Residence de la Pinède
Quella della “Résidence de la Pinède” è la storia di un grande successo imprenditoriale, la storia di una famiglia che, partendo dal basso, ha saputo reinventare il modo di fare hotellerie in Costa Azzurra.
E’ la storia di Nicole e Jean-Claude Delion, la coppia dell’Auvergne che ha riportato a nuova vita questa perla dell’ospitalità Tropézienne.
La Rèsidence ha un vissuto travagliato: nasce infatti nel 1936, un periodo in cui Saint Tropez non era ancora quella perla conosciuta oggi in tutto il mondo.
Negli anni 70 e 80 la struttura è in forte decadenza, fatiscente per la gestione disattenta dei proprietari di allora.
Ma Jean-Claude Delion vede in questa hotel alle porte di Saint Tropez un potenziale enorme: la piscina, la spiaggia privata, la magnifica pineta, ogni dettaglio andava solo rimesso a fuoco.
Il grande imprenditore fa questo, vede quello che gli altri ancora non vedono.
Ecco che arriva, nel 1985, la decisione di acquisire la Residence.
Sarà una cavalcata verso il successo.
In tredici anni, Delion riesce a quadruplicare il fatturato con un flusso di cassa di circa 3.000.000 €.
Ma non si accontenta: nel 1996, anche la mitica Réserve à Beaulieu entra a far parte della collezione Delion.
La quinta stella ottenuta dalla Residence nel 2012 è la ciliegina di un percorso netto e folgorante.
Successo dettato anche dall’attenzione della proprietà verso la ristorazione, vero fulcro su cui gira tutta la proposta dell’albergo.
Dall’amico Ducasse, Delion ha appreso al meglio una lezione formidabile: o l’eccellenza, o niente.
Dal 2005 la cucina è affidata al giovane Arnauld Donckele: in 8 anni, questo ragazzo di Rouen è riuscito a ottenere tutti i maggiori riconoscimenti, facendo della Vague d’Or un importante polo di attrazione.
Per capire quante energie sono state dedicate all’aspetto ristorativo, basti sapere che qui è possibile ordinare qualcosa dalla cucina 24 ore su 24.
Il ristorante gastronomico è aperto solo a cena, ma la cucina non si ferma mai, variando la sua proposta nel corso della giornata.
Di grande livello il bar e la qualità dei miscelati: dal classico Americano, fino ai cocktail più creativi (notevole quello al pata negraLetteralmente “unghia nera” questo attributo sta a indicare i prosciutti di porcelli spagnoli con quelli a zoccoli scuri. Non tutti i maiali iberici, da cui si ricava il comune jamòn iberico, hanno l’unghia nera né l’unghia nera è un indice incontrovertibile di qualità: sono altre le caratteristiche che distinguono un prosciutto spagnolo di qualità e sono tutte racchiuse in un decreto... Leggi), la scelta è ampia e la qualità alta.
Americano servito con la Fever Tree a parte
La nostra esperienza
All’arrivo è subito disponibile un servizio di valet parking: il parcheggio è scoperto ma compreso nel prezzo della camera.
L’albergo si trova in una posizione leggermente defilata, ma il centro è comunque raggiungibile a piedi con una comoda passeggiata di una decina di minuti o usufruendo della navetta dell’hotel (ma a pagamento, 5 euro a tratta, richiesta economica davvero fuori luogo in una struttura di questo livello).
L’accoglienza è di altissimo livello ed è probabilmente il punto forte della struttura: lo staff dell’intero albergo è composto da ben 90 persone, tutto il personale è preparato ed estremamente amichevole, il sorriso non è merce rara. Ci si sente a proprio agio dal primo minuto.
La Hall
Il bar
Il concierge parla anche italiano, una risorsa in più per farsi consigliare sulle attrattive da non perdere.
La spiaggia è piccola (è una porzione della spiaggia della BouillabaisseLa bouillabaisse, in occitano bolhabaissa, in ligure intemelio bugliabasciu è una zuppa di pesce tradizionale della Provenza, regione geografica della Francia. Il piatto è diffuso anche in Italia, precisamente nella Liguria intemelia. Il nome bouillabaisse deriva dall'occitano bolhabaissa (ˌbujaˈbajsɔ), una parola composta dai due verbi bolhir (bollire) e abaissar (cuocere a fuoco lento). Le origini del piatto vengono fatte risalire... Leggi), ma è l’unica privata a Saint Tropez. Lo stesso dicasi per la piscina, non di grande dimensioni ma riscaldata, quindi utilizzabile anche nelle giornate più fresche.
