Passione Gourmet Poggio al Vento Riserva 2015 di Col d’Orcia - Passione Gourmet

Poggio al Vento Riserva 2015 di Col d’Orcia

Vino
Recensito da Eros Teboni

Alle radici del Brunello

Sgorga alle pendici del Monte Cetona il fiume Orcia, per poi scorrere sinuoso attraverso la valle Patrimonio Unesco che porta il suo nome, sfiorando Montalcino. Quello stesso fiume che si scorge anche dalla storica tenuta Col D’Orcia, celebrato dal sommo poeta nella Divina Commedia, dove si bagnarono papi, re, regine, poeti e condottieri, cardine di un paesaggio che si snoda sulla caldera dei vulcani spenti Radicofani e Amiata, lambito da vigneti, ulivi, cipressi, crete e calanchi.

La ‘splendidissima’ Val d’Orcia che suscitò l’ammirazione di Federico Barbarossa, Santa Caterina da Siena, Lorenzo il Magnifico e che il poeta Mario Luzi aveva scelto come suo buen ritiro, tanto da donare la sua biblioteca personale alla cittadina di Pienza. Col D’Orcia, una firma storica del Brunello dicevamo, attiva con la famiglia Franceschi già nel 1890 come Fattoria di Sant’Angelo in Colle, che nel 1933 concorse con i suoi vini alla prima mostra di vini d’Italia, ben prima che il Brunello diventasse un’eccellenza planetaria. Nel 1958 i fratelli Leopoldo e Stefano Franceschi ereditata la proprietà la divideranno, il primo chiamando la sua tenuta Il Poggione, il secondo dandogli il nome di Col d’Orcia (collina sull’Orcia). Ampi appezzamenti di vigneti, ulivi, tabacco e grano, che nei primi anni settanta verranno ceduti alla famiglia Cinzano, rinomato brand del vino, a cui si deve la valorizzazione e la promozione sul mercato, dei pregiati millesimi di Col d’Orcia. Grazie al Conte Alberto Marone Cinzano l’estensione dei vigneti raggiungerà i 70 ettari, mentre con l’ingresso del figlio Francesco Marone Cinzano, nei primi anni novanta si arriva ai 140 ettari odierni, di cui 108 destinati alla produzione di Brunello, puntando verso una graduale ed efficace riconversione all’agricoltura biodinamica. 540 ettari che fanno di Col d’Orcia il terzo produttore di Brunello a Montalcino. Dal fiume Orcia la tenuta si estende fino al paese di S. Angelo in Colle a 450 m, i suoli sono sciolti, poveri di argilla e ricchi di calcare e di scheletro, i vigneti sono esposti a sud, accarezzati dal clima Mediterraneo e dalla frequente brezza del Tirreno distante una trentina di Km., ma protetti dalla sommità dell’Amiata, senza particolari nebbie o gelate.

Montalcino è una leggenda del vino, si è originata nell’anno mille, con il nome latino “Mons Ilcinus” cioè “monte dei lecci”, per la numerosissima presenza di questa specie arborea ritratta anche nell’antico gonfalone comunale. Essere viticoltori da queste parti significa fare parte della storia dell’enologia nazionale.

La Degustazione

Brunello di Montalcino DOCG Poggio al Vento Riserva 2015 – Col d’Orcia

Una riserva longeva, per occasioni importanti, che esprime tutta l’intensità del Brunello e l’identità di un brand che si colloca tra le pietre miliari di Montalcino. Un Brunello biologico, di personalità, imbottigliato solamente nelle migliori annate, che si origina da un unico vigneto e fu tra i primissimi a uscire 7 anni dopo la vendemmia, frutto di una visione lungimirante dell’enologo. Un’annata favorevole, con poche piogge e temperature basse durante l’inverno, una piovosità primaverile nella media che ha consentito di fare fronte al caldo dell’estate e a un settembre mite. Vigneti che si ergono a 300 m. di altitudine, dove il vento è costante e favorisce la crescita sana della vite, insieme ad una particolare conformazione del terreno, ai 3 anni di legno e ai 2 anni e mezzo in bottiglia, che contribuiscono alla riuscita di un Brunello straordinario il cui primo impianto risale al 1974. Un Sangiovese in purezza espressivo e fiero, ‘vecchia scuola’, che si distanzia dalla stilistica moderna ed esprime grande piacevolezza. Al naso rivela note intense di mirtillo, mora, Jostaberry e sentori di frutta cotta, spezie. Un sorso coinvolgente, che al palato si caratterizza per eleganza, precisione e potenza, una trama tannica ampia, con note di viola, ciliegia, leggeri sentori di cuoio e un bel floreale con finale lungo e persistente.

Vitigni: Cloni particolari di Sangiovese, localmente denominati Brunello.

Suoli: Substrato costituito da arenarie con livelli e lenti ciottolosi, argilloscisti.

Allevamento: Cordone speronato bilaterale.

Zona: Montalcino – Siena – Collina Sant’Angelo in Colle che si affaccia sul fiume Orcia.

Prezzo: 99€

E se vi è piaciuto, vi segnalo altri 3 vini che ho trovato con caratteristiche molto simili:

Chianti Classico Gran Selezione ‘Il Poggio’ di Castello di Monsanto

Nobile di Montepulciano Riserva DOCG​ di Tenute del Cerro

Sangiovese di Romagna Superiore ‘Balitore’ di Balia di Zola

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