Il ristorante Cacciatori a Cartosio compie 200 anni
Se sono rare le insegne storiche senza soluzione di continuità, lo sono ancora di più quelle appartenenti da sempre alla stessa famiglia. Come l’albergo-ristorante Cacciatori di Cartosio (AL), giunto alla quinta generazione e al 200° anno, come testimoniato da un documento ritrovato un paio d’anni or sono, nella quale figura come data di inizio dell’attività il 2 Ottobre 1818. In questo piccolo comune di poco meno di 800 abitanti, nella zona del Piemonte orientale al confine con la Liguria, la famiglia Milano continua a portare avanti la tradizione di una cucina piemontese con influenze liguri – vedi la focaccia, o il largo utilizzo della maggiorana – e con l’inconsueto utilizzo ai tempi attuali della stufa a legna (del 1952) per la cottura delle carni e delle verdure. Ai fornelli regna Federica Rossini, che appresa l’arte della cucina dalla suocera, propone piatti genuini eseguiti con rigore e pulizia di sapori, come il magistrale pollo alla cacciatora o le zucchine ripiene. Il servizio è invece affidato a Massimo Milano, la quale professionalità riesce a mettere a proprio agio i clienti. “L’idea è quella di riprodurre una casa che apra le porte agli amici“, obiettivo raggiunto anche grazie al recente restauro firmato dall’architetto Castellini-Baldissera, che ha riprodotto un ambiente confortevole e ospitale.
Il menu del pranzo di ieri in occasione dei 200 anni:
- Aperitivo
- Selezione di salumi
- Carne di fassona piemontese battuta al coltello
- Antipasti
- Peperone di Carmagnola ripieno
- Zucchina ripiena
- Frittata di erba di S. Pietro
- Primi
- Ravioli burro e salvia
- Tagliolini all’uovo con pomodoro, prezzemolo e aglio
- Secondo
- Pollo alla cacciatora
- Dolci
- Gelato alla frutta
- Crostata di pasta frolla con marmellata di albicocche, mele, pinoli e uvetta