La spiaggia privata
La piscina riscaldata
Ci sono solo 39 tra camere e suite ed è questo che permette un servizio veramente su misura
Noi abbiamo provato la camera superior con la vista sul cortile: la vista non è ovviamente paragonabile a quella delle camere poste lato mare, ma il doppio terrazzino con sdraio è comunque una buona risorsa. La camera è molto ampia e arredata in modo classico, forse risente un pochino degli anni ma mantiene comunque un buon fascino.
Ottimo il set da bagno (Acqua di Parma).
Nel frigo bar invece i prodotti non sono del livello atteso.
Perfetto il servizio wifi, sia in camera che in tutta la struttura si può navigare ad alta velocità.
La cena alla Vague d’or è una occasione da non perdere: impagabile la possibilità di un cocktail pre-cena vista mare e poi la possibilità di lasciarsi andare a cena sapendo che solo una rampa di scala vi divide dal letto.
Colazione buona, ottimi prodotti, ma per il prezzo extra richiesto (40 euro) potrebbe essere più personale.
I punti forti: servizio, grande barman, spiaggia privata, ristorante
I punti deboli: ogni extra risulta costosissimo, piscina di piccole dimensioni, mancanza di una spa
Cosa fare a Saint Tropez
Noi non possiamo che darvi consigli legati al mondo del cibo.
Quindi niente di meglio che perdersi tra le viuzze della città vecchia, tra boutique di grandi firme della moda e piccoli negozietti con proposte più personali.
Immancabile un assaggio del dolce per eccellenza a Saint Tropez: la Tarte Tropézienne, una pasta brioche aromatizzata all’essenza di fiori di arancio guarnita di zucchero e farcita con una crema al burro ed una crema pasticceraLa crema pasticcera o pasticciera è una crema a base di tuorli d'uovo, zucchero, latte e farina (oppure amidi o fecole). Viene servita come tale, ma più comunemente rientra in guarnizioni o farciture per torte, pan di spagna, bignè, crostate ed altri prodotti di pasticceria. Ne esistono cinque varianti principali, quali al limone, al cacao, alla vaniglia, la crema diplomatica... Leggi alla vaniglia.
Vi consigliamo due indirizzi:
Marcel et Cavazza
Probabilmente la migliore pasticceria di Saint Tropez. Laurent Cavazza, allievoAnche detta "seppiolina arricciata", l’allievo è, secondo la vulgata comune, una seppia non cresciuta ed è assolutamente tipica della tradizione gastronomica barese che, com'è noto, prevede un largo consumo di pesce e frutti di mare spesso battezzati con termini squisitamente dialettali. Gli allievi comprendono in realtà ben tre specie diverse di molluschi, tra cui i piccoli di sepia officinalis, ovvero della seppia comune,... Leggi di Lenôtre, propone la classica tarte in diversi formati: la sua versione prevede zucchero a velo e non semolato. Da non perdere anche i suoi croissants pignons.
21, rue Georges Clemenceau
Tel. 04 94 97 83 53
Aux deux frères
3, rue des Commerçants
Panificio-pasticceria : tutta sostanza e poca forma. Non è certamente una boutique il negozio dei due fratelli André et Thierry Delpui. Ma il pane è molto buono, in particolare le michette fatte con la fecola di patate. E la tarte è da non perdere, brioche morbidissima e profumata.
Se vi trovate a Saint Tropez il martedì o il sabato mattina, non perdete una visita al mercato di Place des Lices. Profumi e colori della Cote concentrati in poco spazio.
Il banco giusto in cui fermarsi è quello di Loic de Salneuve: formaggi di capra, frutta biologica, una tapenade da urlo (molto carica di acciuga) e la crema di castagne da dipendenza.
Pillole da Saint Tropez
Résidence de la Pinède – Plage de la Bouillabaisse 83990 Saint-Tropez | Tel.: 04.94.55.91.00 | Camere a partire da 400 euro | Aperto da aprile a ottobre