Passione Gourmet Dry Milano - Passione Gourmet

Dry Milano

Pizzeria
via Solferino 33, Milano
Chef Lorenzo Sirabella
Recensito da Fiorello Bianchi

Valutazione

Pregi

  • La location.
  • Qualità ed equilibrio dei topping.
  • Impasto ad alta digeribilità.

Difetti

  • Cottura non perfettamente uniforme.
Visitato il 06-2019

La “Milano da mangiare…e bere”

Dry è quel locale, anzi da più di un anno sono due, che rappresenta il gusto del bello e del buono: il bello del suo interior design, cool e curato; il buono, chiaramente, dei cocktail e della cucina, completamente dedicata ai lievitati e, su tutti, la pizza per il locale storico di Via Solferino mentre nel locale in Viale Vittorio Veneto il cuore pulsa anche per piatti veri e propri, sia caldi e freddi.

Il nome, come recita il sito, è Dry che indica “secco”, diventato il “senza alcool” del proibizionismo, perfetto per indicare, ironicamente, un cocktail bar; oppure si può intendere anche come “asciutto”, ridotto all’osso, ovvero alle sue qualità fondamentali, consapevolmente.

Di certo, si tratta di un locale unico nel suo genere, i primi a lavorare sul binomio Pizze & Cocktail. Da qualche mese, poi, è arrivato alla guida gastronomica del locale di via Solferino Lorenzo Sirabella che, già a Napoli, ha lavorato per anni nello staff del maestro Enzo Coccia distinguendosi come giovane talento.

La pizza di Lorenzo Sirabella

La sua concezione di pizza è tipicamente partenopea, classica nel concetto di impasto e cornicione in versione non a canotto. L’impasto della pizza prevede una lievitazione di 48 ore e un’idratazione non particolarmente esasperata, al 60%: è una pasta che ha un’ottima masticabilità e digeribilità, se ne possono tranquillamente mangiare due senza alcun problema. I condimenti sono realizzati con materie prime di ottima qualità e sono molto equilibrati sia come dosaggio che, di conseguenza, come gusto: la pizza con Piennolo giallo, mozzarella di bufala, pancetta, grana padano e spirale di pesto di basilico è bella da vedersi e goduriosa al palato, benché in tutte sia necessario segnalare la difformità della cottura, in particolare alla base del cornicione, quasi mai perfettamente cotto.

Oltre alle pizze si possono degustare cubi di focaccia integrale con tapenade, guacamole e caprino, ed eccellenti focacce, lievitazione 72 ore, fra cui la “cult” con vitello tonnato e polvere di capperi.

Insomma Dry si conferma un locale di punta, e di riferimento, nello scenario milanese.

La Galleria fotografica:

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