Il Chiostro di Andrea

Il Chiostro di Andrea

VALUTAZIONE

Cucina Classica

14/20

PREGI
Un luogo tra i pochi a Milano in cui cenare all’aperto, in un chiostro quattrocentesco.
L’offerta degli “sgagnini”, ottimo prezzo e buona qualità.
Una bella carta dei vini.
DIFETTI
La sala interna, un pò angusta.
I dettagli del dehor, forse migliorabili.

Un chiostro quattrocentesco a Milano dove degustare curiosi assaggi gourmet

Andrea Alfieri, tra una consulenza e l’altra sta per cominciare una collaborazione con il Grand Hotel Royal di Courmayeur e intanto ha il suo buen retiro in questo chiostro quattrocentesco nel pieno centro di Milano, di fianco al Tribunale, sede e proprietà dell’Humanitas. E qui Andrea ha avviato una brigata giovane ed efficiente a cui lascia ampio spazio di manovra. Ma il suo timbro c’è, tutto e per intero.

Una visita gustosa nella Milano più nascosta e affascinante

E qui c’è il significato di una cucina golosa, rotonda, a tratti anche stimolante. A leggere i piatti e gli ingredienti, si rimane decisamente colpiti dall’ardire. Poi il risultato nel piatto, seppur piacevole e goloso, vira spesso verso note dolci e rassicuranti financo ruffiane, pronte ad accontentare tutti. Forse è giusto così. E al netto di questo piccolo dettaglio ci sentiamo di consigliare vivamente questo luogo, sopratutto nella bella stagione, perché avrete occasione di degustare piatti interessanti in un chiostro del quattrocento. Con un conto finale che vi farà sorridere piacevolmente, aspetto non scontato nella odierna Milano da bere e da gustare.

Ottima la variazione di carciofo denominata Carciofo: arrosto ripieno di formaggio di capra al limone candito, brodo e flan, così come sono intriganti i Ravioli di parmigiano liquido, crema di fave e cappuccino al pepe nero e lardo, ottimi anche i secondi e gli altri antipasti, tutti degustabili in porzioni seppur ridotte comunque dignitose, le foto sono qui di seguito a mostrarlo.

Completano il quadro un ottimo e attento personale di sala e una carta dei vini, seppur stringata, con alcune interessanti ed originali proposte.

Il chiostro di Andrea, una visita nella Milano più nascosta e affascinante.

La galleria fotografica

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Picture of Alberto Cauzzi

Alberto Cauzzi

Imprenditore della New Economy con il pallino dell’enogastronomia, gira il mondo a caccia del miglior ristorante di alta cucina, non ancora trovato. Al vino è approdato apparentemente per caso, provenendo da una famiglia di astemi. Scoprì in seguito che un suo bis-nonno era un ottimo produttore di vino, nebbiolo in Valsesia, ed anche un discreto consumatore. E' stato il vice direttore della guida ristorante de L'Espresso per gli anni 2023 e 2024. E’ stato l’ideatore ed è il presidente del progetto Passione Gourmet. Le sue passioni: l’avanguardia misurata in cucina e i grandi vini di Borgogna.

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VALUTAZIONE

Cucina Classica

14/20

PREGI
Un luogo tra i pochi a Milano in cui cenare all’aperto, in un chiostro quattrocentesco.
L’offerta degli “sgagnini”, ottimo prezzo e buona qualità.
Una bella carta dei vini.
DIFETTI
La sala interna, un pò angusta.
I dettagli del dehor, forse migliorabili.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione 46€ 4 piatti, 36€ 3 piatti. Alla carta 50/60€

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