Terradimare

VALUTAZIONE

Cucina Classica

15,5/20

OSPITALITÀ

16/20

PREGI
L’ottimo livello dei lievitati.
Un selezione del pescato realmente locale.
DIFETTI
La distanza tra i tavoli.
Alcune portate dal gusto eccessivamente rotondo.

Alta cucina pugliese

La Puglia negli ultimi anni sta vivendo un importante successo di pubblico, a cui purtroppo non è seguita una crescita enogastronomica adeguata, fatte salve alcune eccezioni. Una di queste è costituita sicuramente dall’area compresa tra Andria e Trani dove, di fianco ad una proposta prettamente turistica, si distinguono alcune realtà che meritano la visita.

Nel cuore della città di Trani, non lontano dal porto, da qualche tempo si è trasferito ai fornelli di Terradimare lo chef Domenico Di Tondo. Tranese di nascita, dopo una lunga gavetta lontano dalla sua terra, ha creato un ristorante di famiglia assieme alla sorella Deborah (responsabile di sala) dove propone una cucina dalle basi classiche che reinterpreta e rielabora i sapori e le materie prime del territorio con una solida tecnica.

L’esperienza gastronomica

Siamo al cospetto di una tavola borghese del sud Italia dove non si scende a compromessi sulla qualità del pescato: accanto all’immancabile (e freschissimo) Crudo vi sono anche delle interessanti interpretazioni dello stesso accompagnato da ingredienti locali e proposto con tagli e marinature che ne esaltano le qualità.

Memorabili due paste assaggiante durante la nostra visita sia i Tubettoni cotti in zuppa di pesce dove il sapore intenso e concentrato era puro, quasi primordiale, sia i Fusilli fatti a mano e conditi con manteca alici e una polpa di riccio. In entrambe le preparazioni lo Chef riesce nell’intento di avere due portate golose e avvolgenti al palato ma al contempo eleganti e leggere. Grande mano anche sulle carni eseguite con cotture millimetriche che ne esaltano sapori e consistenze. Un plauso per la sezione lievitati con la Mini focaccia barese proposta in apertura che si fa fatica a dimenticare.  Il servizio è professionale e puntuale, senza essere distaccato, la carta dei vini costruita con personalità adatta ad accompagnare la proposta gastronomica, ha una bella e originale sezione dedicata alla regione che si affianca ad etichette nazionali ed internazionali.

IL PIATTO MIGLIORE: Tubettoni selezione Valdoro in zuppa di pesci di scoglio crudi e cotti.

La Galleria Fotografica:

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Picture of Antonio Sgobba

Antonio Sgobba

Uomo del sud con animo contadino prestato alla finanza. Giunto a Milano, diventa gourmet per necessità, spinto dalla curiosità per la ricerca di nuovi sapori. Resta comunque un amante delle cotture tradizionali: cucinerebbe di tutto sulla brace del suo camino. Nel tempo libero si dedica alla pesca in apnea, oltre che rincorrere le avanguardie culinarie.

1 Comment

  1. Gino ha detto:

    La cucina classica rappresenta Auguste George Escoffiered i suoi seguaci in questo caso e qui cè , ma per lo + è tutta una buona cucina creativa quella proposta dallo chef Domenico nel caso attuale”(con prezzo adeguato è onesto x quello che esiste in giro )” .

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VALUTAZIONE

Cucina Classica

15,5/20

OSPITALITÀ

16/20

PREGI
L’ottimo livello dei lievitati.
Un selezione del pescato realmente locale.
DIFETTI
La distanza tra i tavoli.
Alcune portate dal gusto eccessivamente rotondo.

INFORMAZIONI

PREZZI

Prezzo medio alla carta 80 €
Menù degustazione a 60€ e 80€

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COSA DICEVAMO

Nessuna visita precedente trovata.

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