Where chefs eat
All’interno di un’offerta gastronomica completa e di altissimo livello com’è quella di Barcellona, non è sempre facile consigliare solo uno o due locali da visitare assolutamente. In questo periodo, tuttavia, riteniamo che chiunque, gourmet o no, si trovi di passaggio nella capitale catalana farebbe meglio a programmare un passaggio da Ultramarinos Marín. Qui, in una traversa dell’Avinguda Diagonal, a poche centinaia di metri dalla Pedrera, Borja García ha trasformato un negozio di generi alimentari in un ottovolante gastronomico dal rapporto prezzo/felicità difficilmente eguagliabile. Il conto favorevole, l’apprezzamento di alcuni fra i principali protagonisti della scena iberica, Ferran Adrià in testa, insieme all’eccellente qualità della proposta hanno fatto sì che, pur senza campagne social e hype, il locale si sia da subito imposto all’attenzione di un’ampia fetta di pubblico.
Una proposta ampia ed emozionante
Quanto alla proposta gastronomica, la carta si articola in diverse sezioni. Una dozzina sono le proposte A la Planxa (l’ampio utilizzo del Basco in carta è riconducibile alle origini dello Chef, per larghi tratti riscontrabili anche nell’offerta gastronomica) cui fanno seguito le preparazioni esposte nell’invitante vetrina all’ingresso, la salumeria e le conserve, le salse e infine la sezione dedicata alla griglia. Proprio quest’ultima postazione, collocata nella sala retrostante a quella principale, è quella dove officia García. Malgrado l’ampiezza dell’offerta è tuttavia semplice individuare quali preparazioni saranno portate come tapasCon il termine spagnolo tapa, si indica un'ampia varietà di preparazioni alimentari tipiche della cucina spagnola consumate come aperitivi o antipasti. Le tapas spagnole sono preparate con ingredienti legati alla produzione alimentare mediterranea. Le tapa possono essere fredde, quando vengono preparate, per esempio, con le olive miste ed il formaggio, o calde, con polpo e calamari fritti. L'origine della parola... Leggi e quali invece costituiscono vere e proprie pietanze. Il servizio, sbrigativo nei tempi quanto in realtà caloroso nei modi, saprà in ogni caso dissipare eventuali dubbi. Per quanto riguarda la qualità, dobbiamo dire che non è facile imbattersi in un locale dove ogni singolo boccone finisce per diventare un punto di riferimento. I prodotti sono straordinari e altrettanto degna di nota è la mano, tanto leggera nelle cotture quanto sicura nell’amplificare le potenzialità di ogni singolo elemento con garum, laccature, marinature tanto essenziali quanto incisive. Segnaliamo un Chicharron monumentale, dei calamaretti spillo favolosi per concentrazione e morbidezza e una Rubia Gallega stagionata di pazzesca complessità aromatica, ma davvero c’è l’imbarazzo della scelta nel definire quali siano i bocconi più memorabili. La carta dei vini, in modo del tutto coerente con il luogo, pesca a piene mani dal mondo della biodinamica, con un occhio di riguardo per i funny wines, senza tuttavia mancare di offrire appigli al bevitore più conservatore. Lunga vita quindi a Ultramarinos Marín, ma intanto raccomandiamo di andarci quanto prima.
IL PIATTO MIGLIORE: Chicharron.
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