Il Torrione, Vallecrosia (IM) By Il Guardiano del Faro
Valutazione
Pregi
Difetti
Recensione ristorante.
Valutazione pressoché Raspelliana per una tavola pressoché Talebana, volutamente Integralista, dove la territorialità spietata concede poco o nulla al gusto d’altrove.
La carta scritta a mano descrive con semplicità i piatti che pescano i loro ingredienti dall’orto e dal giardino di famiglia con l’ausilio del mercato locale di piccola pesca.
Addirittura, nessun piatto di carne viene citato nell’elenco della quindicina di referenze indicate . La felice mano femminile in cucina, poco propensa alla vezzosità , incide con sicurezza , personalità e precisione su ogni preparazione.
Il locale, piazzato sull’Aurelia, difende la propria tranquillità dietro una porta di legno chiaro, un vetrata satinata, una tenda a capottina bianca. Due grandi vasi lo rendono individuabile nell’infinita continuità degli edifici. L’interno è reso più luminoso da luci indirette che si riflettono sulle pareti gialle interrotte da troemp d’oeil , ed è suddiviso in due sale. La seconda, quasi una veranda riscaldata naturalmente dal sole , apparecchiata più sobriamente della saletta d’entrata.
Tovagliato marrone e altro tono di giallo per la ventina di coperti disponibili nella saletta principale.
A tavola, dove viene ricordata a voce, quasi sussurrata, la disponibilità effettiva dei piatti citati in carta. Potrebbero infatti esserci delle variazioni a seconda della disponibilità giornaliere di pescato .
La carta dei vini riflette la concezione territoriale. Onora con discrezione le produzioni regionali non disdegnando un’occhiata sul resto della penisola. Nulla di straniero ovviamente.
Si può cominciare con una “vera” insalata di mare tiepida, composta da crostacei, conchiglie e cefalopodi rinvigoriti da grintosa citronette sorprendentemente aromatizzata da una varietà di basilico vanigliato che rende il tutto elegante e per nulla banale.
A seguire i totanetti vivacemente spadellati con sfoglie finissime di zucchine trombetta e olive taggiasche. L’ Olio, molto buono, è ovviamente di produzione propria.
Le trigliette, in filettini lunghi 3 centimetri perfettamente spinati, appena visto il fondo di una padella rovente, ricevono il contrasto di concassè di pomodorini alle erbe e peperoncino.
Si torna a qualcosa di più delicato gustando i ravioli di pesce e verdure in condimento di pinoli e maggiorana. Sfoglia tradizionalmente povera di uova e accompagnamenti ancora una volta tradizionalissimi.
Un pesce al forno: una consistente ricciola con patate, sfilettata e presentata senza tanti ricami, a dare ulteriore senso di concretezza al menù.
Si beve Pigato o Vermentino su questi piatti.
Ho ritrovato l’edizione 2006 dello “Spigau” che Fausto Andreis immaginò diversamente per la sua “Crociata” . Entrambi i termini sono riportati sull’etichetta dei Poderi Rocche del Gatto a Bastia di Albenga, ma il contenuto è po’ troppo palestrato rispetto alla leggerezza e la verticalità delle origini.
Con il dessert si beve invece un riuscito blend passito dei vitigni sopraccitati, prodotto da Terre Rosse di Vladimiro Galluzzo a Le Manie, splendido luogo sulle alture di Finale Ligure, tra mare e pinete.
Dicevo del dessert, realizzato con i profumi estivi delle ciliegie del giardino, introdotte come composta nella friabile crostata e sciroppate su una crema gelata.
Profumi, dolcezze, piacevolezze.
Un servizio in sala che definirei “riservato” , accompagnerà con estrema discrezione la permanenza al tavolo che comunque non obbligatoriamente si protrarrà lungamente, tanto sono precisi e contenuti i tempi di uscita dei piatti dalla cucina.
Una coerenza di tutti gli elementi che compongono un servizio di ristorazione di qualità molto equilibrati e centrati su una espressione territoriale encomiabile.
Filosofia ribadita dettagliatamente nel sito internet del locale che troverete in calce alla recensione.
I sei – sette tavoli nella saletta principale.
Carta vini.
Insalata di mare, citronette al basilico vanigliato.
Triglie.
Totani con zucchine trombette.
Ravioli di pesce e verdure con pinoli e maggiorana.
Ricciola al forno con patate e salvia.
Le ciliegie del giardino nella crostata e nel gelato.
il pregio : Buon rapporto qualità prezzo per una cucina di “pesce pescato”.
il difetto : Qualche sapidità da gestire con più cautela.
Il Torrione
Via Aprosio 394 ( s.s. Aurelia )
Vallecrosia (IM)
tel (+39 ) 0184 295671
Numero coperti : 30 – 35
Chiuso : Domenica sera, Lunedì . 10 giorni in Ottobre e 10 in Luglio
Prezzi: alla carta 40 – 60 euro
Menù degustazione : 40 – 55 euro
http://www.ristorantetorrione.com/
Visitato nel mese di Ottobre 2009
Visualizzazione ingrandita della mappa
La spiaggia verso la Francia.
gdf
Avete mai provato le crepes al limone?mai mangiato un dolce altrettanto buono