Valutazione
Pregi
- Il culto del pane.
- Alcune influenze del Reale rese più semplici e golose.
Difetti
- La difficoltà di parcheggio.
- Qualche messa a punto ancora da limare in cucina.
- Prezzi elevati per la proposta di cucina.
A Milano un nuovo episodio del duo Romito-Bulgari
Il progetto di consulenza per la ristorazione della catena hôtellerie Bulgari è molto ambizioso e stimolante per Niko Romito. Per l’apertura di Milano, il team di tutto rispetto al quale si è affiancato, sarà capitanato dal resident chef Claudio Catino, che ha curato anche le aperture Bulgari di Shanghai (neo stellato) e Dubai. Un progetto , dicevamo, molto ambizioso: portare nei Bulgari di tutto il mondo un’autentica e grande cucina italiana, approfondendo le nostre ricette e i nostri capisaldi con la tanta tecnica e la modernità che hanno sempre contraddistinto Romito. La sfida per lui ed il suo staff è tutt’altro che facile: da un lato creare una cucina facilmente riproducibile da chi la prepara. Ecco quindi un grande studio su tecniche e lavorazioni per consentire, anche ad un semplice aiuto chef, di preparare una lasagna perfetta, una pasta al pomodoro divina o una cotoletta comme il faut. Dall’altro lato, elevare sempre più verso l’alto leggerezza e digeribilità di una cucina, quella della nostra tradizione, che leggera e digeribile intrinsecamente non è.
L’haute couture della cucina tradizionale italiana nella sua massima espressione
Il progetto è quindi chiaro: l’obiettivo principale è proporre una cucina semplice, gustosa e italiana, alla clientela in particolare dell’albergo. La prima impressione è quella di una minor attenzione al popolo gourmet, anche se nella fattispecie, la formula e il luogo forniscono grandi stimoli e piacevolezze di un tempo ormai perdute alla clientela più appassionata.
Il trionfo di questa filosofia è certamente l’Antipasto all’italiana, un tripudio da Nord a Sud con l’italia al centro. Intingoli con cui degustare il pane semplicemente divino di Niko Romito, Pesce marinato al pomodoro, Vitello tonnato, Cocktail di scampi e una Bruschetta al pomodoro da far impazzire. Quindi la Pasta al pomodoro: un piatto di apparente semplicità declinato con grande tecnica e gusto. Il brodo di sedano, carote e cipolle è Assoluto -come riportato in menu- come assoluto è il caldo brodo di limone che prelude agli immensi dessert. Una Spigola all’acqua pazza rappresenta la portata più gourmet ed elegante, mentre, il Pane al cioccolato, da antologia sul finire della cena, non sfigurerebbe affatto in un qualsiasi locale di alta cucina pluristellato.
Un ristorante, già ora con un livello elevatissimo, in cui vi è ancora qualcosa da sistemare. Come la Cotoletta alla milanese, non ancora precisa e gustosa come nello standard Romito, insieme ad un servizio ad offerta plurima (che prevede anche la gestione del room service e, a breve, delle stupende colazioni) che ha bisogno ancora di rodaggio e di sistemazione.
Dettagli, siamo ai dettagli, a cui Niko Romito ci ha abituato nella rincorsa verso l’eccellenza. Già oggi, il Bulgari di Milano è un punto di riferimento per una trattoria italiana di lusso contemporanea, che strizza l’occhio (ma senza cannibalizzarlo) a Spazio, ma che apre ad un mercato richiestissimo e che genera già oggi, a poche settimane dall’apertura, il fully booked costante. Ma non avevamo dubbi di ciò, la corazzata Romito non delude mai.
Per me qui si mangia ancora meglio che al Reale, dove ormai regna un minimalismo esasperato, (una sorta di calvinismo culinario) che sempre più sovente gira a vuoto..
Mr. Benson, concordo