Valutazione
Pregi
Difetti
Questa valutazione, di archivio, è stata aggiornata da una più recente pubblicazione che trovate qui
Recensione Ristorante
Garbo e misura. E tanto senso del gusto.
Mi piace Pietro D’Agostino perché ha trovato il giusto equilibrio tra la figura di cuoco e quella di ristoratore.
La sua è una cucina accattivante, personale, ma prima di tutto buona. I giusti abbinamenti, i giusti azzardi, ma senza strafare, senza disorientare il cliente. Perché ce lo siamo detto mille volte: non siamo noi a riempire i ristoranti. Magari con i clienti più “scafati” gli chef si divertono quel giusto in più (o no??!), ma non ci riempiono il locale.
Invece la Capinera lavora e Pietro è il primo ristoratore in questa valle di lacrime 2010 che sento soddisfatto dei numeri della sua creatura.
Le critiche gliele faranno sempre: il bagno è esterno, il locale si trova su una strada trafficata, nei suoi piatti non prende rischi…e lui risponderà con una bellissima terrazza vista mare piena di avventori, una carta dei vini dai prezzi corretti e tutte le sue felici creazioni, dai piatti di crudo straordinario, alle verdure trattate sempre con i guanti, ai dessert di gran soddisfazione.
Intanto migliora di anno in anno, e proprio il tema vegetale è quello che più mi ha colpito nell’ultima visita.
Già Norbert, nella precedente e recente visita, era rimasto ben impressionato da questa cucina, proponendo un numero che confermo.
Sono piatti che non hanno bisogno di troppe spiegazioni perché intrisi di semplicità, quindi lascerò spazio alle immagini. Alcuni dettagli li troverete nella precedente recensione di Norbert, avendo alcune portate in comune.
Quello di Pietro è un modo intelligente di esprimere il sud, prendendo tutto il meglio dei prodotti isolani e filtrandolo con la sensibilità del grande interprete. Non è l’unico modo vivaddio, ma è un modo.
La Capinera è un locale che può mettere d’accordo tutti ed è la testimonianza che si può fare impresa al sud anche proponendo una forma di alta cucina.
C’è un neo: la ripetizione forsennata di un elemento. Questa volta è stato lo zafferano, presente in quasi tutte le portate, nella mia visita di un paio di anni fa era una strisciata di nero “di presentazione” su tutti i piatti.
Poi se sia un neo alla Cindy Crawford o alla Bruno Vespa è una domanda che ultimamente mi sto ponendo.
E’ un difetto riproporre nello stesso menu lo stesso elemento più e più volte?
La lettura recente di un libro (cfr.Ingredienti degli Alajmo brothers) ha fatto vacillare la mia posizione (che per la cronaca era: assolutamente sì). E’ ripetizione o piuttosto filo conduttore?
Ovviamente il dubbio nasce solo quando si parla di un grande prodotto.
Sono comunque sottigliezze.
Alla Capinera si trova il mare e uno schizzo riuscitissimo di queste bellissime terre.
Se venite a Taormina o progettate un tour della Trinacria, questa è una tavola da aggiungere ad occhi chiusi ai vostri “preferiti” del Tom Tom di gola (copyright Sararlo)
Fiore di zucca ripieno, ricci di mare, salsa di zucchina e menta (foto di apertura)
Crudo di mare con agrumi della nostra terra e sale di Mozia
Spada, ricciola, cernia, seppia, tonno, gambero, salsa e scorza di arancia: libidine
Vellutata di zucchine con frutti di mare al vapore, olio alla cenere e arancia candita
Spiedino di pesce e crostacei in crosta di cous-cous con piccoli intingoli alle spezie (maioneseLa maionese (dal francese mayonnaise o dal catalano maonesa) è una salsa madre, cremosa e omogenea, generalmente di colore bianco o giallo pallido, che viene consumata fredda. Si tratta di un'emulsione stabile di olio vegetale, con tuorlo d'uovo come emulsionante, e aromatizzato con aceto o succo di limone (che aiuta l'emulsionamento). La ricetta tradizionale prevede l'uso di olio d'oliva e... Leggi di pachino, peperoncino e miele, mandorla)
Tagliolini neri di pasta all’uovo con ragù di ricciola, biete selvatiche, pomodorini al forno e crema al basilico e zafferano
Trancio di ricciola arrosto con crema di melanzane e zafferano
Sorbetto ai fichi d’india, frutti di bosco e basilico ghiacciato
La degustazione di dessert:
Cornocupia alla ricotta
Tortino ai pistacchi di Bronte
gelato allo zafferano
soufflé al cioccolato di Modica
creme brulé alla vaniglia del Madagascar
il pregio: Un cuoco che sa “parlare” a tutte le tipologie di clientela.
il difetto: Sarò scontato, ma il bagno esterno è un grosso limite strutturale.
La Capinera – Pietro d’Agostino
Via Nazionale 177
Lido di Spisone Taormina mare
Tel 0942626247
Chiuso lunedì
Menù degustazione Profumo di mare ( 6 portate di mare ) euro 65
Terra di sapori ( 9 portate )euro 80. Alla carta 65-70 euro
Visitato nel mese di Agosto 2010
Visualizzazione ingrandita della mappa
Roberto Bentivegna
Provato a giugno durante un breve giro dell'est siciliano. Il giorno prima eravamo a pranzo al Duomo di Sultano e abbiamo provato sulla pelle la differenza tra un ristoratore che accoglie ed uno che non vuole ascoltare le esigenze (etremamente ragionevoli) dei clienti (per la cucina di Sultano, comunque, nulla da dire). La costante del nostro pranzo era la menta e devo dire che, nel nostro caso, è stata un filo conduttore che con alti e bassi (percettivi) ci ha accompagnato dall'antipasto al dolce in maniera estremamente piacevole. Crudo fantastico e terrazza da ricordare. A Taormina provato anche Casa Grugno. Altro posto veramente notevole da ogni punto di vista (anche se l'addobbo della sala interna ricorda più un boudoir che un ristorante).
salve, ma la bouganville e la sua foglia accanto alla ricciola sono commestibili?
Mah, ci sono fiori edibili ma nello specifico non ricordo di averne testato la commestibilità
non apportava acidita' o freschezza al piatto solo colore
gian maria, tutti i piu' grandi chef usano fiori eduli nelle loro strepitose preparazione, quelle di questo chef......non mi sembra un caso tragico, forse meglio quelli che si ostinano ad usare quelli comperati da Selecta????? io ci sono stato e vi dico.....ci ritornerò alla grande. ciao fede
peccato che ad agosto non fosse aperto a pranzo!