G.H. Mumm Brut Cordon Rouge

La stoffa della celebrità

Capita molto spesso che quando ci si approccia al mondo del vino si pensi che più alto è il prezzo, più alta debba essere la qualità del prodotto. Normalmente, come accade nell’acquisto di una macchina o di un qualsiasi altro oggetto, partiamo dal prodotto base per poi arrivare al top di gamma e associazione vuole che la qualità debba andare di pari passo. Capita invece molto meno frequentemente che il prodotto di partenza sia già di altissima qualità, un simbolo iconico già collocato come apice qualitativo di gamma dei prodotti che rappresenta. È il caso dello champagne Cordon Rouge dell’azienda G.H. Mumm, ovvero il Brut sans année, che costituisce la parte più importante della produzione di una grande Maison con circa 7 milioni di bottiglie su 8,5 totali.

L’azienda Mumm nasce a Reims nel 1827, ma la storia della famiglia Mumm inizia molto prima e non in territorio francese: i nomi Jacobus, Gottlieb e Phillip tradiscono le origini dei tre fratelli che, da eredi di una dinastia tedesca che dal 1761 produceva vini bianchi nella Valle del Reno, decidono di tentare la via del Méthode Champenoise oltrefrontiera. Il nome G.H. Mumm arriva nel 1852 con Georges Hermann Mumm –figlio di uno dei tre fratelli- che diede la propria impronta all’azienda. Ma fu solo nel 1875 che nacque il Cordon Rouge, quando un rappresentante di famiglia fece decorare il collo della cuvée brut con un nastro di seta rossa come omaggio ai propri clienti più prestigiosi. La decorazione si ispirava ai nastri rossi assegnati a coloro che ricevevano le più alte onorificenze di Francia create da Napoleone I, come il Grand Cordon della Legion d’Onore. Questo nastro rosso diventerà, ed è ancora oggi, il marchio di fabbrica della G.H. Mumm. Questo Brut sans année di Mumm è una mescolanza di terroir, dato l’assemblaggio composto da vini di 77 cru differenti cosparsi in tutto il territorio della Champagne. Dalla Montagne de Reims concorre il Pinot Noir nella percentuale del 45% che conferisce potenza e struttura, la Cote des Blancs con i suoi Chardonnay nella porzione del 30% apportando finezza, eleganza e luminosità alla cuvée, la Vallée de la Marne con il Meunier in porzione del 25% che dona fruttosità e vivacità. Inoltre di fondamentale importanza è la presenza dei vins de réserve in quantità che varia dal 20 al 30% oltre all’ultima annata, associati a tempi di autolisi minimi di 36 mesi.

Il colore nel calice appare giallo paglierino con riflessi affienati e la carbonica si presenta vivace, perpetua e fine, convogliando verso l’alto i classici profumi di questa trilogia di uve classiche della cuvée champagnotta. Sono dolci e delicati i sentori di mandarino, cedro e ananas, accompagnati da profumi di boulangerie e salvia. I sapori sono delicati di frutta a pasta gialla e noccioline, melone e sul finale presenta mineralità gustativa che dona sapidità e ricorda il pop corn salato. Il dosaggio non eccessivo della liqueur si armonizza in un matrimonio perfetto donando pulizia al palato e sposando la sua qualità intrinseca, ovvero la bevibilità. Il Cordon Rouge è una bottiglia camaleontica che ben si adatta a tanti tipi di palato e risulta particolarmente rappresentativo per lo champagne aperitivo. Salute.

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Marcello Carli

Nato a Comacchio nel 1985, muove i primi passi nel mondo della mixology all’età di 18 anni durante una vacanza in Australia. Amante dell’avventura e dei viaggi, gira il mondo in lungo e in largo mettendo le basi del lavoro che svilupperà in diversi paesi. Prima Londra, poi Messico, per arrivare infine a ricoprire la posizione di Bar Manager nel ristorante Italiano Ascension in Nuova Zelanda per 3 anni. In Italia collabora con l’ Armani Hotel di Milano come Bartender e con il ristorante Locanda Margon in veste di Sommelier. Segue corsi di formazione nel mondo della miscelazione e del vino, terzo livello AIS e Master Alma AIS.

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