Osteria del Treno, Milano . di Giovanni Gagliardi
Valutazione

Pregi
Difetti
Recensione ristorante.
E’ possibile ancora in una città come Milano patria della finanza, della moda, del design, dell’effimero insomma, trovare luoghi che delle mode se ne infischiano e che tirano diritti per la loro strada? E’ possibile trovare posti dove mangiare discretamente bene senza dover sottoscrivere un mutuo?
Certo, è possibile. Rinunciando ovviamente a tutto ciò che è glamour, che fa fighetto.
Sopravvivere alla mancanza di veline e calciatori. Questo è il punto. Se si è disposti a pagare questo prezzo, consigliamo di fare un salto all’Osteria del treno, dove impera la sostanza e non l’apparenza. Dove pesce crudo in salsa sushi non ce n’è.
Certo, non la scopriamo noi l’Osteria del treno. Nei locali di quello che era un circolo dopolavoro ferrovieri degli inizi del secolo scorso oggi impera il verbo di Slow Food di cui l’Osteria in oggetto è, non a caso, una delle “cellule” milanesi più attive.
E’ un’osteria di nome e anche di fatto. Qui il termine osteria è usato non per fare chic – come in tanti troppi posti avviene – ma per identificare davvero un target.
Ambiente rustico, servizio informale, cucina tradizionale, conto che non parla milanese. Una cucina che prepara in maniera semplice e senza errori di esecuzione una materia prima di buona qualità. E solo chi vive a Milano sa quanto sia diventato difficile avere qualità al di sotto di certi prezzi.
Qui a noi è capitato. Bene.
Slow Food si diceva. E Slow Food sia. E gli antipasti sono tutto un declinare di Presìdi.
Tagliere del nord, con Pitina della Val Tramontina, Lucanica stagionata, Mortandela della Val di Non e Puzzone di Moena; Tagliere del centro-sud ( in apertura d’articolo)composto rappresentato da Tarese della Val d’Arno, Salame Pezzente dei Monti Materani, Capocollo di Martina Franca. Tutto assolutamente non banale e di ottima qualità. Taglieri molto diversi da quelli che imperversano nei wine bar piacioni della Milano da bere. E a noi piace così.
Primi piatti corretti, che mantengono quello che promettono: Paccheri con pomodoro fresco e salame pezzente (superata bene la prova cottura del pacchero) e Lasagnette ai porri e speck (piatto equilibrato, porro non aggressivo).
Si prosegue a tutta sostanza con Misto di verdure composto da: flan di broccoletti, sformato di patate, cavolfiore, fagottino ai funghi con fonduta. Che sconta una presentazione un po’ triste.
Ma è un’osteria, appunto.
E a seguire un discreto Coniglio in salmìModalità di preparazione e cottura della carne, in particolare cacciagione da pelo e selvaggina, lepre in primis. La carne, marinata almeno una notte con vino, spezie ed eventualmente verdure, viene cotta in un ragù oppure in un intingolo. La procedura ha lo scopo di imprimere aromi forti alle carni in modo tale da contrastare gli intensi odori selvatici già presenti.... Leggi con polenta Bianco Perla.
Non deludono i dolci. Anzi. Si rivelano gustosissime sia la torta di mandorle che lo Strudel di pere e noci con salsa ai frutti di bosco – anche se qui avremmo preferito una più dolce crema gialla come accompagnamento.
Carta dei vini non enciclopedica ma non priva di spunti di interesse, soprattutto sul versante vini rossi e ricca scelta di vini al bicchiere.
Insomma, vale la pena farci un salto.
Ad Majora
il pregio : La lontananza dalle mode.
il difetto : L’illuminazione di sera non è il massimo, neanche per le foto.
Osteria del treno – Milano
Via San Gregorio, 46-48
Tel. ( +39 ) 02 6700479
Chiuso sabato e domenica a pranzo
Prezzi: 35 euro v.e.
Visitato nel gennaio 2010
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Giovanni Gagliardi
Ottima recensione....però adesso si riempirà di calciatori e veline...
Eccellente direi! :D
Secondo te, a parità di spesa, ci sono altri locali più interessanti nella ns città?
questo è ottimo. c'è pure un blog vostro concorrente, che vi segnalo, che censisce solo locali come questi, con maggiore o minor fortuna, dipende dalle volte: http://ilcorrieredellapolpetta.wordpress.com/ ...e da assidua lettrice del vostro, vi segnalo anche il mio, che pure parla d'altro... http://zwischenmieterin.wordpress.com/ :-)
...dico che sarebbe una cosa carina ed "utile" recencire anche locali meno pretenziosi e più abordabili. Una bella iniziativa che potrebbe far conoscere locali e cuochi meno blasonati ma degni di essere provati ed apprezzati. :-)
Bella rece; io ricordo un ottimo carrello di bolliti ... ma parliamo almeno di 5 anni fa. L'osteria del treno era sicuramente uno dei migliri in termini di rapporto qualità / prezzo. In quegli anni andava forte anche il GRAND HOTEL PUB. Chissà se è ancora valido. Saluti Fabrizio http://artetecaskitchen.wordpress.com/
Si, siamo d'accordo, e infatti un 30/35 % dei locali qui recensiti sinora fanno parte della categoria Osterie, Trattorie, Bistrot ;-) E non ci tiriamo indietro neanche se troviamo la buona pizzeria.
Più interessanti non so. Interessanti si. Pago poco (in relazione agli standard milanesi) ed esco soddisfatto anche da Dongiò, al Nodo, all'Osteria Grand Hotel (anche se qui l'ultima volta non è stata come le altre, e ho sentito voci di avvicendamenti in cucina) al Martin Pescatore. Questi mi vengono in mente così su due piedi. Ad Majora
Caro Artèteca, vedi risposta a Tino Granata per quel che riguarda il Grand Hotel. Ad Majora
Sono stato un pò di tempo fa all'Osteria del Treno dopo aver letto la recensione di Giovanni. Come al solito mi sono trovato benissimo ma del resto le sue indicazioni sono sempre una garanzia. Fabrizio