Valutazione
Pregi
- Una cucina materica eseguita con grande tecnica.
- L'atmosfera rilassata.
Difetti
- Quel melone giapponese che ha disatteso le aspettative.
Un intimo e raccolto angolo di Giappone in una zona residenziale di Hong Kong
La cucina giapponese, quella eseguita da veri artigiani che vivono il mestiere del cuoco celebrando il valore della quotidiana gestualità (necessaria per il raggiungimento della perfezione), riserva sempre piacevolissime sorprese. Non conta l’ubicazione del luogo, ma la mentalità culturale di questo popolo.
La cucina giapponese risulta tanto rigorosa quanto capace di approdare in modo concreto oltre confini nazionali: è facile rintracciare infatti, anche fuori dal Sol Levante, ottimi ristoranti specializzati in tempuraLa tempura è un piatto tipico della cucina giapponese a base di fritto misto di molluschi, crostacei e verdure. Gli ingredienti vengono intrisi, prima della frittura, in una pastella di farina di riso, acqua gasata e ghiaccio.... Leggi, nello yakitoriLo yakitori è un piatto tipico della cucina giapponese, e consiste in degli spiedini di pollo. Gli yakitori sono composti da pezzetti di pollo o da frattaglie dello stesso infilzati su spiedini di bambù e grigliati, di solito su carbonella Binchōtan. In Giappone, nei ristoranti di yakitori (yakitori-ya), si ritrova ogni possibile parte di pollo. È quindi possibile ordinare spiedini... Leggi, nel ramenIl ramen è un tipico piatto giapponese (ma di origini cinesi) a base di tagliatelle di tipo cinese di frumento servite in brodo di carne e/o pesce, spesso insaporito con salsa di soia o miso e con guarnizioni in cima come maiale affettato, alghe marine secche, kamaboko, cipolla verde e a volte mais. Praticamente ogni località del Giappone ha la... Leggi, nel sushi o, come in questo caso, nel teppanyaki, ossia la cottura sulla plancia (o piastra).
Proprio in una zona residenziale di Hong Kong, lontano solo geograficamente dalle ritualità nipponiche, IM Teppanyaki esalta l’arte del teppanyaki attraverso le abilità dei cuochi e un cibo eccellente, distante dai modelli acchiappa-turisti di alcune catene giapponesi aperte a metà degli anni sessanta negli Stati Uniti.
L’atmosfera è rilassata, intima, con una ventina di posti a sedere, tutti distribuiti in due minuscole salette, entrambe con confortevoli sedute attorno ad un bancone dove operano i cuochi.
Cucina materica e sapiente trattamento dell’ingrediente
Lo chef è Lawrence Mok, atleta di triathlon che espone con fierezza coppe e medaglie di fianco alla teca delle bottiglie di vino, champagne e sake.
Tutto qui ruota attorno all’ingrediente, che viene preparato, pulito e porzionato davanti agli occhi del commensale, come uno straordinario sashimi servito come appetizer, o come l’astice che viene preparato praticamente quando è ancora vivo.
Sono millimetriche sia la tecnica che le tempistiche di cottura, apprezzabili a pieno in esercizi come l’abaloneAbalone è un mollusco gasteropode di origini orientali riconoscibile per i fori (4-5) sulla sua conchiglia. Chiamato anche orecchia di mare, è un prodotto prelibato al pari di caviale e ostriche; si usa mangiarlo crudo, dopo una breve cottura vivace o dopo una cottura lunga e lenta, come nella zuppa di abalone. Diffuso in Australia, Africa, isole del Pacifico e... Leggi, dalle carni perfettamente trattate ‘à la minute’; o l’intenso brodo di alghe e burro all’aglio, che ricrea la variante marina delle escargot à la Bourguignonne, senza coprire l’apprezzato sentore fenico delle lumache.
I picchi della cena arrivano proprio da ingredienti del mare, come l’”amadai”, un pesce giapponese simile alla triglia cotta solo sulla pelle in una padella ermetica per cinque minuti (con le squame che diventano croccanti) e quindi servita con una crema ai ricci di mare di grande intensità.
In chiusura, riso saltato, preparato al momento, l’eccezionale filetto di wagyu con verdure di stagione e ottimi sottaceti. Una fetta di melone giapponese (quest’ultimo soltanto buono, ma non straordinario) rinfresca il palato nel solco della tradizione.
L’elevato rapporto qualità prezzo è apprezzabile durante il servizio del pranzo. Alla carta e a cena, invece, l’esperienza è costosa (se si calcola anche il 10% di tasse da aggiungere al conto), ma non lascia indifferenti.
La galleria fotografica: