Passione Gourmet Osteria Alla Concorrenza - Passione Gourmet

Osteria Alla Concorrenza

Trattoria
Via Melzo 12, Milano
Recensito da Alessandra Vittoria Pegrassi

Valutazione

Pregi

  • L’atmosfera ruspante e godereccia che ricalca perfettamente quella delle Posterie di una volta.
  • Servizio premuroso e garbato.

Difetti

  • L’assenza di una Carta dei Vini per le proposte ‘in bottiglia’.
Visitato il 02-2024

Non solo mescita

Nella vivace Porta Venezia, e più precisamente in Via Melzo, fitta di interessanti insegne di estrazione gastronomica, ha luogo da qualche anno l’Osteria Alla Concorrenza, bella e accalcata bottigliera con servizio di piccola cucina nata dalla collaborazione di un grande cuoco (Diego Rossi di Trippa), un simpatico oste Enricomaria Porta e il ristoratore Joseph Khattabi. Il locale, che ha riscosso un clamoroso successo di pubblico, consta di una manciata di tavoli e un bancone al quale accomodarsi per fruire, in semplice rapidità, di qualche piatto della schietta tradizione nazionale (crostoni, focacce, salumi e formaggi) accompagnato a valide proposte di vini al calice.

Dalla lavagna appesa all’ingresso che funge da menù scegliamo delle Fave in cravatta piuttosto inespressive, tipico ‘snack’ della tradizione contadina pugliese, fritte e salate che sgranocchiamo in attesa della gustosa e croccante Giardiniera, degli appetitosi Nervetti con cipolle serviti caldi ma penalizzati da un impiego eccessivo di olio e del Mix marchigiano composto da fegatelli e ciauscolo, quest’ultimo saporito e speziato, ma dalla trama piuttosto compatta e privo, purtroppo, della sua tipica caratteristica spalmabilità. Proseguiamo con un delicato e malleabile Stracotto di Asino (forse sarebbe stato opportuno servirlo in purezza evitando il soprastante formaggio e chiederne semmai l’aggiunta al tavolo), poi del Cotechino stuzzicante e untuoso quanto basta, accompagnato dai gradevoli e acetici crauti viola che ne ripuliscono il boccone e terminiamo con delle Polpette in umido, cacio e purea di patate.

Due i dolci della pasticceria secca per concludere: Spisigona del Piacentino e Gianduia, cedro e pane. Carta dei vini in bottiglia purtroppo assente ma narrata al tavolo dal volonteroso e preparato personale di sala; diversi i vini al calice come già anticipato specificati, invece, sulla lavagna dell’Osteria Alla Concorrenza.

IL PIATTO MIGLIORE: Stracotto di asino.

La Galleria Fotografica:

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