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Norah was Drunk

09-02-2022
di Alberto Cauzzi

Molto più che un cocktail bar

Una nuova luce risplende sul quartiere di Lambrate, a Milano, quella del neon verde fluo dell’insegna di Norah was Drunk, eclettico locale del duo Niccolò Caramiello e Stefano Rollo. In via Porpora 169, ci accoglie Niccolò, bartender non neofita del mondo della mixology milanese, allo splendido bancone di marmo verde del Guatemala. Sorprende ed incuriosisce la selezione di 150 etichette alle sue spalle, tra gin, rum, distillati di agave e whiskey, che invitano a farsi provare. Nei cocktail dalle ricette classiche rivisitate con passione e rispetto, o nella versione “mini”, ogni istante è una scoperta. Ma vero protagonista, dall’altrettanto verde colore, è l’assenzio, poco noto in Italia, ma che in questo locale trova spazio sia in miscelazione, sia da degustare attraverso la scenografica fontana secondo il tradizionale rituale francese.

E se la “fata verde” non ha ancora saputo solleticare la vostra curiosità, nelle sue varietà di importazione dalla Francia e dalla Germania, un altrettanto raffinato divertissement può allettare i curiosi del “bere bene”: il pairing con la proposta gastronomica di Stefano. La selezione e la meticolosa ricerca sulla qualità delle materie prime spaziano dalle conserve di pesce portoghesi, ai formaggi di piccoli artigiani caseari lombardi, e ancora dai salumi spagnoli e umbri, alle ostriche francesi. Prodotti locali e internazionali, che perfettamente si accompagnano con il pane di farina integrale del panificio milanese Le Polveri e con il burro del caseificio Green Fantasy.

Il locale vanta arredi custom-made realizzati dal laboratorio Controprogetto, che al fascino neorealista da Vecchia Milano, contrappone un tocco bohemien francese, con elementi della New Orleans coloniale. Ben si armonizzano dunque i dettagli in ottone ossidato con il caldo parquet scuro, che invitano chi della curiosità ne fa uno stile di vita a trovare il perfetto rifugio. Che si scelga, dunque, il Norah was Drunk per l’aperitivo, per la cena o per il dopocena, è sempre il momento buono per scoprire questo spazio dal fascino retrò che fa della convivialità il suo mantra.