Primo al Pigneto

VALUTAZIONE

Cucina Classica

12/20

PREGI
“Il ristorante” di riferimento del quartiere
DIFETTI
Il servizio in sala affetto dalla sindrome “porta i piatti e scappa”

Il Pigneto è senz’altro uno dei quartieri più à la page e pieni di vita di Roma, uno dei veri e propri cuori pulsanti della movida cittadina.
Tutte le sere della settimana, una vivace e frenetica folla di ragazzi riempie le strade e i dedali di vie che ne caratterizzano la struttura urbanistica.
In questo pullulare febbrile di persone, la diversificazione e la molteplicità dei ritrovi è davvero spiazzante. Pub, cinema, bar, pizzerie, ristorantini etnici e non, rappresentano quasi senza soluzione di continuità il tessuto commerciale del quartiere.
In un’offerta così rilevante non poteva non mancare una proposta gastronomica di punta, “il ristorante” del quartiere che è il faro e il riferimento.
Così nel 2006, al centro di via del Pigneto, l’arteria pedonale che funge da asse viario intorno a cui si sviluppa tutta la zona, nasce Primo al Pigneto, un locale che fin dall’inizio si propone per l’inedita intenzione di offrire una qualità superiore alla media.
La tipologia di cucina è (scelta rassicurante) quella tradizionale, con ricette eseguite in modo professionale, scolastiche ma in alcuni casi senz’altro efficaci e soddisfacenti.
Talvolta, magari, questa semplificazione rischia di apparire eccessiva. Sintomatico in tal senso l’accompagnamento delle verdure che, identico, viene servito sia con l’agnello che con l’anatra.
Quando, poi, si cercano elementi di contrasto per vivacizzare un piatto non sempre si centra il bersaglio come nel caso della pur buona tartare di baccalà che sconta una frustrante monotonia complessiva.
L’impressione di fondo è quella di un buon locale che riesce a strappare qualche sorriso in più di quelli che meriterebbe alla luce di una concorrenza del tutto latitante.
Molto interessante e ricca la cantina dalla quale è possibile pescare diverse bottiglie, a ricarichi ragionevoli, con cui trascorrere la serata ancora più lietamente.

Crema di melanzane e arzilla.
crema di melanzana, Primo al Pigneto, Chef Marco Gallotta, Roma
Uovo, asparagi e patate.
uovo e asparagi, Primo al Pigneto, Chef Marco Gallotta, Roma
Tartare di baccalà, mele Smith e cipolle rosse.
tartare di baccalà, Primo al Pigneto, Chef Marco Gallotta, Roma
Tagliolini al pesto di zucchine con gamberi e bottarga.
tagliolini, Primo al Pigneto, Chef Marco Gallotta, Roma
Tortelli ripieni di prosciutto e piselli con crema di parmigiano.
tortelli di prosciutto, Primo al Pigneto, Chef Marco Gallotta, Roma
Anatra laccata all’arancia con verdure. La temperatura, tiepida fuori e bollente dentro, lascia decisamente perplessi.
anatra laccata all'arancia, Primo al Pigneto, Chef Marco Gallotta, Roma
Agnello in crosta di erbe e nocciole con….verdure.
agnello in crosta, Primo al Pigneto, Chef Marco Gallotta, Roma
Mantecato di nocciola piemontese con mou di nocciola tostata.
mantecato di nocciola, Primo al Pigneto, Chef Marco Gallotta, Roma
Tiramisù espresso.
tiramisù, Primo al Pigneto, Chef Marco Gallotta, Roma
Una delle migliori espressioni di Fiano esistenti.
espressioni del fiano, Primo al Pigneto, Chef Marco Gallotta, Roma
Interno.
interno, Primo al Pigneto, Chef Marco Gallotta, Roma

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Claudio Persichella

Professionista della forchetta (ex Norbert). Approdato tardi - ma meglio tardi che mai - alla divorante passione per l'alta cucina ha la convinzione che diffuse nel modo opportuno le esperienze possano far avvicinare un gran numero di persone a questo settore sfatando i luoghi comuni. Dopotutto il nostro e' un paese di potenziali buongustai vista la ricchissima presenza di materie prime di altissimo livello di cui abbondiamo. E cosa c'e' di meglio che abbinare ad un pasto da re una gioiosa convivialità?

1 Comments

  1. zum ha detto:

    Ma quel “Dal 2006” nell’insegna? Vabbè che siamo in crisi però…

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VALUTAZIONE

Cucina Classica

12/20

PREGI
“Il ristorante” di riferimento del quartiere
DIFETTI
Il servizio in sala affetto dalla sindrome “porta i piatti e scappa”

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione: Baccalà 35€, Carne 40€
Alla carta: 50€

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