Hyle

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

16/20

PREGI
Una cucina molto personale e frizzante.
L’hotel Spa in cui è ubicato il ristorante.
DIFETTI
È lontano dalle rotte abituali.

Materia e territorio, nella montagna calabrese

Hyle in greco significa “materia”, ma è anche l’antico termine da cui i romani derivarono la denominazione Sila. Siamo su un tratto montuoso calabrese tra i più affascinanti in assoluto e, qui, nel relais di famiglia sapientemente ristrutturato, ha aperto la sua creatura – Hyle, appunto – Antonio Biafora. Allievo illuminato di Alma, la Scuola Internazionale di Cucina che ha plasmato moltissimi talenti dediti alla cucina contemporanea, Antonio coniuga rigore tecnico e senso del gusto con una maturità e precisione – figlie, forse, della breve ma intensa esperienza in Giappone, a Toya, presso Michel Bras –  che ci hanno davvero tanto impressionati.

Qui in Sila la vita è tutt’altro che facile, specie per una impresa come la sua che si è ritagliata un ambito di sopravvivenza grazie allo splendido relais di montagna che hanno costruito, nel tempo, prima suo nonno e poi suo padre. Famiglia di visionari i Biafora. Il nonno ha creduto in un territorio e ha sempre investito, seguito a ruota dalle generazioni successive, che hanno insieme creato un centro di accoglienza unico per la zona. Spa, camere curate, una piscina che viene anche utilizzata, con finalità sociali e di territorio importanti, percorsi di nuoto ai bambini della zona. La banchettistica, il vero tesoro del Biafora Resort, che normalmente sopravvive e si sostenta come una struttura tra le più organizzate del territorio per questo tipo di attività e, infine, il bistrot, una piccola bomba pronta a esplodere complice il rapporto qualità prezzo encomiabile e le eccellenti pizze, figlie del lavoro maniacale sull’impasto e dell’amichevole contributo dei giovanissimi chef stellati della regione come Luca Abruzzino, Nino Rossi e Caterina Ceraudo.

E, poi, Hyle, il piccolo gioiellino-giocattolo di Antonio Biafora. Un ristorante bomboniera con poco più di una decina di coperti, in cui lo chef esprime tutto il suo talento e la sua profonda personalità. Fondamentalmente da autodidatta, cresciuto nel ristorante di famiglia, propone una cucina che si pone l’obiettivo quantomai attuale di comunicare il suo territorio in una veste contemporanea. E l’obiettivo è ampiamente centrato e riuscito, con una cucina davvero sottile, elegante, moderna ma dai sapori concentrati e intensi.

La carrellata dei benvenuti, tutti contestualizzati in modo armonioso e persistente, sono l’emblema di questa cucina che subito si presenta con un colpo ben assestato con il pipi arrostuto: peperone all’ennesima potenza. I colpi al cuore sono stati altri, invero, tra cui agnello, arachidi e carote, una fenomenale quaglia e un piccione con nocciola, cardamomo verde e tartufo estivo di Verzino  servito come antipasto da fondoscala totale. E poi un risotto imperioso ma equilibrato per proporzioni e per ingredienti, nonché dei bottoni di lepre paradisiaci.

Peraltro, una squadra giovane, dove anche il sous chef di Biafora è un talento da tenere d’occhio attentamente e, sia in sala che in cucina, un’esperienza che vi consigliamo vivamente di fare per visitare certamente le bellezze della Sila e per godere di una grande cucina d’autore, già matura a compiuta, a dispetto della giovane età dei suoi interpreti.

La galleria fotografica:

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Alberto Cauzzi

Imprenditore della New Economy con il pallino dell’enogastronomia, gira il mondo a caccia del miglior ristorante di alta cucina, non ancora trovato. Al vino è approdato apparentemente per caso, provenendo da una famiglia di astemi. Scoprì in seguito che un suo bis-nonno era un ottimo produttore di vino, nebbiolo in Valsesia, ed anche un discreto consumatore. E' stato il vice direttore della guida ristorante de L'Espresso per gli anni 2023 e 2024. E’ stato l’ideatore ed è il presidente del progetto Passione Gourmet. Le sue passioni: l’avanguardia misurata in cucina e i grandi vini di Borgogna.

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VALUTAZIONE

Cucina Moderna

16/20

PREGI
Una cucina molto personale e frizzante.
L’hotel Spa in cui è ubicato il ristorante.
DIFETTI
È lontano dalle rotte abituali.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione da 70 e 100€
Alla carta 100€

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Dattilo

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