Drappier Champagne Brut Nature Sans Soufre

drappier champagne brut sans sufre

IL NOSTRO GIUDIZIO

Drappier Champagne brut nature san soufre

Bollicine
89

Uno champagne “nature” davvero portentoso

Drappier Champagne ha una storia assai longeva. Correva l’anno 1808 quando la Maison fu fondata a Urville, nel dipartimento dell’Aube, dove si è affermata anzitempo per aver creduto nelle potenzialità del Pinot noir che, oggi, costituisce il 70% della superficie coltivata.

Una storia lunga, si diceva, e per molti aspetti anche sofferta, che solo oggi trova ragione dell’iniziale intuizione della famiglia Drappier, da sempre persuasa che le note strutturali e profondissime del vitigno fossero congeniali anche al méthode champenoise. Lungimiranza e perseveranza, dunque, davvero lodevoli se consideriamo che il vitigno è oggi finalmente identificato, e a ragione, proprio con l’Aube, appunto.

Drappier Champagne Brut Nature Sans Soufre

Questo Brut Nature, non dosato e senza solfiti aggiunti, rispetta a pieno lo stile della Maison da sempre votata a una viticoltura rispettosa della natura, dei suoi ritmi e delle sue necessità.

100% Pinot noir, vanta note ossidative pronunciate, nonché una piacevole e lieve bollicina, che incalza la degustazione. Al naso, i sentori di fragoline di bosco mature unite a una punta di crema pasticcera e all’immancabile mela cotogna, caratteristica più o meno saliente di tutti gli Champagne della Maison, sfociano in un profumo agrumato e sapido, davvero potente. Un mosaico che si ritrova assai nitidamente anche all’assaggio dove la nota sapida, molto persistente, incalza una beva straordinariamente scorrevole e, ça va sans dire, anche molto piacevole.

Non ve ne accorgerete, ma la bottiglia sarà finita in men che non si dica!

* Drappier è importato, in Italia, da Partesa.

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Alberto Cauzzi

Imprenditore della New Economy con il pallino dell’enogastronomia, gira il mondo a caccia del miglior ristorante di alta cucina, non ancora trovato. Al vino è approdato apparentemente per caso, provenendo da una famiglia di astemi. Scoprì in seguito che un suo bis-nonno era un ottimo produttore di vino, nebbiolo in Valsesia, ed anche un discreto consumatore. E' stato il vice direttore della guida ristorante de L'Espresso per gli anni 2023 e 2024. E’ stato l’ideatore ed è il presidente del progetto Passione Gourmet. Le sue passioni: l’avanguardia misurata in cucina e i grandi vini di Borgogna.

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