Valutazione
Pregi
Difetti
Recensione ristorante.
Ostia, Fregene, Passo oscuro, Ladispoli: con la bella stagione diventano meta di centinaia di migliaia di bagnanti che, alla ricerca di refrigerio e distrazione, le trasfigurano, rendendole una piccola via crucis, soprattutto se ci si capita nei giorni festivi e negli orari sbagliati.
Sembra difficile immaginare incastonata in questo delirante litorale romano una perla di assoluta bellezza.
La Posta Vecchia, nella località di Palo laziale a Ladispoli, è, infatti, una vera e propria cattedrale nel deserto.
Alla fine del lunghissimo viale che attraversa il parco della tenuta, in un’anonima frazione di Ladispoli, questa villa si staglia in posizione felicissima sul mare proprio accanto al castello degli Odescalchi.
Già ospite di un museo, segnatamente di una villa romana sui cui resti è stata edificata, essa ha beneficiato delle migliorie strutturali di Paul Getty che la ristrutturò da capo a piedi negli anni sessanta. Ora è una risorsa alberghiera di indubbio e discreto fascino titolare anche di un ristorante adeguato al contesto.
La cucina di Michele Gioia, di stampo mediterraneo, ne è onestamente e professionalmente al servizio e, giovandosi delle verdure provenienti da un orto all’interno della tenuta, presenta anche qualche timido tentativo di contaminazione con elementi di diversa cultura.
Detto che dalla lista dei vini, con vette fortunatamente meno iperuranee del temuto, ho scelto l’ottimo Batàr di Querciabella 2008, uno chardonnay e pinot bianco ricco di personalità nel cuore del sangiovese chiantigiano,
stavolta si è pescato qua e là da una carta allettante.
Dopo una buona ricotta mantecata alle erbe con cipolle rosse e salsa di piselli
segue il crudo di ricciola, di orata ed un’ostrica con riduzione di aceto balsamico e pesca
e l’astice su tavolozza di calamaro e frutta assortita
entrambi di ineccepibile ed appagante freschezza anche se, credo sia il caso di sottolinearlo, siamo in presenza di pietanze poco più che assemblate.
Ed allora scegliamo di assaggiare un antipasto che ci aveva intrigato non poco alla lettura del menù stagliandosi dall’offerta media del ristorante: capesante al tandoori masala con crema di cetriolo e ricci di mare. Mal ce ne incoglie purtroppo perché il tandoori è quasi impercettibile ed il riccio di mare lo è totalmente. Regna sovrano il cetriolo, neanche fosse uno tzatzikiLa tzatziki è un tipo di antipasto greco e albanese usato anche come salsa o contorno e diffuso nei Balcani meridionali. La base comune a tutte le principali tradizioni viene preparata con yogurt, generalmente di pecora (o di capra), poi cetrioli (in forma di purea o finemente spezzettati), quindi aglio, sale e olio d'oliva. Altri ingredienti vengono aggiunti nelle ricette... Leggi, che dovrebbe dare solo freschezza, con le capesante ridotte a substrato comprimario.
Addiveniamo a più miti consigli con i buoni e golosi ravioli alle erbette con pomodoro e basilico
e gli strigoli fatti a mano con melanzane, gamberetti e pinoli
cui segue un altrettanto buon vialone nano con gambero d’ordinanza, timo e limone dell’orto dalla mantecatura perfettibile.
In attesa del risotto ci è stata gentilmente portata un’alice con baccalà mantecatoRicetta tipica veneziana a base di baccalà (stoccafisso come viene chiamato in tutto il resto d’Italia eccezion fatta per il Veneto) che viene montato con la sua acqua di cottura, aglio, olio extravergine di oliva e prezzemolo tritato. Il baccalà mantecato viene servito comunemente tiepido o freddo con polenta morbida, fritta o tostata.... Leggi in salsa di pomodoro (eccessivamente) caramellato.
Squisito il branzino con zucchine su salsa basmati allo zenzeroLo zenzero (Zingiber officinale Roscoe, 1807) è una pianta erbacea delle Zingiberaceae (la stessa famiglia del Cardamomo) originaria dell'Estremo Oriente. Coltivata in tutta la fascia tropicale e subtropicale, è provvista di rizoma carnoso e densamente ramificato dal quale si dipartono sia lunghi fusti sterili e cavi, formati da foglie lanceolate inguainanti, sia corti scapi fertili, portanti fiori giallo-verdastri con macchie... Leggi ed albicocche, cottura impeccabile e dai sapori in equilibrio
mentre è più discutibile la triglia con melanzane con ras el hanoutIl Ras El Hanout è una miscela di spezie diffusa in tutto il Maghreb. Conta all'incirca una trentina di spezie diverse, motivo per cui ne esistono numerose varianti a seconda dei piatti che si vuole andare ad aromatizzare. Quelle classiche sono: noce moscata, cannella, macis, anice, curcuma, pepe rosa, pepe bianco, galanga, zenzero, chiodo di garofano, pimento, cardamomo nero, cardamomo... Leggi, porri, salsa al nero di seppia e scampetti alla curcuma.
Qui, della serie errare è umano ma perseverare è diabolico, siamo all’eccesso opposto con l’invadente presenza del blend di spezie a scapito soprattutto della triglia.
Al capitolo dessert ecco la golosa mousse al cioccolato con glassa all’arancio e crema ingleseCrema vellutata a base di latte, tuorli, zucchero e vaniglia. Variante della crema pasticcera, da cui differisce per l'assenza di farina, la crema inglese si utilizza principalmente calda in accompagnamento a dolci a temperatura ambiente, oppure nella preparazione di charlotte, bavaresi e nella creme brûlée, nella quale il latte viene sostituito dalla panna liquida.... Leggi,
il deludente cannolo al pistacchio con gelato e mousse alla ricotta,
le buone fragole al rabarbaro con tuile alla cannella e gelato alla cassata
e l’anonima crepe al Bayley’s con crema di cocco e frutto della passione(?) e gelato alla banana
a chiudere un pasto complessivamente piacevole la cui plusvalenza è legata senz’altro ad un luogo bellissimo progettato per rilassarsi.
il pregio : un’oasi di pace assoluta a mezz’ora dalla capitale.
il difetto : spezie da maneggiare con cura.
The Cesar ristorante de La Posta Vecchia
Località Palo laziale Ladispoli(RM)
Tel 069949501
Menù degustazione 120, 115, 85. Alla carta circa 100-110 euro.
Visitato nel mese di Giugno 2011
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Norbert
Nessun cenno sul servizio!
A proposito d servizio: sono stato a pranzo @ ferragosto 2010 e il servizio e' stato un po' "arrembante" per un locale stellato. Comunque condivido giudizio complessivo: la location è il quid che distingue il locale.