unico obiettivo: restituire vini di grande austerità.

I suoli si contraddistinguono quasi dappertutto per la presenza di marne sabbiose di Sant’Agata e, lasciandosi alla propria sinistra il paese di Serralunga, si arriva a un rettilineo: è la Strada Provinciale n. 9 che, come un ponte, mostra la vigna Pianpolvere, una delle sottozone delle Bussia e del Barolo tutto, tra le più spettacolari per storia e caratteristiche mesoclimatiche. Un terroir già apprezzato da Napoleone Bonaparte che qui fece costruire una polveriera per scopi militari, certamente per la sua posizione strategica e ariosa a 350 metri s.l.m.

Un crinale, quello del Pianpolvere da suddividere in due parti: la Vigna Pianpolvere e Pianpolvere Soprano, riconoscibile per la sua “forma a cuneo” delimitata dalla strada, un piccolo bosco e il torrente che scorre nel fondovalle, il Rio Visette. Ma è Pianpolvere Soprano, già presente nella mappa degli anni settanta di Renato Ratti come “Pian della Polvere”, a restare la più ‘chiacchierata’ e apprezzata per la sua incredibile longevità.

Una “vigna registrata” per tutelarne l’unicità 

Di proprietà di Rodolfo Migliorini dal 1998, Pianpolvere Soprano è un vigneto di 9 ettari che negli ultimi vent’anni ha subito una graduale trasformazione. 

Nei filari più vecchi spalmati nei 3 ettari posti sotto la cascina – che identifica il confine della proprietà di Migliorini – le piante di Grignolino, Dolcetto e Barbera sono state sovrainnestate con il Nebbiolo, mentre i restanti sei ettari sono stati totalmente reimpiantati (sempre con Nebbiolo). Da subito, per ottenere la massima qualità, Rodolfo ha sposato i principi della biodinamica e per farlo ha introdotto l’uso di concimi organici in vigna, l’inerbimento, il sovescio, la confusione sessuale e insediamenti di nidi artificiali per uccelli e pipistrelli. E, nondimeno, vicino al piccolo bosco, trova spazio anche un bacino di acqua sorgiva. Per preservare ed esaltare ulteriormente le caratteristiche che contraddistinguono la vigna, il nome Pianpolvere Soprano è marchio registrato dal 1990.

Barolo Pianpolvere Soprano Bussia Docg 2008

Un vino che, prima di essere tale, rappresenta un valore per la denominazione, e per i grandi appassionati di questa vigna, capace di segnare un punto irremeabile dopo il primo assaggio del Barolo desunto. Soprattutto se si ha la fortuna di aprire una bottiglia di oltre trent’anni. Tra le caratteristiche che plasmano questo vino, spicca al palato una rigidità strutturale imbellita da un tessuto chiffon che, puntellato da tannini finissimi, marca la potenza e la lunghezza del vino, difficili da eguagliare; ma anche il gusto, dalla sua, ha una riconoscibilità: tra le note balsamiche, con il lungo affinamento in legno, il frutto restituisce aromi terrosi, di tè verde e di grafite.

I pochi esemplari realizzati di questa Riserva, volutamente prodotti, solo nelle annate ritenute migliori, diventano opere da condividere, da apprezzare più e più volte nel tempo, per lasciarsi condizionare da quel dividendo emotivo che si crea sommando ogni singola esperienza. 

In questo 2008, un’annata fredda in Langa, dopo i sette anni di affinamento (3 anni legno 1 botte grande e 3 bottiglia), tempo ritenuto necessario da Migliorini prima di immettere il vino nel mercato, la potenza spinge un frutto damascato e fungino, si riequilibra con una cascata acida composta da cristalli di minerali. Un Barolo che si erge in punta di piedi per vedere ancora la lunga strada  che ha davanti a sé così da non togliere ancora totalmente il velo, e mostrare la sua opera per intero. Lunghissimo e pieno nel nucleo gustativo, lascia una sensazione di filigrana sapida che non solo accelera il gusto ma richiama l’abbinamento per un incontro di sapori di Langa autorevoli e memorabili. Di tradizione.

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