Passione Gourmet Radici, Le Marne, Mura Mura - Passione Gourmet

Radici, Le Marne, Mura Mura

07-06-2024
di Giovanni Gagliardi

Radici in vigna

Guido Martinetti e Federico Grom geniali ideatori della catena di gelaterie Grom, dopo aver ceduto il marchio del gelato a Unilever, hanno deciso di entrare nel mondo del vino, utilizzando proprio i terreni che avevano acquistato nel 2008 per produrre la frutta necessaria ai sorbetti Grom. La proprietà si trova in un angolo di paradiso, a Costigliole d’Asti, al confine tra Langhe e Monferrato. Inizialmente di 8 ettari, nel tempo ha visto ampliarsi i propri confini, fino a raggiungere oggi i 30 ettari complessivi, di cui 4 nella DOCG del Barbaresco e 1 a Serralunga d’Alba, nella DOCG del Barolo.

La cantina si chiama Mura Mura e nel 2023 sono stati prodotti i primi tre cru di Barbaresco: Faset, Serragrilli e Sarderi, mentre il Barolo (cru di Serralunga, Sorano) vedrà la luce solo quest’anno con l’annata del 2020. Ma la vera scommessa di Martinetti e Grom è il Grignolino Garibaldi che abbiamo trovato molto elegante ed alquanto complesso per essere un Grignolino e che secondo noi potrà avere un radioso futuro. Ma non solo vino. Nel cuore dei vigneti di proprietà della tenuta Mura Mura regna lo splendido Relais Le Marne, articolato nella Dimora dei Poeti – 5 stanze dedicate a 5 grandi autori piemontesi – e nella Dimora degli Artisti che è composta da 8 stanze dedicate alle opere di 8 artisti contemporanei. Struttura affascinante dal design unico, realizzata in collaborazione con grandi interpreti della falegnameria italiana. A disposizione dei fortunati ospiti anche una piscina coperta lunga 25 metri, una spa, una palestra” e una suggestiva “Casa sull’albero”, una suite dotata di terrazzo, circondata dai gelsomini costruita su una piattaforma a 5 mt da terra.

A completare l’offerta il ristorante Radici a guidare il quale è stato chiamato il giovane Marco Massaia con importanti esperienze a Torino al Consorzio e a Milano al Pont de Ferr con l’indimenticato Vittorio Fusari. Una cucina che guarda alla terra, alle tradizioni contadine, al Piemonte, alla valorizzazione del quinto quarto che resta uno degli obiettivi primari della cucina del giovane chef. Piatti di gusto che appagano mente e pancia, realizzati con ingredienti di primissimo ordine. In particolare ci hanno convinto gli Asparagi e mandorle, limone fermentato e aglio orsino, quattro ingredienti tutti distintamente presenti al palato ed il voluttuoso Rognoncino di coniglio alla brace, amarene, scalogno e dragoncello. Un luogo incantevole, una cucina da seguire con attenzione.


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